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Dati macro negativi spingono le Borse europee sotto la parità

Pubblicato 17.05.2015, 17:07
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Quadro macro economico

Indicazioni macroeconomiche sotto le stime in arrivo dagli Stati Uniti penalizzano i listini europei nell’ultima seduta dell’ottava. A Londra il FTSE100 si è fermato a -0,18% mentre Cac40 e Ibex hanno entrambi registrato un rosso di 71 punti base. Maglia nera per il Dax, sceso di un punto percentuale (-0,98%). Ad aprile la produzione industriale statunitense è scesa dello 0,3% mensile mentre nel mese corrente l’indice manifatturiero dell’area di New York si è attestato a 3,1 punti e il dato preliminare che misura il sentiment dei consumatori (Università del Michigan) è passato da 95,9 a 88,6 punti.

Piazza Affari ha chiuso in moderato ribasso dello 0,31% una seduta caratterizzata dalle scadenze tecniche e in vista del maxi stacco cedola che lunedì il listino milanese. Uno stacco che peserà sull'indice delle blue chip italiane per 390 punti alle attuali quotazioni, pari a circa l'1,65%. Il listino milanese aveva iniziato in modo promettente la giornata all'indomani delle rassicuranti parole del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. Intervenendo al Fmi, Draghi ha ribadito la volontà di realizzare completamente il programma di acquisti (Quantitative easing) nei modi e nei tempi preannunciati e comunque finché sarà necessario. Sotto pressione i titoli legati al petrolio: Eni ha ceduto l’1,73%, Saipem ha lasciato sul parterre il 2,83% mentre Tenaris è arretrata del 2,37%. Brillante invece A2A (+3,26%) che ha chiuso il primo trimestre del 2015 con un utile netto pari a 117 milioni di euro, in crescita del 46,3% rispetto agli 80 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Tonica anche Autogrill (+3,42%) in vista di un nuovo spin-off con Edizione Holding che sta valutando un’operazione che potrebbe tradursi con lo scorporo delle attività statunitensi. Positiva Telecom Italia, che ha guadagnato lo 0,18%, dopo che gli analisti di Goldman Sachs hanno confermato il titolo del gruppo tlc nella loro lista “conviction buy”. Contrastati i titoli del comparto bancario. Gli acquisti hanno premiato Banco Popolare (+0,59%), Intesa SanPaolo (+1,03%) e Mediobanca (+0,32%). Sono invece finite in territorio negativo Montepaschi (-3,61%), Ubi Banca (-0,60%) e Unicredit (MILAN:CRDI) (-0,39%).

Sul fronte Eurozona, per la seconda seduta di fila, l’ultima seduta della settimana è stata caratterizzata da un calendario economico privo di notizie; mentre nel pomeriggio sono state pubblicate oltreoceano diverse news che hanno interessato in particolare gli Stati Uniti. Il NY Empire State Index è salito questo mese, rispetto ad aprile, da -1,2 a 3,1 punti. Gli economisti avevano previsto un aumento a 4,5 punti. Il sottoindice relativo ai nuovi ordini è salito da -6 a 3,9 punti e quello relativo alle scorte da 2,1 a 7,3 punti. Il sottoindice relativo all'occupazione è sceso da 9,6 punti a 5,2 punti, quello relativo alle consegne da 15,2 a 14,9 punti, quello relativo ai prezzi ricevuti da 4,3 a 1 punto e quello relativo ai prezzi pagati da 19,2 a 9,4 punti. Sempre ieri, la Federal Reserve ha comunicato che la produzione industriale (Industrial Production) è calata ad aprile dello 0,3%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,1%. Il dato di marzo è stato rivisto al rialzo, da -0,6% a -0,3%. L'utilizzo della capacita' produttiva è sceso lo scorso mese al 78,2%, dal 78,6% di marzo (dato rivisto da 78,4%). Gli esperti avevano previsto un calo al 78,4%. Ed infine, l’Università del Michingan ha annunciato che in base alle sue stime preliminari il suo indice relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi (Michigan Consumer Confidence Index) è sceso a maggio, rispetto ad aprile, da 95,9 a 88,6 punti. Si tratta del più basso livello da sette mesi. Era inoltre dal dicembre del 2012 che l'indice non registrava un tale calo mensile. Gli economisti avevano previsto un aumento a 96 punti. Il sottoindice relativo alle attuali condizioni dell'economia è sceso da 107 a 99,8 punti. In netto calo anche il sottoindice relativo alle aspettative, da 88,8 a 81,5 punti. Nella settimana sono rimaste sempre sullo sfondo le incertezze sulla Grecia dopo il nulla di fatto dell'Eurogruppo di cinque giorni fa. Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero sul tavolo alcune proposte semi – conclusive per la risoluzione della crisi greca che ha raggiunto la fase finale. Dopo che la sostituzione di Varoufakis alla guida dei negoziatori europei sembra che la situazione abbia finalmente raggiunto un punto di svolta, pressato comunque dalla liquidità di Atene sempre più sottile che crea tra le parti un senso di urgenza.

