Nel corso della scorsa settimana, nonostante le incertezze legate alla Brexit ma con notizie incoraggianti relative alla guerra commerciale Cina-USA, il sentiment degli investitori è risultato estremamente positivo. Oltre alle borse in ulteriore rialzo, il dollaro ha ripreso ad apprezzarsi. Il motivo? Beh, analizzando i rendimenti obbligazionari possiamo dire che si stanno creando i presupposti per un ulteriore spinta del biglietto verde, difatti il decennale degli Stati Uniti sale nuovamente al 2,80% e il biennale ha raggiunto i massimi da tre settimane.
I differenziali di rendimento sono tornati a favore di un rimbalzo del dollaro, almeno nel breve termine, ma ci sono alcuni livelli chiave da superare prima che si possa parlare di nuovo rally. L’eventuale discesa di EUR/USD sotto 1,1300 e dell’oro sotto 1.276 rappresentano due fattori chiave.
Sebbene i mercati statunitensi siano chiusi causa festività del Martin Luther King Day, il quadro generale sopra esposto andrà tenuto sott’occhio nei prossimi giorni. Wall Street difatti continua ad accelerare, sia in virtù dell’ottimismo sul fronte Cina-USA sia in virtù di proiezioni su trimestrali meno “cupe” del previsto. Almeno per ora sono stati rilasciati utili societari positivi, quindi potrebbe esserci spazio per ulteriori allunghi dell’azionario.
Nelle prossime settimane, dopo le parole più accomodanti della FED, si dovranno tenere d’occhio i dati macro economici e in tal senso il brusco calo dell’indice del sentime dei consumatori non è stato un buon segnale. Lontano dagli Stati Uniti, la crescita cinese per il 2018 è scesa al 6,4% (come previsto) mentre la produzione industriale è leggermente superiore alle attese a +5,7% (+5,3% il dato atteso), le vendite al dettaglio in linea con le aspettative ovver +8,2% e il cosiddetto Fixed Asset Investment è sceso leggermente a +5,9 % (+6,0% il dato previsto).
Wall Street chiudeva la sessione di venerdì con l’S&P 500 +1,3%, mentre i mercati asiatici sono stati ampiamente positivi in risposta ai dati cinesi (Nikkei +0,3%, Shanghai Composite +0,5%). I mercati europei sembrano faticare a replicare la positività e in questo momento sono in fase di ripiegamento.