Il titolo di UnitedHealth lancia campanelli d’allarme in vista degli utili

Pubblicato 13.01.2020, 16:09

UnitedHealth Group pubblicherà i risultati mercoledì 15 gennaio prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti si aspettano EPS di 3,77 dollari rispetto ai 3,21 e ricavi di 60,93 miliardi di dollari contro i 57,98 miliardi dello stesso trimestre dell’anno scorso. Si tratta un miglioramento di circa il 15% per gli EPS e di circa il 5% per i ricavi.

Negli ultimi 27 trimestri, gli EPS hanno battuto le previsioni 26 volte risultando in linea con le aspettative una volta nel 2013. I ricavi hanno deluso tre volte nello stesso periodo.

Fornendo una copertura sanitaria ad oltre 49 milioni di persone, la compagnia è la principale compagnia assicurativa statunitense. Il titolo è rimbalzato di oltre il 30% da ottobre, segnando un massimo storico, dopo aver battuto le previsioni degli utili del terzo trimestre ed alzato le previsioni sulla crescita per quest’anno.

Sebbene la maggior parte degli analisti si aspetti che questo trend continui, notiamo dei segnali di avvertimento.

UNH Daily Chart

Il prezzo è sceso al di sotto della linea di trend in salita dal 3 ottobre, allontanandosi dal record. Sebbene, di per sé si tratti di una naturale correzione al ribasso dopo un guadagno momentaneo, con gli investitori che bloccano i profitti, gli indicatori MACD e RSI (entrambi) forniscono divergenze negative.

Anche se il prezzo è salito tra il 25 novembre ed il 20 dicembre, sia il MACD che l’indice RSI sono scesi. Il primo dimostra che, nonostante l’aumento, il prezzo ha comunque rallentato la sua ascesa rispetto ad altri periodi, mentre l’indice RSI indica che lo slancio non stava appoggiando l’inclinazione del prezzo, suggerendo che la salita potrebbe perdere forza.

Ciascuno di questi indicatori (che forniscono un segnale di divergenza negativa) dovrebbe far riflettere gli investitori. Il fatto che lo facciano simultaneamente dovrebbe mettere in allerta i trader, considerato che sono strutturati in modo diverso. Ecco perché raramente si confermano l’un l’altro.

Non solo entrambi gli indicatori forniscono divergenze negative, ma hanno tutti e due completato apici testa e spalle, facendo aumentare ancor di più la probabilità di un’inversione del prezzo.

Da notare che il massimo storico del 20 dicembre è stato di 300,00 dollari precisi, sottolineando quanto sia importante l’associazione psicologica con la cifra tonda. Ad enfatizzare questo punto contribuisce il fatto che il prezzo sia sceso dal massimo storico chiudendo proprio al bottom della seduta, per poi continuare a scendere sotto la linea di trend in salita.

Strategie di trading

I trader conservatori dovrebbero aspettare un’inversione del prezzo, che potrebbe avvenire se il prezzo dovesse scendere sotto il minimo del 10 dicembre di 274,01 dollari (linea rossa punteggiata).

I trader moderati potrebbero andare short con una chiusura sotto il livello di 283 dollari, il cui supporto il 3 gennaio ha dimostrato la sua importanza, dopo essere stato una resistenza dal 25 novembre al 6 dicembre.

I trader aggressivi potrebbero andare short adesso.

Esempio di trading

Entrata: 297 dollari

Stop-Loss: 301 dollari

Rischio: 4 dollari

Obiettivo: 285 dollari, sopra il minimo del 3 gennaio.

Ricompensa: 12 dollari

Rischio-ricompensa: 1:3

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