Gli investitori interessati al settore della cannabis la scorsa settimana hanno assistito a come CannTrust Holdings Inc (TSX:TRST), (NYSE:CTST), una delle compagnie leader della marijuana, ha tentato di fasciarsi le ferite dopo il crescente scandalo che ha cancellato più del 60% della sua capitalizzazione di mercato.
È difficile distogliere lo sguardo dall’incidente di CannTrust: la immaginiamo seduta vicino ai rottami sul bordo della strada sulla scia della rivelazione che la compagnia con sede in Ontario ha consapevolmente ingannato Health Canada a proposito delle migliaia di piante coltivate in spazi senza permesso nella sua serra di Pelham, notizia che ha portato al licenziamento del suo amministratore delegato ed alle dimissioni del presidente del consiglio di amministrazione. Tuttavia, guardare altrove potrebbe aiutare gli investitori a riacquistare fiducia nel settore.
Questa settimana, l’attenzione dovrebbe essere rivolta ad altri dati.
Le vendite di olio di cannabis stanno registrando una netta traiettoria in salita su base mensile. Questa è la notizia che si trova nelle ultime statistiche pubblicate da Health Canada, il dipartimento governativo che regola il settore della marijuana in Canada. Le vendite di olio di cannabis sono schizzate del 19,2% a maggio rispetto ad aprile.
In base alle statistiche, le vendite di olio terapeutico sono aumentate del 19,5% e le vendite di oli definiti “per adulti”, usati per stimolare un benessere generale, sono salite del 18,7%.
Questi dati dimostrano il supporto per quello che si ritiene possa essere uno dei principali mercati della cannabis nell’immediato futuro. Il cannabidiolo, o CBD, è un derivato della cannabis che si dice abbia proprietà terapeutiche senza avere l’effetto causato dal THC, o tetraidrocannabidiolo, il componente psicoattivo della marijuana.
Dati come questi incoraggiano le prospettive per prodotti alimentari e bevande a base di cannabis, che cominceranno ad essere lanciati in Canada quest’anno e, alla fine, anche negli Stati Uniti. Diventeranno legali a nord del 49esimo parallelo ad ottobre e dovrebbero arrivare sui mercati della distribuzione entro metà dicembre. Il loro andamento sul mercato canadese sarà seguito con attenzione in quanto il risultato influenzerà i passi successivi nella legalizzazione della sostanza nel vasto mercato USA.
Il governo italiano sigla un accordo con Aurora
Aurora Cannabis Inc (TSX:ACB), (NYSE:ACB), uno dei principali produttori di cannabis, prevede di firmare un nuovo contratto con il governo italiano a settembre per fornire cannabis terapeutica al paese europeo.
L’accordo di due anni prevede un minimo di 400 kg di cannabis dalle strutture di Aurora in Germania, certificate per l’esportazione nell’Unione Europea. La cannabis sarà importata in Italia, uno dei mercati regolamentati nel modo più severo al mondo per la cannabis terapeutica.
Una IPO da seguire
Un’IPO del settore da seguire questa settimana è quella di Sundial Growers Inc (NASDAQ:SNDL). Questo produttore di cannabis con sede ad Alberta emetterà 10 milioni di azioni sul Nasdaq giovedì con il simbolo “SNDL” ad un prezzo iniziale stimato tra 12 e 14 dollari USA e prevede di raccogliere circa 130 milioni di dollari. La compagnia ha due strutture di coltivazione ad Alberta e intende costruirne una terza nella Columbia Britannica.
Sundial si occupa di cannabis terapeutica e di prodotti che rientrano nella categoria del benessere, compresi oli di CBD pensati per le donne per alleviare i crampi mestruali, nonché altri prodotti per promuovere la cura personale e ridurre lo stress.
Riflettori sui report sugli utili
Con numerosi titoli legati alla marijuana che sono stati colpiti nelle ultime settimane, molti osservatori seguiranno il report sugli utili di Aphria (TSX:APHA), (NYSE:APHA) dopo la chiusura dei mercati giovedì.
Il titolo di Aphria è diretto in discesa dall’inizio di maggio. Ha perso il 35,29% nell’ultimo anno.
Ieri ha chiuso a 5,34 dollari USA a New York, con un crollo del 2,92% sulla giornata, ed a 7,02 dollari canadesi sull’indice S&P/TSX Composite, con un tonfo del 3,04% sulla giornata.
Con sede a Leamington, Ontario, una piccola città nota come la capitale delle serre del Canada, l’azienda ha operazioni in 10 nazioni in cinque continenti.
Sarà interessante vedere come saranno i dati del suo quarto trimestre. La sola performance potrebbe non bastare. La compagnia dovrà affrontare alcune delle apparenze.
Ci sono stati degli avvicendamenti ai piani alti. A maggio, è stato nominato un nuovo amministratore delegato, James Meiers. Sono state inoltre nominate nuove persone in ruoli chiave: vice presidente e responsabile della sicurezza delle informazioni. La compagnia ha perso il suo presidente, Jakob Ripshtein, il mese scorso. Ripshtein era presidente solo dal novembre scorso. Considerata la crisi di CannTrust e la recente rimozione di Bruce Linton come amministratore delegato di Canopy Growth Corp (TSX:WEED), (NYSE:CGC) ad inizio luglio in seguito al report sugli utili deludente, gli investitori potrebbero decidere di adottare un atteggiamento paziente e di aspettare che si posi il polverone ai piani alti.
Altra considerazione: la sua capitalizzazione di mercato di 1,34 miliardi di dollari ha visto una netta riduzione nell’ultimo anno, ma la compagnia è ancora considerata uno dei principali operatori. Tuttavia la dimensione delle vendite proietta una luce diversa. Lo scorso trimestre Aphria ha venduto solo circa 2.600 kg di cannabis. Il dato non può competere con le produzioni di altri operatori, come Canopy ed Aurora Cannabis, che producono entrambi fino a 10.000 kg. Diventerà un produttore di serie B in termini di dimensioni? È una domanda legittima.
E poi c’è la scommessa. Visto che il titolo ha avuto una perfomance bassa, magari potrebbe vedere un rapido rimbalzo a breve termine questa settimana. Potrebbe non essere altrettanto facile convincere gli investitori a lungo termine.