Quadro tecnico mercato valutario

Eur/Usd

Trend weekly ribassista dal 04.05.2014
Trend daily ribassista dal 08.05.2014

La serie di dati macro economici negativi proveniente dagli Stati Uniti, sta mettendo a dura prova la possibilità di un ritocco dei tassi di interesse da parte della Fed, già nel mese di giugno; è molto probabilmente anche settembre sta perdendo quota nelle previsioni degli analisti. In pratica, al momento non ci sono le condizioni necessarie per provvedere ad effettuare un rialzo del costo del denaro, quindi molto probabilmente si dovrà attendere la fine dell’anno in corso affinchè le banca centrale americana possa operare a tal riguardo. Di riflesso, l’effetto che hanno avuto gli ultimi dati macro inferiori alle attese sul dollaro americano non è stato altrettanto positivo; tale situazione ha comportato sulla valuta in oggetto uno scenario ribassista nel breve periodo, il quale nelle prossime sedute, potrebbe influenzare anche il medio termine. Dal punto di vista tecnico, notiamo che dall’analisi del grafico settimanale le ultime cinque settimane sono tutte rialziste con massimi e minimi che superano i precedenti ed in particolare la chiusura settimanale dell’ultima candela e molto vicina al suo massimo; da tale informazione possiamo supporre che molto probabilmente per la prossima settimana lo scenario dovrebbe restare rialzista anche perché la coppia è riuscita a chiudere al di sopra il livello statico a 1,1409. L’unica perplessità è che la continuazione del rally rialzista potrebbe essere ostacolato dalla zona tra le due Ema a 21 e 34 periodi dove si sono fermate le contrattazioni, o al massimo potremmo avere giornate in congestione. Se ci spostiamo sul giornaliero, anche qui la situazione che leggiamo dall’azione del prezzo ci fa protendere verso la continuazione dello scenario rialzista iniziato precisamente dall’ultimo minimo del 13 aprile a 1,0520. Anzi, per la precisione sul daily la situazione è ancora più chiara nel senso che le candele restano sempre al di sopra delle due medie mobili esponenziali a 21 e 34 periodi, con la più veloce che resta al di sopra la 34 e tra di loro evidenziamo una divergenza in aumento, segno che il rally rialzista è ancora ben strutturato. Ora se ci concentriamo sulla candela dell’ultima seduta, notiamo la formazione di una Hanging Man, classico pattern che ci segnale un possibile rally ribassista, il quale nel nostro caso potremmo assistere ad un ritorno verso il supporto a 1,1188, livello più volte testato nelle diverse sedute, dove sarà possibile entrare e mercato in direzione dello scenario in corso nel caso di un valido pattern di acquisto.

