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BCE, BoE e inflazione USA, ma sarà bene non sottovalutare la Banca Centrale Turca

Pubblicato 13.09.2018, 11:30
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Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

Nelle ultime 24 ore abbiamo registrato movimenti molto interessante da parte dei mercati, il più rilevante è arrivato nel pomeriggio dopo che la Casa Bianca avrebbe invitato esponenti commerciali cinesi a discutere la questione tariffe.

È evidente quindi come il problema delle guerre commerciali sia il catalizzatore principale del sentimento, che dopo una temporanea battuta di arresto ha mostrato nuovamente ottimismo. In che modo? Lo yen e il dollaro sono state le due valute più sensibili, difatti hanno registrato vendite importanti, mentre la valuta cinese ha guadagnato terreno dando un po' di respiro anche ai mercati emergenti.

Quanto durerà questo ottimismo è da vedere, difatti quella di oggi potrebbe essere una giornata estremamente volatile a causa di due appuntamenti fondamentali: la Banca centrale europea e la Banca centrale britannica. Non ci si aspetta chissà cosa, questo va detto ma per quanto riguarda la Banca centrale europea alcuni analisti credono che potrebbe esserci una rivisitazione al ribasso per quanto riguarda la crescita. Sulla Banca centrale britannica invece peserà probabilmente la vicenda dell'Brexit.

Ben più importante probabilmente, anche per i mercati emergenti, l'appuntamento con la Banca centrale turca che dovrebbe alzare in modo consistente il costo del denaro (addirittura 325 punti base). Nel primo pomeriggio, poi, spazio all'inflazione degli Stati Uniti. Per quanto riguarda i prezzi alla produzione di ieri c'è stata una sorpresa negativa quindi sarà interessante capire se anche i prezzi al consumo stanno procedendo allo stesso modo. Il dato di ieri ha fatto calare i rendimenti delle obbligazioni, esercitando in tal modo pressione di vendita anche sul dollaro.

Wall Street ha chiuso la giornata di ieri con dei guadagni marginali, l'indice SP 500 soltanto un tick ovvero 2889 punti, mentre i future hanno perso lo 0,1%. Bene invece mercati asiatici in modo particolare l'indice Nikkei che ha guadagnato un punto percentuale e anche l'Europa in attesa della Banca centrale europea sta spingendo al rialzo.

Per quanto riguarda le materie prime stiamo registrando un consolidamento del loro dopo il rialzo di ieri mentre il petrolio perde terreno dopo un vivace rimbalzo nelle sessioni d'inizio settimana.

Tornando a parlare di prezzi al consumo negli Stati Uniti, per il mese di agosto il dato core dovrebbe attestarsi a 2,4% quindi allo stesso livello di luglio, mentre il dato primario dovrebbe scendere al 2,8% rispetto al 2,9% precedente.

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