Ieri, dopo che il governo Trump ha annullato l’inserimento in lista nera dei colossi del tech cinesi Alibaba (NYSE:BABA), Baidu (NASDAQ:BIDU) e Tencent (OTC:TCEHY), il titolo di Alibaba è schizzato del 4,3%.
Sebbene si sia trattato nell’immediato di una buona notizia per il gigante dell’e-commerce con sede in Cina, le prospettive più a lungo termine per il titolo della società non sono altrettanto ottimiste. Le azioni di BABA stanno crollando da ottobre, subito dopo che il fondatore della società, Jack Ma, ha reso dei commenti critici circa l’ambiente regolatore finanziario cinese.
Subito dopo, le autorità hanno improvvisamente cancellato quella che era stata definita l’IPO più grande del mondo, cioè l’offerta della società fintech di Ma, Ant Group, ed hanno operato un giro di vite sul fondatore e sulle sue attività. E questo ha innescato un selloff del titolo di Alibaba iniziato proprio quando aveva raggiunto un massimo storico di poco meno di 320 dollari. Il titolo ora segna un crollo del 26%, nonostante l’impennata di ieri, e resta destinato a scendere ancora di più.
Questo perché, da quando ha espresso la sua critica sulle autorità finanziarie cinesi, Ma è sparito. Circolano voci secondo cui il governo intenderebbe nazionalizzare sia Ant Group che Alibaba.
E questo potrebbe alimentare un ulteriore pessimismo sul titolo. Inoltre, l’azione di prezzo di ieri suggerisce che gli orsi sono ancora al comando.
Grafico giornaliero BABA
Sebbene il prezzo sia schizzato del 4,5% ieri, ha ridotto un rialzo precedente del 6,7%. Perché c’erano già delle vendite in una giornata di buone notizie?
Il prezzo si è allontanato dall’apice di un pennant, ribassista dopo il tonfo del 14,4% del 24 dicembre, quando la Cina ha annunciato l’avvio di un’indagine antitrust sul colosso del tech. Sebbene molti analisti fossero rimasti rialzisti sul titolo, poco dopo avevamo avvertito che ci sarebbero stati altri dolori per il titolo dopo il completamento di un apice testa e spalle.
Da allora, il titolo è scambiato secondo un pennant ribassista, parte di una “mossa di ritorno” per ritestare l’integrità del pattern, rafforzato dalla neckline del testa e spalle e dalla linea di trend in discesa (tratteggiata) dalla testa del testa e spalle.
Notiamo che il volume è aumentato con il calo dalla testa alla neckline, mentre si è ridotto con l’aumento del prezzo all’interno del pennant, fornendo divergenze negative.
La DMA su 50 è colata a picco sotto la DMA su 100, che prima stava salendo ma ora sta scendendo, e corre verso la DMA su 200, che indica la X che segna il punto focale di tanto interesse, minacciando una Death Cross.
L’obiettivo implicito del testa e spalle, misurando dall’apice al minimo del 4 settembre, pone nel mirino il livello di 190 dollari.
Attenzione: Sia il MACD che l’indice RSI hanno dato segnali rialzisti nel toccare il fondo. Quindi procedete con cautela.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare il completamento del pennant, con un breakout al ribasso che dovrebbe portarlo sotto il punto basso del pennant. Poi potrebbe esserci un tentativo di rally su una short squeeze, che sarà bloccato dalla resistenza del trend in discesa.
I trader moderati dovrebbero aspettare il breakout al ribasso e poi un rally di correzione per un miglior punto di entrata.
I trader aggressivi potrebbero andare short adesso, considerato che la prossimità alla neckline offre un rapporto di rischio-ricompensa favorevole, ammesso che comprendano ed accettino il rischio di una mancanza di conferma. Di conseguenza una gestione del denaro più rigida per compensare una maggiore esposizione è cruciale per avere successo nello scambio.
Ecco un esempio:
Esempio di trading - posizione short contraria
- Entrata: 240 dollari
- Stop-Loss: 245 dollari
- Rischio: 5 dollari
- Obiettivo: 210 dollari
- Ricompensa: 30 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:6