La RBA mantiene il tasso all'1.75%
La Reserve Bank of Australia ha mantenuto il tasso invariato all'1.75%, come atteso. E' stata la prima importante decisione dopo il referendum del Regno Unito, i cui effetti sono ancora incerti. Unica certezza, al momento, il balzo dei metalli preziosi su livelli record da due anni.
Un taglio dei tassi sarà possibile (probabilità superiore al 50%) durante il prossimo meeting della RBA nel mese di agosto, come calcolato sul mercato dei future dei tassi australiani.
La crescita è ancora buona. +1.1% nel Q1 2016, con 3.8% a livello annuale.
La preoccupazione principale resta l'inflazione, oltre al rafforzamento del dollaro australiano, che potrebbe incidere negativamente sull'economia e giustificare quindi nuove misure accomodanti.
Nel breve termine, vi sono anche preoccupazioni a livello politico, le elezioni per nominare i 226 membri del Parlamento australiano sono ancora incerte.
Nessun partito ha ottenuto la maggioranza dei seggi. Il paese potrebbe quindi perdere la tripla A nel rating, dati i timori che il nuovo governo potrebbe non riuscire a varare le misure atte a ridurre il debito.
Nonostante ciò, queste problematiche sono già prezzate dal mercato, e forse anche sovrastimate, per questo motivo il rafforzamento dell'Aussie potrebbe proseguire.
S&P potrebbe tagliare il rating australiano
La scorsa settimana S&P ha deciso di rivedere al ribasso l’Outlook dell'Australia. Il paese ora rischia di perdere la sua tripla A, con una probabilità del 33%.
L'indebitamento delle famiglie viene indicata tra le principali problematiche del momento, e sappiamo che le banche australiane sono abbastanza esposte sul fronte della bolla immobiliare; infatti, i mutui concessi rappresentano un'importante percentuale del bilancio di molte tra le più importanti banche australiane.
La prossima settimana verrà pubblicato il dato sul tasso di disoccupazione, che dovrebbe salire da 5.7% a 5.8%; l'impiego full time è un problema, dato che negli ultimi mesi la maggior parte dei nuovi posti di lavoro creati, sono part-time.
Nonostante ciò, la crescita di Oro e Argento dovrebbe continuare a favorire il dollaro australiano.
La Cina sta riducendo la domanda di materie prime australiane e a livello globale, il calo della domanda di Minerale di ferro fine 62% Fe CFR sta incidendo negativamente sull'economia australiana.
Di conseguenza, escludendo i metalli preziosi, la situazione economica australiana presenta delle problematiche che potrebbero spingere la RBA a tagliare i tassi.