Oggi i prezzi del greggio perdono oltre il 2% dopo che Arabia Saudita e Russia hanno detto di essere pronti ad allentare i tagli alla produzione che hanno sostenuto le quotazioni fino a raggiungere i massimi dal 2014.
Il contratto sul Brent perde 1,62 dollari (-2,06%) a 77,16 dollari il barile dopo il picco di 80,50 dollari, massimi da fine 2014, toccato nel corso di questo mese. Mentre il greggio Future Petrolio Greggio WTI cala di 1,26 dollari (-1,8%) a quota 69,45 dollari il barile.
Gli analisti sostengono che la soglia di 80 dollari potrebbe rappresentare un ostacolo difficile da superare in quanto la probabilità di un aumento della produzione aumenta in modo significativo.
I prezzi dell'XAU/USD sono saliti per la seconda sessione consecutiva, mentre il dollaro ha esteso le perdite e le azioni si sono abbassate dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annullato un incontro programmato a giugno con il leader nordcoreano Kim Jong Un.
XAU/USD ha raggiunto il livello di 1305 $ come previsto dopo che i prezzi hanno superato la resistenza al livello di 1300 $.
Nelle notizie economiche, la National Association of Realtors ha riportato che le vendite di case esistenti sono diminuite del 2,5% a un tasso annuale destagionalizzato di 5,46 milioni ad aprile.
Oggi Piazza Affari si muove debole, penalizzata dalle incertezze sulla nomina del ministero dell'Economia, dove il leghista Matteo Salvini ha ribadito di vedere bene Paolo Savona, noto per le posizioni euroscettiche.
Indici, Euro Stoxx 50 + 0,6% a 3.544, FTSE 100 + 0,3% a 7.741, DAX + 0,9% a 12,976, CAC 40 + 0,6% a 5,581; IBEX 35 + 0,4% a 10.034, FTSE MIB + 0,1% a 22.756, SMI + 0,6% a 8.821, S&P 500 Futures + 2,0%
FIBO Group