Balzo in avanti per l'oro dopo l'accordo su tetto del debito Usa
Oro in crescita questa mattina sui mercati europei, ora in area 1309 dollari l'oncia, +26 dollari circa rispetto a ieri, ma spintosi nella prima parte della mattinata anche in area 1320.
Dalla fine di agosto le oscillazioni del metallo giallo seguono il tracciato di un canale ribassista il cui limite superiore, in area 1308, e' quindi stato superato questa mattina. La rottura del lato superiore di tale canale e della media mobile a 100 giorni, a 1330 circa, sarebbero da leggere come i primi segnali di miglioramento in grado di anticipare reazioni più sostenute e durature. Per scongiurare la riattivazione della tendenza ribassista di lungo termine, quella partita nell’ottobre 2012, sarà fondamentale la tenuta di area 1270, quota pari al 61,8% di ritracciamento dai minimi di fine giugno. I prezzi hanno lavorato tale supporto nelle ultime sedute spingendosi fino a 1251 il 15 ottobre, ma la chiusura di seduta più bassa e' stata quella del 14 ottobre, a 1272, quindi per il momento e' possibile considerare il sostegno ancora intatto. Discese sotto questo riferimento confermerebbero invece il ritorno alla debolezza aprendo la strada a flessioni verso i supporti successivi a 1210 e 1180, sui minimi toccati alla fine di giugno, ultimo baluardo in grado di frenare la ripresa del trend ribassista di medio lungo termine.
Nella direzione opposta, se le quotazioni riuscissero ad avere la meglio sulla resistenza strategica rappresentata dai massimi di giugno, in area 1425/1430, primo target alla rottura di 1330, si aprirebbero spazi di crescita verso obiettivi in area 1450, sulla media mobile a 200 giorni. Movimenti fino a questo livello sarebbero in ogni caso da intendere come un elemento correttivo rispetto al ribasso subito dal picco di ottobre 2012, quindi ancora una fase intermedia di una tendenza ribassista più ampia. Oltre area 1450 le oscillazioni disegnate dai minimi di aprile 2013 si dimostrerebbero un testa spalle rialzista (prima spalla i minimi di aprile, testa il minimo di fine giugno, spalla il minimo di inizio ottobre), figura il cui completamento anticiperebbe una vera e propria inversione in senso rialzista, prospettando movimenti in area 1700 (obiettivo ottenuto proiettando l'ampiezza del testa spalle verso l'alto dall'ipotetico punto di rottura). Stante il legame di correlazione inverso tra dollaro ed oro è lecito immaginare che movimenti prima in area 1450 dollari l'oncia, ed eventualmente oltre quei livelli, con un miglioramento deciso in quel caso anche del quadro grafico di medio periodo, sarebbero possibili con buona probabilità solo a fronte di un dollaro cedente.