ExxonMobil (NYSE:XOM), importante membro dello United States Oil Fund (NYSE:USO), l’8 dicembre ha annunciato che espanderà il suo programma di riacquisto azioni a 50 miliardi di dollari nei prossimi tre anni.
La decisione arriva mentre l’industria statunitense del petrolio e del gas sta vedendo un aumento dei profitti, grazie ai prezzi in salita degli energetici, malgrado le critiche mosse il 28 ottobre dal Presidente Joe Biden, secondo cui i profitti non dovrebbero essere usati per dividendi o riacquisti di azioni mentre “infuria la guerra”. È da giugno che Biden rimprovera il settore per i profitti in un contesto di inflazione alta.
Malgrado queste reazioni negative, ExxonMobil resta focalizzata sul restituire profitto agli azionisti tramite i riacquisti di azioni e questo ha contribuito alla forte performance della compagnia sul mercato quest’anno, con le azioni schizzate di oltre il 77% anche se l’indice S&P 500 è sceso.
Oltre ai riacquisti di azioni, ExxonMobil aumenterà le spese per i progetti energetici e le iniziative a bassa emissione di carbonio nei prossimi anni.
Tuttavia, il fondo USO, che comprende ExxonMobil, è stato volatile e potrebbe non essere un’opzione adatta agli investitori retail che cercano ritorni costanti a basso rischio. I titoli energetici o gli ETF settoriali più generici potrebbero essere opzioni migliori.
I prezzi del petrolio globali di recente sono crollati di oltre il 20%, per il peggioramento delle prospettive per i consumi di petrolio. Il calo è in linea con la flessione ciclica del mercato petrolifero e il potenziale inizio di un rallentamento o di una recessione del ciclo aziendale.
I prezzi del petrolio alti ed il rallentamento dell’economia hanno causato una riduzione dei consumi. Inizialmente, l’impatto di questo calo è stato eclissato dai timori per il price cap sulle esportazioni russe di greggio e prodotti raffinati.
Tuttavia, una volta diventato chiaro che il price cap sarebbe stato introdotto ad un livello relativamente alto, con un approccio rilassato per quanto riguarda l’applicazione, il peggioramento dei consumi è venuto fuori, comportando un brusco calo dei prezzi.
Inoltre, gli hedge fund ed altri gestori hanno ridotto le posizioni sui contratti di future ed opzioni legati al petrolio, soprattutto il Brent, contribuendo ulteriormente al calo del prezzo.
La situazione attuale somiglia alla flessione del mercato petrolifero del 2014. Tuttavia, il recente ribasso sta avvenendo nel contesto di una recessione globale e i fattori alla base sono più complessi e vari.
Il 6 ottobre, avevo presentato un’ipotesi bullish su XOM. Avendo attualizzato l’obiettivo, ora presento i parametri di rischio per un’ipotesi bearish.
Notiamo che ExxonMobil non è riuscito a mantenere i guadagni dopo l’annuncio dell’8 dicembre, anche se il mercato è salito. Il petrolio è sceso quel giorno, malgrado la Cina abbia allentato la politica zero-COVID. L’idea sul mercato era che i trader stessero perdendo fiducia nella materia prima.
Il prezzo ha sviluppato una flag ascendente dopo aver toccato il massimo. L’apice della flag è una mossa di ritorno che ne conferma la linea del collo. Venerdì, l’apice della flag/della linea del collo ha resistito al prezzo per la terza volta.
L’altezza dell’apice implica una mossa di 7 dollari dal punto di breakout di 107 dollari, con un obiettivo di 100 dollari, suggerendo il completamento della flag con un breakout al ribasso.
Il flagpole è quello che i tecnici usano come obiettivo, in quanto le stesse parti interessate dovrebbero replicare la mossa al ribasso su un breakout, implicando un tonfo di 9 dollari dal punto di breakout intorno a 95 dollari.
Notiamo come l’attuale resistenza sia la DMA su 50 e l’obiettivo implicito la DMA su 200, con la DMA su 100 a supportare la flag.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare che il prezzo scenda sotto la DMA su 100 e poi ritesti la resistenza della flag.
I trader moderati venderebbero su un rally dalla DMA su 100.
I trader aggressivi potrebbero vendere ora, ammesso che accettino il rischio maggiore proporzionato alla maggiore ricompensa di agire prima del resto del mercato, che attende invece la conferma.
Esempio di trade - posizione short aggressiva
- Entrata: 110 dollari
- Stop-Loss: 115 dollari
- Rischio: 5 dollari
- Obiettivo: 95 dollari
- Ricompensa: 15 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3
Nota: L’autore non possiede nessuno degli asset menzionati nell’articolo.