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Beyond Meat lancia la bresaola vegetale con Pepsi

Pubblicato 21.01.2022, 11:45
Aggiornato 05.03.2021, 16:55

Balzo del titolo al Nasdaq dopo l’indiscrezione sul nuovo “jerky” realizzato in partnership dai due gruppi alimentari, primo risultato di una collaborazione che riguarderà anche le bevande. Ridimensionate le aspettative di crescita, ora l’azienda punta sull’alleanza con McDonald.

Un preparato vegetariano che ha il sapore e la consistenza della carne essiccata.

Beyond Meat (NASDAQ:BYND), la società americana che per prima ha introdotto sul mercato alimentare i prodotti a base di “finta carne”, si prepara a lanciare un nuovo prodotto messo a punto in collaborazione con PepsiCo. Si tratta ovviamente di un preparato vegetariano, come tutti i prodotti di Beyond Meat, che ha l’aspetto, il sapore e la consistenza della carne di manzo essiccata, che in America si chiama “jerky”: qualcosa di simile alla nostra bresaola.
E’ il primo frutto della collaborazione annunciata circa un anno fa dalle due società, che hanno dato vita a una joint venture chiamata The PLANeT per creare snack e bevande a base vegetale. Grazie a questo accordo, Beyond Meat punta a sfruttare l’esperienza e le strutture di produzione e marketing di un gigante come PepsiCo per lanciare nuovi prodotti, mentre Pepsi fa un notevole passo avanti verso gli obiettivi che si è data per la sostenibilità e la salute dei consumatori.

Il titolo guadagna il 5,5% a 66,80 dollari.


A svelare il nuovo prodotto è un articolo di Bloomberg che pubblica anche una foto della confezione del nuovo alimento, dove si legge che non contiene soia, glutine, né sostanze geneticamente modificate. Quello di The PLANeT non sarà il primo jerky vegetale a comparire sugli scaffali dei supermercati americani, dove già esistono prodotti simili, di cui uno fatto da Conagra e altri da piccoli produttori.
La notizia piace agli investitori e al Nasdaq il titolo guadagna il 5,5% a 66,80 dollari.
Il rilancio di Beyond Meat è un evento su cui si interrogano molti investitori dopo le delusioni del 2021, che ha visto un drastico rallentamento della crescita rispetto alle aspettative trionfalistiche di tre anni fa, quando gli analisti facevano a gara a disegnare futuri di sviluppo inarrestabile per il mercato mondiale della “finta carne”. L’interesse c’è, non c’è dubbio, molto forte anche al di fuori degli Stati Uniti (soprattutto in Asia), ma anche la concorrenza si è rivelata fortissima con la discesa in campo di colossi dell’industria alimentare come Nestlé, Tyson Foods e Conagra.

Il 2021 si chiude con una crescita dei ricavi del 14% e una forte perdita.


Il risultato è che il fatturato di Beyond Meat non è andato raddoppiando di anno in anno, come molti analisti prevedevano nel 2019 quando il titolo in Borsa aveva superato i 200 dollari. Il 2021 si chiuderà con ricavi pari a 446 milioni di dollari, in aumento del 14% sull’anno precedente, e una maxi-perdita da 133 milioni di dollari. Oggi le stime degli analisti prevedono una crescita del 30% per il 2023 e del 20% per il 2024, quando il fatturato dovrebbe superare i 900 milioni di dollari e il risultato di bilancio dovrebbe finalmente registrare un piccolo utile.

Uno dei titoli più esposti allo short (il 42% dei volumi).


La delusione per la mancata crescita ha scatenato lo short sul titolo. Nel corso del 2021 le quotazioni di Beyond Meat si sono più che dimezzate. Secondo la società specializzata S3Partners, oggi Beyond Meat è uno dei titoli più esposti alle vendite allo scoperto, che rappresentano il 42% dei volumi scambiati.
Su 19 analisti che seguono Beyond Meat, solo due consigliano di comprare le azioni e sette raccomandano di vendere. In 10 hanno una posizione neutrale. La media dei target price è comunque di 75,5 dollari, superiore alle attuali quotazioni.
L’ampio short accumulato sul titolo potrebbe trasformarsi in una potente molla al rialzo, nel momento in cui la società fosse in grado di annunciare una serie di notizie positive, tali da innescare la corsa alle ricoperture. Per questo il Ceo e fondatore Ethan Brown punta molto sul contributo del nuovo direttore generale (Chief Operating Officer) Doug Ramsey, arrivato a Beyond Meat dopo circa 30 anni passati a Tyson Foods dove guidava le attività nel pollame e l’importante relazione con McDonalds. Beyond Meat ha già un legame commerciale con McDonalds. A Ramsey spetta farlo decollare portando i burger vegetali nel maggior numero possibili di ristoranti con la M.

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