Ieri, il cambio valutario EUR/USD è salito sopra il massimo di settembre, riportando le quotazioni ai suoi livelli migliori dalla primavera del 2018. A prima vista è un breakout tecnicamente valido. Sarà importante che il prezzo rimanga al di sopra di 1.20 per non trasformarsi in un falso breakout.
Potrebbe essere necessario un piccolo pullback prima di un’altra spinta al rialzo, ma finché non si tratta di una pressione apertamente ribassista, continueremo a seguire la dinamica in corso.
Nel caso in cui il breakout regga, i prossimi livelli importanti sono individuabili in area 1.2150-1.22.
Dando inoltre uno sguardo anche al posizionamento Retail, possiamo notare come la maggioranza dei piccoli investitori si siano già posizionati short da tempo in un mercato Bullish.
Tale dinamica può rafforzare la view rialzista, con un potenziale allungo “caccia stop” sui livelli prima indicati.
Un ritorno invece al di sotto di 1.20 con pressione, sarà motivo di preoccupazione per i compratori di Euro. Un fattore potenzialmente ribassista di cui alcuni partecipanti al mercato è il posizionamento estremo nel mercato dei futures. Il posizionamento dei grandi speculatori (hedge fund, CTA, ecc.) mostra un mercato piuttosto lungo. Nel complesso, il posizionamento è un potenziale segno di un mercato saturo, ma non necessariamente indicativo di un’immediata inversine. Potremmo continuare a vedere ulteriori rialzi prima che un mercato dei futures fortemente lungo si trasformi in carburante per la vendita.
Oggi in diretta analizziamo scenari e grafici di indici quali: Ftse Mib, Dax, Eurostoxx, Nasdaq e S&P 500 oltre a petrolio, oro, EUR/USD, BITCOIN e titoli azionari.