L'euro è pronto a registrare il suo peggior calo settimanale in 19 mesi dopo l'ultima dichiarazione della Banca centrale europea, registrando il suo maggior calo giornaliero contro il dollaro in due anni, spingendosi poi stamane fino a un minimo 1,1544.
La BCE ha comunicato che un rialzo dei tassi non avverrà prima della fine dell'estate dell'anno prossimo.
Buona parte del mercato fino alla vigilia del meeting riteneva possibile un primo intervento già nel secondo trimestre del 2019.
Il tasso sul rifinanziamento principale rimarrà quindi fermo a lungo a zero, quello sui depositi overnight a -0,40%, quello sui prestiti overnight a 0,25%.
In Asia, il Nikkei 225 giapponese ha chiuso lo 0,5% in rialzo a 22.851,75, mentre il Kospi della Corea del Sud ha perso lo 0,8% a 2.404.04. L'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0.1 percento a 30.404.27, invece lo Shanghai Composite cinese è sceso dello 0.7 percento a 3.022.47 lo S&P/ASX 200 australiano è salito dell'1,3 percento a 6.094,00.
Oggi, la Bank of Japan concluderà la sua sessione politica di 2 giorni.
L'ultima indagine degli economisti e degli analisti suggerisce che ci saranno poche sorprese, con la BOJ che probabilmente manterrà i tassi di interesse e il QE ai livelli attuali.
La coppia USD/JPY è scambiata a 110,48 yen, in calo dello 0,17%.
A Wall Street, le azioni statunitensi sono finite per lo più in rialzo a giovedì.
L'indice S&P 500 è salito di 6,86 punti, ovvero lo 0,2 percento, a 2.782,49, mentre il Dow Jones è scivolata del 25,89, o 0,1 per cento, a 25,175,31, il composito del Nasdaq era salito al 65,34, o 0,8 per cento, a 7.761,04, un record.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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