È stato un classico breakout per il Dow, con l’indice che ha registrato un nuovo massimo storico.
I volumi di acquisto settimanali sono stati i più alti dal gennaio 2022. I segnali tecnici sono nettamente positivi, con l’indice passato ad una performance relativamente superiore rispetto al Nasdaq 100.
Sulle finestre temporali giornaliere, l’azione è stata più mista. Mi aspettavo che sarebbe stato il Nasdaq l’indice ad andare sotto pressione alla vendita ma, alla fine, è stato il Russell 2000 (IWM) a subire il colpo.
C’è ancora un grande gap di trading da chiudere, che farà da vuoto una volta che i prezzi ci finiranno. Malgrado ciò, i volumi di vendite sono scesi sugli acquisti della settimana prima.
Il Nasdaq ha chiuso con una doji titubante sul volume maggiore (scadenza delle opzioni). L’indice sta battendo la performance dell’S&P 500, ma potrebbe ancora andare in qualsiasi direzione.
L’S&P 500 ha già rallentato l’avanzata dei guadagni da giovedì, prima di vedere un periodo continuato di indecisione venerdì con uno “spinning top” in range stretto.
Il volume è schizzato al massimo da anni sulla scadenza delle opzioni, ma i venditori non sono riusciti a invertire il trend di ottobre-dicembre.
Resta da vedere se riusciranno a farlo questa settimana ma, con il rally di Natale in arrivo, sembrerebbe che nessuna vendita collettiva avverrà prima dell’anno nuovo.
Con il Natale dietro l’angolo, mi aspetto un’inclinazione complessivamente bullish per l’anno nuovo. Tuttavia, all’inizio del 2024, sospetto che i postumi di una fine d’anno molto positiva si faranno sentire e che i venditori saranno molto più aggressivi.
Tuttavia, con gli indici che toccano nuovi massimi storici, il bear market iniziato nel 2021 sembra essere finito e un nuovo bull market secolare sembra pronto a partire.
Uno scenario del peggiore dei casi sarebbe un range di trading tra i minimi del settembre 2022 e i massimi del 2021, ma vedremo cosa ci porterà il Q1 2024.