Martedì, le azioni di Dell Technologies (NYSE:DELL) sono state volatili, scendendo dell’1,5% e rimbalzando dell’1,2% nei primi dieci minuti della seduta. A fine giornata, le azioni sono schizzate del 6,77%, con il colosso del tech che ha riportato utili forti dopo la chiusura di lunedì, grazie alla riduzione dei problemi di approvvigionamento.
Al contrario, la debolezza del mercato dei PC persiste e le previsioni della compagnia sono risultate sotto le stime, per via di fattori macroeconomici.
Dopo il lockdown per la pandemia, molti titoli tech sono affondati, o hanno registrato performance invariate a prescindere dai risultati.
DELL è crollato nei primi dieci minuti di scambi. Tuttavia, il titolo è schizzato del massimo dal rally del 12,86% del 26 maggio, dopo i risultati del primo trimestre dell’anno fiscale 2023, battendo gli obiettivi del primo trimestre ed interrompendo una serie di 8 settimane in discesa.
Quindi, con degli utili misti, perché il titolo DELL è schizzato martedì, al contrario di rivali come Lenovo Group (OTC:LNVGF) (+0,3%), HP (NYSE:HPQ) (+0,75%), Apple (NASDAQ:AAPL) (+1,47%) ed Acer (TW:2353) (addirittura -1,71%)?
Non ne sono sicuro. Forse gli investitori si sono focalizzati sugli aspetti positivi del report di Dell. Forse i bene informati sanno qualcosa che noi non sappiamo, o gli scambi sono rimasti invischiati in una reazione a catena tecnica.
Il titolo ha completato un pattern flag discendente, quando i tori stavano cercando di “fare il punto” dopo un rialzo a tutto gas. Dopo che il prezzo è schizzato di oltre il 10% in quattro sedute e del 16% in otto, i tori hanno rapidamente bloccato i guadagni, in attesa di vedere cosa sarebbe successo.
Il breakout al rialzo segnala la fine delle prese di profitto. La domanda ha assorbito l’offerta nel pattern e i compratori hanno alzato le offerte, cercando nuovi venditori a livelli più alti. L’innesco potrebbe essere una short squeeze. A questo punto, i tori che sono usciti potrebbero dire: “Avevano ragione per tutto il tempo!” e tormentarsi chiedendosi: “Perché ho dubitato?!” mentre si affrettavano a tornare in posizione long.
Questa attività bullish potrebbe innescare un’altra short squeeze, spingendo il prezzo più in alto. Infine, i trader che erano rimasti nelle retrovie hanno riconosciuto un trend e sono saliti a bordo.
Un’impennata del volume sul breakout conferma la mossa come rappresentativa del trend.
L’aspetto più incoraggiante è la posizione della flag sullo spettro offerta-domanda, schiacciata tra la linea di trend in salita dal minimo del 13 ottobre e la linea di trend in discesa dal massimo storico del 10 febbraio. Questo incrocio suggerisce che il trend in salita sul breve termine sta guadagnando terreno sul trend in discesa sul medio termine. Tuttavia, la serie a medio termine di picchi e minimi continua a puntare verso il basso. Ciononostante, una rottura con una solida candela verde, appoggiata dal volume, suggerisce che le posizioni si stanno chiudendo in uno slancio rialzista.
La flag si è formata esattamente tra queste due linee di trend convergenti, non per niente, facendo come da catapulta. Allo stesso modo, la flag ha trovato supporto alla DMA su 100, che sta “difendendo” la linea di trend in discesa da quando il prezzo è sceso al di sotto di essa a febbraio, mentre i tori affrontano la DMA su 200, che ha aggiunto un livello di resistenza da aprile.
Strategie di trading
Conservativa: Dal minimo del 9 novembre al massimo del 15 novembre, una mossa implicita di 2,78 dollari dal breakout di 42,60 dollari, puntando a 45 dollari, che corrisponde alla DMA su 200.
Aggressiva: Dal minimo del 3 novembre al massimo del 15 novembre, una mossa implicita di 6,41 dollari dal breakout di 42,60 dollari, puntando a 49 dollari.
I trader conservatori dovrebbero aspettare che il prezzo superi la DMA su 200 e poi un’accumulazione, prima del prossimo rialzo.
I trader moderati aspetterebbero un calo per un’entrata migliore, e almeno un’altra chiusura sopra la flag.
I trader aggressivi potrebbero operare un selloff della DMA su 200, uscire e comprare sul calo.
Esempio di trade 1 - posizione short aggressiva
- Entrata: 45 dollari
- Stop-Loss: 46 dollari
- Rischio: un dollaro
- Obiettivo: 42 dollari
- Ricompensa: 3 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3
Esempio di trade 2 - posizione long moderata
- Entrata: 42 dollari
- Stop-Loss: 40 dollari
- Rischio: 2 dollari
- Obiettivo: 48 dollari
- Ricompensa: 6 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3
Nota: L’autore non possiede nessuno degli asset menzionati nell’articolo.