Oggi l'euro-dollaro è salito al massimo di dieci giorni, dopo che alcuni esponenti della BCE hanno affermato che la fine del Qe entro il 2018 è plausibile e che l'inflazione sta raggiungendo l'obiettivo di riferimento.
Queste dichiarazioni hanno spinto al rialzo la divisa unica che attorno alle 10,30 è salita dello 0,4%, al massimo di dieci giorni di 1,1760.
Il capo economista Peter Praet ha parlato di segnali che sempre più supportano la visione della BCE di una risalita dell'inflazione della zona euro verso il target, aggiungendo che già nel meeting della prossima settimana verrà avviata la discussione formale sulle modalità e i tempi di chiusura del Qe.
Le dichiarazioni di Praet giungono dopo quelle di Giuseppe Conte ieri al Senato.
Se da un lato il premier ha rassicurato che l'uscita dall'euro non è nella sua agenda, il piano di tagli alle tasse e maggiore spesa per il welfare hanno fatto lievitare i tassi della carta italiana, minando la fiducia degli investitori.
In Europa, il FTSE 100 di Londra è salito dello 0,2 percento a 7.706,16 punti, mentre il CAC 40 francese è salito di 5 punti a 5,465,64, il DAX tedesco ha perso 3,6 punti a 12.781,79.
A Wall Street, il Dow Jones è aumentato dello 0,3 percento, mentre l'indice S&P 500 ha guadagnato lo 0,1 percento.
In Asia, il Nikkei 225 di Tokyo è salito dello 0,4 percento a 22,625.73, mentre lo S&P/ASX 200 di Sydney ha guadagnato lo 0,5 percento a 6.025,10, l'Hang Seng di Hong Kong è aumentato dello 0,4 percento a 31.222,77.
L'indice Shanghai Composite ha aggiunto 1 punto a 3,115,18, il BSE Sensex 30 dell'India è salito dello 0,6 percento a 35.113,28.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
FIBO Group