Il Bitcoin sta scendendo per il quarto giorno su cinque ed ha raggiunto un minimo di quattro mesi e mezzo. Ci sono numerosi possibili fattori:
- La possibilità di un cambiamento della politica monetaria negli USA;
- Regolamentazioni restrittive sulle criptovalute in Cina;
- Il dietrofront di Tesla (NASDAQ:NASDAQ:TSLA) circa l’accettazione della criptovaluta come mezzo
di pagamento; - E, più di recente, le parole dell’ex Presidente Donald Trump che ha definito la principale moneta digitale una “truffa contro il dollaro” che deve essere “strettamente regolamentata”.
Ma c’è un motivo fondamentale in base al quale il prezzo della criptovaluta potrebbe salire: la possibilità che la Federal Reserve debba sgonfiare il suo enorme bilancio. Anche se Skybridge Capital, un hedge fund da 7,5 miliardi di dollari con possedimenti di Bitcoin pari ad oltre 310 milioni di dollari, afferma che Bitcoin ed oro sono resilienti e non saranno colpiti da un tapering della politica monetaria statunitense.
Tuttavia la principale banca tedesca, Deustche Bank, spiega che l’America potrebbe affrontare la peggiore inflazione della storia per via delle recenti spese governative senza precedenti e della politica monetaria super-allentata. La banca prevede un tipo di inflazione che non si vedeva dagli anni Quaranta o Settanta.
Un’inflazione maggiore riduce il potere di acquisto del dollaro, spingendo alla fuga dal biglietto verde verso gli asset rifugio, come il Bitcoin.
Il Bitcoin ha proseguito un breakout al ribasso di un cuneo discendente per il secondo giorno di fila, anche se ora è scambiato lontano dai minimi della seduta. La penetrazione del pattern suggerisce che tutta la domanda disponibile si è esaurita, spingendo i venditori ad abbassare l’offerta nella speranza di trovare nuovi compratori disponibili e più esigenti.
Il completamento di un pattern simile tende a mettere in moto una reazione a catena, piena di long bloccate e short innescate, portando il mercato generale ad unirsi a quello che è ora un riconoscibile trend in discesa. Se questo scenario si realizzerà, metterà alla prova la nostra recente ipotesi rialzista. Un calo sotto i 29.000 dollari capovolgerebbe la nostra posizione in ribassista a medio termine.
In base ai principi dell’analisi tecnica, ci aspettiamo che il prezzo scenda, almeno al livello di 29.000 dollari. La durata del range pari a tre settimane ci dice che si tratta di un pennant; una breve pausa nel trend.
L’obiettivo implicito è misurato dalla mossa precedente, quasi 27.000 dollari. Tuttavia, considerato che ciò cancellerebbe quasi tutto il valore del Bitcoin, facendolo tornare a 12.000 dollari, e beconsapevoli delle selvagge oscillazioni di questo asset, considereremo il range un triangolo simmetrico, un periodo di equilibrio fra offerta e domanda, la cui misura è la sua altezza, o una presunta mossa al ribasso di 9.000 dollari dal punto di breakout.
Tuttavia, anche se questo obiettivo più conservatore dovesse realizzarsi, portandolo a 26.000 dollari, avrà decimato il supporto di 29.000 dollari su cui ci siamo basati per la nostra precedente ipotesi rialzista. Una cosa è certa: possiamo aspettarci una corsa selvaggia, quindi tenetevi forte.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare che il livello di 29.000 dollari lasci il passo, prima di considerare una posizione short.
I trader moderati potrebbero andare short se il prezzo completasse una mossa di ritorno a riprova di una continua offerta nel pattern.
I trader aggressivi potrebbero andare short quando vogliono, basandosi su un piano di trading prestabilito che tenga conto della loro tempistica, del budget e della tolleranza al rischio. Ecco un esempio:
- Entrata: 35.000 dollari
- Stop-Loss: 36.000 dollari
- Rischio: 1.000 dollari
- Obiettivo: 30.000 dollari
- Ricompensa: 5.000 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:5