![Grafico giornaliero Grafico giornaliero](https://df41bea4504c4bcde497-b57874eddd6d49a1e8ea1cb90f93d7d1.ssl.cf1.rackcdn.com/content/5ec816dea12b7115e8344a1c4cd6e108.jpg)
Come nel caso degli indici azionari, anche il cambio euro/dollaro ha segnato un minimo a di inizio ottobre 2019 a 1,0880 per poi iniziare a risalire, in concomitanza con la conferma di una nuova politica monetaria espansiva da parte della Federal Reserve.
La tenuta della trendline rialzista di breve/medio periodo e il superamento della media mobile a 100 giorni sottolineano al momento la forza dell’ euro che tuttavia deve violare l’importante resistenza a 1,1250 per spingere il cross EUR/USD ulteriormente al rialzo verso la forte resistenza a 1,1400/50.
Solamente la rottura di questo livello confermerà l’inversione di tendenza aprendo la strada a ritorni dei prezzi verso 1,1800/30.
Discese al di sotto di 1,1100 negheranno lo scenario attualmente favorevole alla moneta unica riproponendo i corsi verso 1,0980/1,10 con la possibilità di un nuovo test dei minimi visti ad ottobre.
In un’ottica di lungo periodo, il cambio dalla sua creazione resta inserito in una ampia fase triangolare che ha estremi a 1,05 e 1,22 valori che se violati forniranno una direzionalità marcata per i prossimi anni.