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Eur/Usd d

Usd/Jpy


Trend weekly rialzista dal 31.08.2014
Trend daily rialzista dal 21.05.2014
La Borsa di Tokyo ha chiuso l’ottava in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,8% a 19.732,92 punti e il Topix l'1% a 1.607,11 punti. Wall Street ha raggiunto ieri nuovi record dopo che le tensioni sui mercati obbligazionari si sono ridotte. La Borsa di Tokyo ha beneficiato inoltre di alcune notizie positive arrivate dal fronte societario. Dentsu ha guadagnato il 13,7%. La maggiore agenzia pubblicitaria del Giappone ha alzato il suo dividendo da 40 a 55 yen ed annunciato che riacquisterà fino a 20 miliardi di yen di propri titoli. Marui ha guadagnato il 5,2%. Anche il gruppo impegnato nel settore al commercio al dettaglio ha alzato il suo dividendo ed annunciato un programma di buyback. Dai Nippon Printing ha guadagnato il 2,4%. Il leader della tecnologia di stampa ha comunicato che riacquisterà fino al 2,8% delle proprie azioni. Dal punto di vista macro economico, c’è stato un inatteso calo della fiducia dei consumatori giapponesi. Il dato di aprile registra una contrazione a quota 41,5 punti dai 41,7 punti di marzo. Il dato è sensibilmente inferiore alle stime degli analisti che di contro si attendevano un rialzo in area 41,8 punti. Dal punto di vista valutario, sia il weekly che il daily chart del rapporto di cambio tra il green back e lo yen, confermano lo scenario flat. Ed in particolare, notiamo che nell’ottava appena trascorsa le contrattazioni si sono concentrate esclusivamente all’interno di un range ristretto tra i valori 119,00 e 120,00. Anche nel medio – lungo periodo il quadro tecnico resta del tutto invariato con le candele che si mantengono all’interno della fascia di prezzo tra i due livelli statici a 121,84 e 116,86. Dal punto di vista operativo, è consigliabile, soprattutto per coloro che vogliono operare nell’intraday, avere molta cautela delle operazioni aperte proteggendosi portando i punti di stop subito a break even non appena se ne ha la possibilità.

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Usd/Jpy D

Gbp/Usd

Trend weekly rialzista dal 30.01.2015
Trend daily rialzista dal 13.02.2015

La sterlina resta la valuta più informa di tutto il panorama valutario; in particolare nei confronti del dollaro statunitense le ultime due settimane sono stato sbalorditive. La major è riuscita a fare un balzo in avanti di tutto rispetto, passando da 1,5087 fino a 1,5813 un movimento in avanti di circa 730 punti; al momento la vision sul medio periodo resta sempre rialzista quindi molto probabilmente anche per le prossime sedute il trend non dovrebbe cambiare, anche se potremmo assistere a piccoli storni dovuti soprattutto dalle prese di profitto degli investitori. Molto probabilmente, il primo storno potrebbe formarsi già dalle prime battute della prossima ottava, in quanto già nell’ultima seduta dello scorso venerdì, dopo otto giornate di fila rialziste, abbiamo assistito ad una giornata short; la coppia infatti, dopo aver raggiunto un massimo a 1,5808 a preso fiato attestandosi a fine giornata a 1,5727. Dal punto di vista operativo, sono entrato a mercato long su indicazione dell’ultimo swing low, che si è formato nei pressi sia del supporto statico a 1,5071 e sia del supporto dinamico della Ema 21. E’ stato già raggiunto il primo target con un guadagno di 210 punti; mentre per quanto riguarda la seconda operazione con target più ambizioso siamo in profitto momentaneo di 510. Ho già spostato lo stop loss a profitto da 1,5540 a 1,5620. Di seguito i set up di ingresso a mercato. Buy Stop, Entry point 1,5220; Stop Loss 1,5060; Tp1 1,5430; Tp2 1,5860.

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Gbp/Usd D

Gbp/Jpy


Trend weekly rialzista dal 14.04.2015
Trend daily rialzista dal 14.04.2015

Sul daily chart della coppia in esame, abbiamo sfruttato un interessante situazione per entrare in acquisto sulla coppia. In pratica, dopo il primo impulso rialzista seguito da una classica fase di correzione del trend rialzista, si è formata una hammer che sancisce la fine della fase di storno; l’azione del prezzo ci indica che molto probabilmente la coppia è pronta ad intraprendere nuovamente la strada dei rialzi. Ed infatti, è stato proprio cosi, come preventivato la coppia ha subito una forte spinta rialzista che ha triggerato il pendente di acquisto. Al momento siamo in guadagno momentaneo di 430 punti. Sposto ulteriormente lo stop loss a profitto da 185,50 a 186,50. Di seguito i set up di ingresso a mercato. Buy Stop, Entry point 183,90; Stop Loss 180,60; Take profit 189,00

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