Metre ci avviamo al fine settimana i mercati sembrano stabilizzarsi. I voti legati alla Brexit sono ormai alle spalle e quindi sarà interessante capire se la sterlina prenderà una direzione precisa. Inizialmente, in apertura di sessione europea, sembrava poter subentrare una certa pressione di vendita ma poi il sentiment è di nuovo cambiato. Tutto starà nel capire come verrà interpretato quanto successo ieri, ovvero i parlamentari hanno votato la una proroga dell'articolo 50 oltre il termine del 29 Marzo. E’ passata la mozione della May, che dopo sonore sconfitte porta a casa la vittoria di “Pirro” ottenendo una terza votazione del suo accord (voto previsto per la prossima settimana). Significa comunque che tutte le opzioni rimangono ancora possibili, ma evidentemente crescono le probabilità di un’uscita più “soft” o addirittura di nessuna Brexit.
Allonatandoci dalla Brexit, notizie provenienti dalla Corea del Nord suggeriscono che potrebbe esserci una brusca interruzione nelle discussioni sul disarmo nucleare e tali indiscrezioni stanno contribuendo a sostenere gli asset rifugio. L'oro, ad esempio, prova a riportarsi oltre 1300 dollari ed è interessante vedere come i rendimenti obbligazionari stiano perdendo quota, il che sta portando a un lieve indebolimento del Dollaro rispetto alle altre valute principali.
La decisione di politica monetaria della Banca del Giappone, come succeede ormai da troppo tempo, non ha causato alcun cambiamento e la view sull'inflazione al ribasso e su una crescita lenta stanno lasciando la porta aperta ad ulteriori misure di allentamento.
Wall Street ha chiuso la sessione di ieri leggermente al ribasso, con l’S&P 500 -0,1% a 2808 punti, mentre i future stanno guadagnando terreno. Ciò ha aiutato i mercati asiatici a salire nuovamente, con il Nikkei + 0,8% e lo Shanghai Composite + 1,0%. Anche l’Europa, in questo momento, sta guadagnando terreno. Per quanto riguarda le materie prime abbiamo detto dell’oro, che prova a rimbalzare nuovamente dopo le perdite di ieri. Idem l’argento, mentre il petrolio continua ad apprezzarsi.
Sul fronte macro economico la mattinata proporrà l’inflazione finale dell’Eurozona, un dato rilasciato alle ore 11 che ha confermato le attese del mercato col core in calo all’1%, il composito in rialzo all’1,5%, il mensile 0,3% (netto l’incremento rispetto al precedente -1%). Nel corso del pomeriggio attenzione al dato USA Empire State Manufacturing (New York Fed) delle 13:30 che dovrebbe migliorare leggermente a +10,0 (da +8,8%). La produzione industriale statunitense per febbraio è alle 14:15 e dovrebbe aumentare del + 0,4% sul mese (-0,6% a gennaio) mentre il preliminare relative al sentiment dei consumetori delle ore 15 dovrebbe salire a 95,5 (dal 93,8 di gennaio).