«L’unico limite è il buon gusto» (Giorgio Armani)
Continuano le buone notizie. Gli ultimi dati sull’andamento dei prezzi negli Stati Uniti hanno sorpreso positivamente: a giugno l’indice dei prezzi al consumo USA è diminuito dello 0,1% su base mensile, dopo essere rimasto invariato a maggio. Negli ultimi 12 mesi l’inflazione si è attestata al 3%, in rallentamento rispetto al 3,3% di maggio. Entrambi i dati sull’IPC sono inferiori rispetto alle stime dei mercati. Il dato annuale resta comunque al di sopra dell’obiettivo di un’inflazione al 2% posto dalla Federal Reserve, ma rafforza il trend di raffreddamento dei prezzi che Jerome Powell ha definito “incoraggiante” nel corso del suo recente intervento davanti al parlamento statunitense. Adesso la palla passa proprio alla Banca centrale americana che a fine mese è nuovamente chiamata a decidere se lasciare i tassi d’interesse invariati o seguire la BCE, iniziando ad allentare la stretta monetaria. Nessuna sorpresa invece dal dato sull’inflazione in Germania a giugno, salita dello 0,1% su base sequenziale, +2,2% sull’anno, in linea con le attese. I mercati hanno però accolto con freddezza il dato sui prezzi al consumo: MSCI World Equity +0,1%, Euro Stoxx +0,4%, FTSE Mib +0,03%, S&P 500 -0,7%, Nasdaq -1,8%. Un risultato che non sorprende considerato che le Borse mondiali sono sui massimi storici per cui servono “buonissime” notizie per dare ulteriore slancio. Impatto più positivo sul mercato monetario: spread BTP-Bund sotto i 130 punti, rendimento sotto il 3,8%. Il calendario macro di oggi prevede alle 14:30 il dato sull’indice dei prezzi alla produzione a giugno: atteso un aumento dello 0,1% su base sequenziale.
L’impatto delle elezioni francesi non è finito
I risultati delle elezioni francesi di domenica hanno creato un’inedita situazione di stallo, con un parlamento diviso in tre fazioni e senza una chiara maggioranza. Le trattative per formare un nuovo governo potrebbero prolungarsi per settimane, con scenari molto diversi per l’economia e le finanze del paese a seconda dell’esito. Secondo i gestori di fondi di Schroders (LON:SDR), i titoli di Stato francesi avevano già scontato molta incertezza in vista del secondo turno elettorale, ma il risultato ha portato un po’ di sollievo nell’immediato. Ora, l’attenzione è rivolta alla forza della coalizione di sinistra e alla probabile incapacità del governo di minoranza del PNF di mantenere le sue promesse fiscali espansive. Gli esperti ritengono che l’impatto sarà limitato, ma la fragilità della posizione fiscale della Francia rimane evidente, con il paese sotto osservazione dalla Commissione Europea. Resta da vedere come il nuovo governo affronterà le sfide legate alla procedura per i disavanzi eccessivi. Alcune fonti indicano sino a €15 miliardi di manovra finanziaria all’anno per 3 anni per correggere il deficit. Sul fronte azionario, l’annuncio a sorpresa delle elezioni parlamentari francesi ha avuto un impatto negativo sul CAC 40, che è sceso del 6,4% rispetto al calo del 2,6% dell’indice dell’Eurozona, l’MSCI EMU. Tuttavia, i titoli francesi hanno recuperato parzialmente, con il CAC 40 in rialzo del 2,6% nella settimana successiva al voto del primo turno, che ha indicato un parlamento sospeso e Emmanuel Macron ancora presidente. I mercati per il momento sembrano interpretare questo risultato come un periodo di incertezza con poche prospettive di risoluzione politica ma senza influenzare il cambio di rotta della BCE.
Passo indietro di Biden?
Parallelamente all’incertezza politica in Europa, negli Stati Uniti, il presidente Joe Biden deve decidere rapidamente se candidarsi per le elezioni presidenziali del 2024. L’ex presidente della Camera Nancy Pelosi, sua alleata di lunga data, non ha espresso chiaramente il suo supporto per un nuovo mandato di Biden. In un articolo sul New York Times, l’attore George Clooney, che aveva recentemente raccolto fondi per la campagna di Biden, ha ritirato il proprio sostegno. Biden, 81 anni, ha cercato per quasi due settimane di contenere le defezioni all’interno del partito democratico e tra i donatori, preoccupati per la sua capacità di vincere contro il repubblicano Donald Trump, 78 anni, dopo il dibattito del 27 giugno che ha mostrato tutte le debolezze del candidato democratico. Biden continua però a dichiarare che sarà lui lo sfidante democratico e si dichiara convinto di poter battere Trump. Nei sondaggi lo scarto tra i due contendenti è infatti minimo. In questo scenario con le valutazioni ai massimi, molti investitori iniziano ad essere riluttanti a investire nella borsa statunitense. Il capo degli investimenti di Morgan Stanley (NYSE:MS) ha ipotizzato una correzione sino al 10% per Wall Street.