Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) e The Boeing Company (NYSE:BA), due importanti operatori nelle rispettive industrie, hanno registrato significativi cali di prezzo quest’anno, segnando le prime due performance peggiori sull’indice S&P 500.
Problemi di sicurezza e incidenti fanno crollare il titolo Boeing
Il titolo di The Boeing Company è crollato del 4,29% nei premarket di mercoledì, con le azioni scambiate a 184,24 dollari, in calo di 8,25 dollari rispetto alla chiusura precedente di 192,49 dollari di martedì. Il titolo del colosso aerospaziale è stato sotto pressione nell’ultimo anno, con un range su 52 settimane di 176,25-267,54 dollari.
La market cap di Boeing attualmente è di 112,411 miliardi di dollari, malgrado la compagnia abbia riportato utili per azione su 12 mesi di -3,67 dollari, con un rapporto prezzo/utili inapplicabile. Mentre la compagnia si prepara a pubblicare il suo report sugli utili tra il 24 e il 29 aprile 2024, gli analisti hanno fissato una stima target a un anno di 258,72 dollari sul titolo.
Quest’anno, la compagnia aerospaziale è stata alle prese con incidenti legati alla sicurezza e problemi di produzione, che hanno portato a maggiori controlli regolatori e a un danno di immagine. Nelle ultime settimane, un 737 Max 8 è uscito di pista in Texas, mentre altri aerei hanno avuto problemi di pneumatici e motore, e i comandi si sono bloccati in un altro 737 Max 8 durante l’atterraggio.
Questi incidenti hanno acceso i timori circa la sicurezza ed affidabilità dei Boeing, spingendo la Federal Aviation Administration (FAA) a condurre un’indagine di sei settimane sulla produzione dei 737 Max della compagnia. L’indagine ha rivelato decine di problemi, con i Boeing che hanno fallito 33 test prodotto su 89, indicando problemi nei processi di produzione e controllo qualità.
In conseguenza di questi problemi, Boeing è sotto controllo da parte della FAA e del Dipartimento della Giustizia (DoJ), con dei rallentamenti nella produzione e ritardi nella certificazione dei nuovi progetti.
I problemi delle filiere, come gli incidenti che hanno coinvolto il Dreamliner 787, hanno colpito le consegne e le operazioni delle compagnie aeree clienti come Southwest Airlines (NYSE:LUV), portandole a dover ricalcolare le tempistiche a causa dell’incapacità di Boeing di rispettare i tempi di consegna originali.
Incendio doloso in Germania e vendite deboli fanno colare a picco il titolo Tesla
Il titolo di Tesla Inc. ha visto un calo del 2,62% nei premarket di mercoledì, con le azioni scambiate a 172,87 dollari, giù di 4,67 dollari rispetto alla chiusura precedente di 177,77 dollari di martedì. Il titolo del produttore di veicoli elettrici è stato volatile nell’ultimo anno, con un range su 52 settimane compreso tra 152,37 e 299,29 dollari e un beta di 2,41 dollari, segnale di elevata sensibilità alle oscillazioni di mercato.
La compagnia ha affrontato problemi importanti nel primo trimestre del 2024, compresa la pressione sui prezzi, il calo delle stime sulle consegne e l’aumento della concorrenza sul mercato degli EV.
Il titolo Tesla è sceso ieri dopo la decisione di General Motors (NYSE:GM) di tagliare i prezzi per il suo veicolo elettrico Chevy Blazer, contribuendo alla guerra dei prezzi in atto nel settore. Gli analisti hanno ridotto le stime sulle consegne di Tesla a 450.000-475.000 veicoli per il trimestre, in calo dalla proiezione iniziale di 490.000, a causa delle vendite deboli in Cina e dei problemi di produzione nell’impianto di Fremont, California.
L’invecchiamento della linea prodotti di Tesla, con quasi tutti i modelli lanciati prima della pandemia di COVID-19, ha alimentato i timori circa la sua capacità di mantenere il vantaggio competitivo.
La compagnia ha anche problemi di filiera causati dagli attacchi nel Mar Rosso, da un sospetto incendio doloso nella fabbrica di Berlino e da un fermo produzione nella fabbrica in California. Nonostante queste difficoltà, alcuni analisti considerano ancora costosa la valutazione di Tesla, con un rapporto prezzo/utili elevato tra il calo del profitto lordo e dei margini operativi, il che ha spinto Morgan Stanley (NYSE:MS) a tagliare il prezzo obiettivo sul titolo.
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