In Eurozona, i prezzi alla produzione sono aumentate del +0,4% su mese, secondo i dati di Eurostat, l'ente di statistica dell'Unione europea, la crescita dei prezzi su base annua ha mostrato una ulteriore accelerazione portandosi al più 4 per cento, dal più 3,6 per cento di luglio.
Attualmente, oltre ai tassi di interesse a zero e che conta di mantenere tali a lungo, la BCE sta conducendo la fase conclusiva del suo programma di acquisti di titoli di Stato dei Paesi dell'area euro, anche italiani (ha accumulato 356,4 miliardi su 2.115 miliardi di titoli pubblici di tutto il Quantitative easing).
Il programma dovrebbe concludersi a fine 2018, posto che i dati macroeconomici si sviluppino in linea con le attese.
Le Borse europee avviano la seduta odierna di scambi in territorio positivo, gli indici europei segnano incrementi che oscillano tra +0,15% di Parigi e +0,37% di Francoforte, nel mezzo Amsterdam (+0,15%), Londra (+0,17%) e Bruxelles (+0,31%).
A Piazza Affari, l'indice Ftse Mib è a 20.540 punti (+0,70%) e l'FTSE Italia All Share a 22.773 (+0,64%).
A spingere l'acceleratore è il calo dello spread che in mattinata scende a 277 punti (il rendimento è al 3,11%) lanciando i titoli bancari al vertice del listino.
A guidare il principale listino milanese sono Ubi (MI:UBI) (+4,68%), Banco Bpm (MI:PMII) (+3,14%), Bper (MI:EMII) (+2,57%) e Unicredit (MI:CRDI) (+2,34%).
L'evacuazione di due piattaforme in Messico a causa di un uragano in arrivo spinge al rialzo le quotazioni del greggio.
Alle 11,30 italiane il Brent guadagna 1,10% a 79,01 dollari al barile, mentre il derivato USA balza dell'1,75% a 71,02.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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