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Certificato sul mercato cinese con un rendimento del 22,20% annuo

Pubblicato 08.08.2023, 08:40

Il certificato di Vontobel con ISIN de000vm0fn53 su Tencent, Alibaba e Nio prevede l’erogazione di una cedola mensile del 1,85% per un flusso cedolare annuo del 22,20%, a condizione che nessuno dei tre sottostanti perda più del 40% dai valori iniziali, condizione valida anche per il rimborso del nominale alla scadenza.

Come ormai la maggior parte dei certificati cash collect, le cedole sono provviste di effetto memoria, un ulteriore fattore di protezione. Se ad una data di osservazione mensile infatti, uno dei sottostanti si trovasse al di sotto del livello barriera non si avrebbe l’erogazione cedolare, ma questa non sarebbe persa, bensì accantonata “in memoria” e pagata successivamente alla prima osservazione utile con tutti i sottostanti sopra al livello barriera.

Grazie all’aumento della volatilità degli ultimi giorni e alla leggera discesa dei sottostanti, il certificato si acquista sotto la pari a 98,00€, con Alibaba worst of del basket a -4%, Tencent a -3% e Nio a -2%. Titolo quindi di poco sotto la pari ma rendimento complessivo che potenzialmente sale del 2% grazie all’acquisto a sconto sul nominale.

LA SITUAZIONE DEL MERCATO
Da inizio anno abbiamo assistito ad un poderoso rimbalzo dei listini azionari globali, dopo un 2022 da dimenticare. Ma tra tutti questi rialzi a doppia cifra, c’è un mercato che invece stenta a decollare e che anzi, vede i suoi principali listini al palo o addirittura in negativo YTD. Stiamo ovviamente parlando della Cina e l’indice Hang Seng di Hong Kong, che raccoglie al suo interno la maggior parte delle aziende tech cinesi, è uno dei pochi listini che da inizio anno presenta il segno negativo: -1,35%. Nelle aspettative di gran parte degli analisti, il 2023 doveva essere l’anno della forte ripresa in Cina, grazie alla definitive riaperture post lockdown e il ritorno a pieno regime dell’economia cinese. I dati macro però dicono tutt’altro e dipingono un paese che sta si ripartendo ma più lentamente di quello che ci si aspettava. Va comunque ricordato che in un mondo occidentale che va verso le recessione, il PIL cinese dovrebbe crescere quest’anno oltre il 5%, quindi su valori inimmaginabili per il Vecchio Continente e gli Stati Uniti. Inoltre, l’inflazione è ancora prossima allo 0% e questo lascia ampio margine alla PBOC per lavorare sui tassi e sugli stimoli all’economia. E proprio l’apertura a nuovi stimoli ha ridato slancio ai listini nelle ultime settimane e potrebbe essere la chiave di volta per un definitivo rimbalzo nei prossimi trimestri.

In particolare, dovrebbero beneficiarne i titoli del settore tecnologico, colpiti negli ultimi anni da una forte regolamentazione da parte dei governo di Pechino che invece si è dimostrato più morbido negli ultimi mesi. Le tre aziende sottostanti al certificato sono leader nel rispettivo mercato domestico e ricoprono un ruolo importante anche nel mercato internazionale. Potrebbero dunque beneficiare di entrambi gli aspetti: da un lato la de-regulations verso il settore tecnologico e dall’altro forti stimoli all’economia da parte del governo.

TENCENT HOLDINGS
Le azioni di Tencent Holdings, quotate ad Hong Kong, dopo un minimo intorno ai 200HK$, hanno visto un buon rimbalzo, speculare a quello dell’indice, che ha portato il prezzo ben oltre i 400H$ prima della correzione nel corso del primo semestre 2023. Il prezzo di strike è a 354HK$ mentre la barriera a 212,40HK$, vicino ai minimi toccati nell’ultimo trimestre 2022, su valori che non si vedevano dal 2017. I massimi del febbraio 2021 erano invece intorno ai 750HK$ quindi nonostante il recente rimbalzo il titolo si trova ancora in ribasso di oltre il 50% rispetto a tale valore.

Tencent Holdings; fonte Investing.com

ALIBABA GROUP
Andamento molto simile anche per il titolo Alibaba, presente nel certificato con l’ADR quotato a New York. Minimo poco sotto i 60$ a ottobre 2022, rimbalzo fino a quasi 120$ culminato a metà gennaio e da li correzione e fase di lateralità che vede oggi il titolo ballare tra 80 e 100$ ormai da un semestre. Anche per Alibaba la distanza dai massimi di ottobre 2020 è siderale, considerando che il titolo aveva toccato i 320$, il ritardo ora da tale valore è di oltre il 70%. Lo strike per Alibaba si trova a 100,17$ mentre la barriera a 60,10$, in corrispondenza dei minimi storici del titolo.

