Il dollaro sale di un solido 0,63% al momento della scrittura e non mostra una resistenza ribassista. Tra le principali valute, solo AUD e JPY sono più forti del dollaro, e persino il più forte AUD è lo 0,6% più debole dello yen.
E questo rende lo yen la principale valuta con la performance migliore oggi, per via del suo status di asset rifugio.
Il cambio dollaro-yen sta testando i minimi intraday di luglio e settembre. Se dovesse chiudere a questo livello, sarebbe la chiusura più bassa del dollaro contro lo yen dal minimo del 9 marzo. In effetti, la coppia si trova sull’orlo di un punto diretto proprio là, un avvertimento per i tori dell’azionario che comprano sul calo.
Grafico giornaliero USD/JPY
Sarebbe la terza volta che la coppia scende sotto 105 dal 30 luglio. D’altra parte, ogni successivo avanzamento ha raggiunto massimi sempre più bassi, formando un triangolo discendente.
La psicologia di questo pattern di trading è che l’interesse dei compratori resta fisso. Significa che compreranno solo se il dollaro risulterà abbastanza economico in confronto allo yen, sotto 105,00. Intanto, l’entusiasmo dei venditori è costantemente aumentato, in quanto sono intenzionati a vendere a livelli inferiori ad ogni aumento.
Se questa dinamica dovesse persistere, alla fine i venditori spingeranno il prezzo al di sotto della base del range, innescando una reazione a catena che porterà la coppia ancora più giù. I tori che si affrettano a liquidare le posizioni rimuoveranno la domanda dall’equazione, mentre saranno scatenati gli ordini dei short-seller, aumentando l’offerta, ed il tutto per costringere il prezzo a scendere ancora.
Considerata la flag ascendente che ha preceduto il secondo giorno di calo a cui stiamo assistendo, possiamo aspettarci che il prezzo scenda ancora, completando di fatto il pattern del triangolo discendente.
La media mobile corta del MACD è scesa al di sotto della media mobile lunga per la terza volta dallo sviluppo del triangolo. Notiamo che mentre i primi due incroci ribassisti sono avvenuti quando il cambio si trovava al vertice del triangolo, quello attuale si è verificato quando il cambio era già al bottom, dandogli quello sprint necessario per infrangere il bottom, soprattutto in seguito al breakout al ribasso della flag discendente.
L’indice RSI ha incrociato al di sotto il supporto durante il periodo in cui il prezzo ha sviluppato il triangolo. L’altro indicatore sullo slancio, il ROC, non ha registrato una mossa drastica che invita ad una correzione.
Strategie di trading
- I trader conservatori dovrebbero aspettare un decisivo breakout al ribasso del triangolo simmetrico, prima di rischiare una posizione short.
- I trader moderati potrebbero cogliere l’occasione con una short, anche prima di completare il triangolo, ma su una mossa di ritorno alla flag ribassista, in quanto offrirebbe un allettante rapporto di rischio-ricompensa in relazione al trading della flag.
- I trader aggressivi potrebbero andare short quando vogliono, ammesso che mettano in atto un piano che prenda in considerazione la loro prospettiva di rischio-ricompensa in relazione a supporto e resistenza tecnici all’interno della mossa.
Ecco un esempio:
Esempio di trading
- Entrata: 104,20
- Stop-Loss: 105
- Rischio: 80 punti
- Obiettivo: 103,20
- Ricompensa: 100 punti
- Rischio-ricompensa: 1:5
Nota dell’autore: Si tratta di un “esempio”, il che significa che potrebbero esserci altri modi per gestire questo scambio. Prendete in considerazione la vostra tempistica, il budget ed il temperamento quando elaborate un piano di trading. Inoltre, ricordate che il trading è fatto di giorni buoni ed altri meno buoni e che ciò che differenzia i vincitori dai perdenti è il trading complessivo nell’arco di un periodo. Quindi, è imperativo trovare la vostra comfort zone e seguire la vostra performance per mettere a punto delle strategie personalizzate.