- L’idrogeno è una promettente fonte di energia pulita
- Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha recentemente designato le società che riceveranno finanziamenti federali per lo sviluppo dell’idrogeno.
- I due titoli di cui parleremo in questo articolo sono "pure players" dell’idrogeno destinati a trarne vantaggio.
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In un mondo che naviga verso energie più pulite, le recenti perturbazioni dei mercati dei combustibili fossili innescate dal conflitto in Ucraina hanno spinto le nazioni a rivalutare la loro dipendenza dal gas naturale e dal petrolio.
Tra l’esplorazione di varie fonti energetiche alternative, l’idrogeno emerge come un’opzione particolarmente promettente ma poco sviluppata. A differenza dei combustibili tradizionali, la combustione dell’idrogeno non lascia gas a effetto serra e produce solo vapore acqueo come sottoprodotto.
Tuttavia, la sfida risiede nella sua limitata disponibilità in forme facilmente estraibili, unita al fatto che gli attuali metodi di produzione spesso comportano emissioni di gas serra, impedendogli di raggiungere una competitività economica su scala tale da poter competere con i combustibili fossili.
Il governo USA si impegna per l’idrogeno
Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare negli anni a venire. Il mese scorso, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DoE) ha designato una serie di aziende che riceveranno un pacchetto di 7 miliardi di dollari, un annuncio atteso da tempo di un’iniziativa volta ad accelerare la diffusione su scala commerciale dell’idrogeno pulito e a ridurne i costi.
In effetti, la produzione di idrogeno pulito costa circa 5 dollari al chilogrammo e il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti mira a far scendere il costo dell’idrogeno pulito a 1 dollaro al chilogrammo nel prossimo decennio.
Finanziata dall’Infrastructure Investment and Jobs Act (IIJA), l’iniziativa prevede di creare sette H2Hub in tutti gli Stati Uniti, gettando le basi per una rete nazionale di produttori di idrogeno pulito, consumatori e infrastrutture di collegamento. Ogni hub comprenderà elementi di produzione, stoccaggio, consegna e utilizzo finale dell’idrogeno pulito.
Tra le aziende che beneficeranno del finanziamento ci sono società con un’ampia gamma di profili, come le principali compagnie petrolifere come Exxon Mobil Corp (NYSE:XOM) o Chevron Corp (NYSE:CVX), ma anche società elettriche come Dominion Energy Inc (NYSE:D), o industriali come Chemours Co (NYSE:CC) o Rockwell Automation Inc (NYSE:ROK).
Tuttavia, il finanziamento andrà a beneficio anche di due "pure player" dell’idrogeno, Plug Power (NASDAQ:PLUG) e Bloom Energy Corp (NYSE:BE).
In questo articolo, daremo uno sguardo più approfondito a questi due titoli, fornendovi maggiori dettagli sulle loro attività e sul loro potenziale, sulla base dei dati di InvestingPro.
1. Plug Power
Plug Power è un pioniere nel settore delle celle a idrogeno. L’azienda ha distribuito un record di 60.000 sistemi a celle a combustibile per il mercato della mobilità elettrica, è uno dei maggiori acquirenti di idrogeno al mondo e gestisce una rete di rifornimento di idrogeno leader in Nord America, con oltre 180 stazioni di rifornimento.
L’azienda gestisce una rete end-to-end di idrogeno verde per produrre, stoccare e consegnare il carburante in Nord America e in Europa. L’azienda prevede di produrre 2.000 tonnellate di idrogeno verde al giorno entro il 2030. La strategia di Plug Power di costruire il primo ecosistema completo di idrogeno verde al mondo posiziona l’azienda come potenziale leader.
In termini di parametri finanziari, secondo i dati disponibili su InvestingPro, la società ha registrato una forte crescita dei ricavi negli ultimi tre anni:
Fonte: InvestingPro
D’altra parte, non è ancora redditizia, come dimostra l’ultimo report pubblicato il 9 agosto, che ha rivelato una perdita per azione di 0,35 dollari.
Source: InvestingPro
Per quanto riguarda i prossimi risultati, attesi per giovedì dopo la chiusura del mercato, il consenso prevede una perdita per azione ridotta a 0,3 dollari.
Fonte: InvestingPro
Per quanto riguarda gli obiettivi degli analisti, il target medio a 12 mesi è di 14,64 dollari, il che implica un potenziale di rialzo di oltre il 107% rispetto al prezzo attuale dell’azione.
Fonte: InvestingPro
I modelli di InvestingPro basati sulle metriche finanziarie sono invece più conservativi. Infatti, il Fair Value di InvestingPro, che in questo caso sintetizza 6 modelli rilevanti, si attesta a 6,5 dollari, appena l’8% in più del prezzo attuale.
2. Bloom Energy
Bloom Energy ha sviluppato il Bloom Energy Server, una piattaforma di generazione di energia elettrica. Ha inoltre creato il Bloom Electrolyzer, che utilizza la stessa tecnologia a ossidi solidi del Bloom Energy Server e produce idrogeno pulito con un’efficienza superiore del 15-45% rispetto alle altre soluzioni disponibili.
Bloom Energy ritiene che l’elettrolizzatore Bloom rappresenti un’importante svolta per l’idrogeno e vorrebbe mettere questa tecnologia a disposizione di industrie pesanti come quella siderurgica, chimica, del cemento e del vetro per consentire loro di decarbonizzarsi. Inoltre, gli elettrolizzatori possono essere collegati all’energia solare ed eolica per produrre idrogeno verde, che può essere immagazzinato ed eventualmente riconvertito in elettricità per un uso successivo.
Per quanto riguarda l’andamento dei ricavi, la tendenza degli ultimi anni è stata ampiamente positiva, come si può vedere nel grafico sottostante di InvestingPro:
Fonte: InvestingPro
D’altra parte, come nel caso di PlugPower, la redditività non si è ancora concretizzata, come dimostrano gli ultimi risultati finanziari pubblicati:
Fonte: InvestingPro
In tutto ciò, gli analisti prevedono un netto miglioramento nei prossimi risultati, che dovrebbero portare l’azienda vicino al pareggio.
Fonte: InvestingPro
La mancanza di redditività non impedisce tuttavia agli analisti di essere ottimisti sul titolo. Secondo InvestingPro, infatti, l’obiettivo medio dei 22 analisti che seguono il titolo è di 22,59 dollari, più del doppio del prezzo attuale.
Fonte: InvestingPro
Tuttavia, va notato che il Fair Value di InvestingPro di Bloom Energy, che sintetizza 12 modelli finanziari, è molto più conservativo. Si attesta a 10,64 dollari, appena il 6,2% in più del prezzo attuale.
Conclusione
Investire in titoli dell’idrogeno, soprattutto se si tratta di operatori puri, è chiaramente una scommessa speculativa. Tuttavia, la determinazione del governo statunitense a sviluppare questa fonte di energia ci dà buone ragioni per sperare che la scommessa venga ripagata.
E dato che PlugPower e Bloom Energy sono gli unici due "pure player" selezionati dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per il progetto pilota volto ad accelerare lo sviluppo di questa fonte energetica, gli investitori interessati a questa opportunità farebbero bene a tenere questi titoli nel loro radar.
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Disclaimer: Questo articolo è stato scritto solo a scopo informativo; non costituisce una sollecitazione, un’offerta, un consiglio, una consulenza o una raccomandazione a investire e non è quindi inteso a incentivare in alcun modo l’acquisto di attività. Vorrei ricordarvi che qualsiasi tipo di attività viene valutata da più punti di vista ed è altamente rischiosa; pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il rischio associato restano a carico dell’investitore.