Alibaba Group; fonte Investing.com

NIO
Dei tre titoli, il produttore di veicoli elettrici di Shanghai (anch’esso presente con l’ADR quotata al NYSE) è quello che ha cominciato più tardi la sua risalita in quanto quotava vicini ai minimi fino a poche settimane fa prima di un corposo rimbalzo che ha portato il titolo dall’area dei 10$ a quella dei 15$ in meno di un mese. Quotata a fine 2018, ha visto il suo valore esplodere con la ripresa che ha coinvolto tutti i titoli tecnologici nella seconda parte del 2020, arrivando ad un massimo di 67$ prima di un forte crollo dato dal connubio tra il suo settore di appartenenza, quello tecnologico, e la sua geografia, ovvero l’essere un titolo cinese. Nel frattempo continuano a crescere i numeri di produzione, consegne e fatturato e nelle ultime settimane, anche del prezzo dell’azione. La barriera a 9$ sembra vicina considerando che quotava in quell’area poco più di un mese fa, ma la forza relativa che il titolo ha dimostrato potrebbe finalmente spingerlo ben più in alto.

Nio; fonte Ivesting.com

PROTEZIONE E RENDIMENTO
Mi sono soffermato in modo particolare sui valori barriera perché in un certificato sono i valori più importanti, ovvero quelli che garantiscono la protezione del capitale e l’erogazione del flusso cedolare. Fino a che nessuno dei sottostanti scende sotto a tali livelli, infatti, il certificato paga una cedola mensile del 1,85% con un flusso cedolare annuo del 22,20%. Come già anticipato le cedole prevedono l’effetto memoria, quindi nel caso in cui uno dei tre titoli si trovi al di sotto del -40% alla data di osservazione, la cedola non viene pagata ma accantonata in memoria. Sarà sufficiente che entro la scadenza (anche eventualmente il giorno stesso della scadenza) il titolo worst of risalga al di sopra di tale livello per vedere erogate tutte le cedole precedentemente accantonate.

DURATA E POSSIBILE SCADENZA ANTICIPATA
La scadenza naturale del certificato è prevista per il 3 febbraio 2025, con una durata di un anno e mezzo ma già da novembre è prevista la possibilità di richiamo anticipato da parte dell’emittente. Dall’osservazione cedolare del 3 novembre, qualora tutti e tre i titoli si trovino al di sopra del loro valore iniziale, il prezzo di strike, il certificato scade anticipatamente rimborsando il valore nominale di 100€ e pagando la cedola mensile del 1,85%. Dato l’acquisto ad oggi sotto la pari, in caso di rimborso anticipato alla prima osservazione si avrebbe un rendimento del 7,70% in meno di tre mesi, grazie alle tre cedole del 1,85% più il 2% di capital gain dato dall’acquisto a 98,00€.

SCENARI A SCADENZA
L’osservazione autocall per la scadenza anticipata sarà sul livello del 100% del prezzo di strike a tutte le osservazioni mensili e qualora questo non avvenisse prima della naturale scadenza, a febbraio 2025 si avranno due scenari:
- il rimborso al nominale di 100€ a certificato qualora nessuno dei sottostanti si trovi in quel momento in ribasso di oltre il 40% dai prezzi iniziali. Si avrà in questo caso quindi un rimborso superiore al prezzo di acquisto e si avrà beneficiato dell’erogazione di diciotto cedole mensili del 1,85% per un totale del 33,30%, cui sommare il 2% di capital gain sul nominale. Va sempre ricordato che i certificati generano redditi diversi e in caso di minusvalenze presenti in portafoglio queste cedole permetterebbero di andarle a compensare, ottenendo quindi l’esenzione dal pagamento del capital gain fino alla completa copertura delle minus pregresse.
- rimborso in misura proporzionale rispetto alla performance negativa del worst of qualora almeno uno dei tre titoli si trovi sotto alla barriera di protezione. Se ad esempio Tencent dovesse scendere del 43% rispetto ai prezzi di strike, il certificato rimborserebbe 57€ su un nominale di 100€, anche se a tale valore andrebbero comunque sommate le cedole incassate nel corso della vita del prodotto.

RIEPILOGO
Personalmente credo il certificato appena analizzato, il de000vm0fn53 abbia diverse caratteristiche che lo rendono interessante. In particolare presenta simultaneamente:
basket su un mercato rimasto invariato da inizio anno e che non ha ancora beneficiato della ripartenza dell’economia cinese. Non potendo sapere quando il mercato salirà in modo definitivo, investire in un certificato permette di guadagnare anche in caso di lateralità o di leggera negatività del mercato di riferimento, cosa che non avverrebbe ad esempio con un ETF;
flusso cedolare mensile del 1,85% con un rendimento annuo del 22,20%, un ottimo rendimento nel contesto attuale di bassa volatilità del mercato;
livelli di protezione su ribassi dei titoli fino al 40%, non lontanissimi in senso assoluto ma considerando che quella appena vista dovrebbe essere solo l’accenno del rimbalzo delle quotazione dei titoli dovrebbero allontanarsi presto dai livelli di guardia.

Va infine specificato che investire in certificati espone al rischio di fallimento dell’emittente e al rischio di azzeramento del sottostante, casi che possono provocare la perdita dell’intero investimento. In questo caso l’emittente è Vontobel che presenta un rating A2 (Moody’s), sinonimo di solidità dell'emittente. Il basket è composto da tre delle principali aziende del settore automotive, motivo per cui il rischio azzeramento del sottostante è limitato.

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Ultimi commenti

Interessante...da tenere in watchlist...
Molto , molto rischioso , altrimenti non renderebbe il 22% .
Auguri
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