Il dollaro statunitense si mantiene vicino al minimo delle ultime sette settimane contro un basket di valute, con il placarsi delle tensioni relative alle relazioni commerciali USA-Cina che riduce l'appeal della valuta USA come bene rifugio.
Indice del Dollaro contro un paniere di valute, attorno alle 10.00, cede circa lo 0,2% a 94,364, non lontano dal minimo delle sette settimane toccato martedì a 94,308.
Invece la sterlina inglese scivola ai massimi da due mesi, sulla cautela degli investitori riguardo al possibile raggiungimento di un accordo sulla Brexit al vertice informale dei capi di Stato e di Governo dell'Unione europea in corso a Salisburgo.
In Europa, la crescita economica prosegue a un ritmo moderato, nella seconda parte dell'anno e nel primo trimestre del 2019 la crescita economica dell'area euro è attesa mantenere una dinamica congiunturale simile a quella registrata nel primo semestre 2018.
E' la fotografia scattata dall'Istituto di studi e previsione economica tedesco IFO, dall'Istat e dall'Istituto svizzero KOF che hanno diffuso l'Eurozone economic outlook.
Nel periodo di previsione l'inflazione annua è attesa attestarsi attorno al 2%, target fissato dalla BCE, sostenuta prevalentemente dagli aumenti dei prezzi dell'energia, mentre il livello dell'inflazione core rimane contenuto.
Il PMI manifatturiero dell'Eurozona dovrebbe rallentare ulteriormente a settembre, scendendo al minimo di 10 mesi di 54,4 nella stima preliminare dal 54,6 di agosto.
Si prevede che il servizio PMI rimarrà stabile a 54,4, mentre l'indice composito, che include sia il PMI manifatturiero che quello dei servizi, dovrebbe scendere leggermente a 54,4 nelle letture flash di settembre.
Le versioni flash PMI per l'Eurozona sono previste per venerdì alle 08:00 GMT
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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