Market Brief
Ieri le borse europee si sono stabilizzate, nonostante l’acuirsi delle tensioni fra la Grecia e i suoi creditori. Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha dichiarato che il piano di salvataggio presentato è “umiliante per la nostra gente”. Questo commento fa emergere il disaccordo permanente fra le due parti. La totale assenza di progressi e la mancanza di una volontà comune per raggiungere un compromesso hanno fatto aumentare drammaticamente le probabilità di una bancarotta della Grecia, nonostante i negoziati serrati degli ultimi giorni. Dopo una mattinata a singhiozzo, i rendimenti azionari asiatici sono per lo più positivi. Stamattina le azioni cinesi stanno recuperando dopo il massiccio calo di ieri. Il Composite di Shanghai guadagna lo 0,66% mentre il suo omologo ad alto tasso di titoli tecnologici, il Composite di Shenzhen, ha recuperato lo 0,75%. A Hong Kong, l’Hang Seng guadagna lo 0,91% nonostante le proteste di massa contro le riforme elettorali. In Giappone, il Nikkei cede lo 0,19% dopo che la bilancia commerciale nipponica ha sorpreso il mercato al rialzo, attestandosi a maggio a -182,5 mld di yen (destagionalizzato) a fronte dei -184 mld di yen previsti. Le esportazioni sono risultate leggermente sotto le attese, al 2,4% a/a contro il 3% previsto, mentre le importazioni hanno fatto registrare un -8,7% a/a contro il -7,5% delle previsioni medie. Tutto questo grazie alla svalutazione competitiva. Per quanto riguarda il Regno Unito, ieri la coppia GBP/USD è stata interessata da deboli vendite dopo che l’IPC di maggio ha rispettato grossomodo le attese. Tuttavia, l’IPC di fondo si è attestato allo 0,9% a/a, sotto la previsione media pari all’1%, mentre l’indice sui prezzi al dettaglio si è fermato all’1% a/a a fronte dell’1,1% previsto. Nel complesso, le pressioni inflazionistiche rimangono dimesse e dovrebbero rimanere tali fino al terzo trimestre. Oggi saranno diffusi i dati sul mercato occupazionale di aprile e maggio, il tasso ILO sulla disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 5,5%. La BoE pubblicherà i verbali dell’ultima riunione. La coppia GBP/USD sta acquisendo slancio e si dirige di nuovo verso 1,57. Il supporto e la resistenza più vicini sono invariati, rispettivamente a quota 1,5569 e 1,57. Ovviamente l’evento chiave di oggi è la pubblicazione della dichiarazione del FOMC che accompagnerà la decisione sui tassi, cui seguirà una conferenza stampa della presidente della Fed Janet Yellen. Come molti osservatori, non prevediamo un rialzo dalla riunione odierna. La Fed dovrebbe aver rivisto al ribasso le previsioni sul PIL del 2015 perché la ripresa negli USA non è stata esplosiva come previsto dalla gran parte dei partecipanti al mercato. Di conseguenza, non prevediamo una volatilità marcata, perché gli operatori consolideranno le loro posizioni. La coppia EUR/USD stamattina è in leggero rialzo, anche se negli ultimi giorni rimane per lo più all’interno di una fascia delimitata. Al momento l’euro si aggira intorno al supporto di medio termine a quota 1,1265 (38,2% di Fibonacci da dicembre 2014 a marzo 2015). In Australia, a maggio l’indice predittivo Westpac è sceso al -0,1%, mentre il rilevamento precedente è stato rivisto al ribasso, dallo 0,1% allo 0%. L’AUD/USD è al centro della fascia settimanale (0,7680-0,7780). Nonostante le notizie deludenti, la borsa australiana guadagna l’1,08%. In Europa, stamattina i futures sui listini azionari sono positivi, in ripresa dalla correzione di ieri. Il DAX guadagna lo 0,48%, il CAC lo 0,25%, l’Euro Stoxx lo 0,35%, l’SMI lo 0,12% e il Footsie lo 0,28%. Oggi gli operatori monitoreranno anche l’IPC e le vendite al dettaglio in Sudafrica, il sondaggio ZEW in Svizzera, le entrate fiscali e la creazione di posti di lavoro registrati in Brasile.
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd