FOREX
ll dollaro si mantiene vicino al minimo delle ultime sette settimane contro un basket di valute, con il placarsi delle tensioni relative alle relazioni commerciali Usa-Cina che riduce l’appeal della valuta Usa come bene rifugio.
La sterlina scivola invece rispetto ai massimi da due mesi, sulla cautela degli investitori riguardo al possibile raggiungimento di un accordo sulla Brexit al vertice informale dei capi di Stato e di Governo dell’Unione europea in corso a Salisburgo.
Il clima di maggior propensione al rischio sui mercati valutari si deve anche alle contromosse adottate dalla Cina nei confronti degli Usa sul fronte commerciale, rivelatesi più morbide delle attese e alla successiva risposta di Washington.
Al momento infatti i nuovi dazi Usa sui beni cinesi sono fissati al 10% e saliranno al 25% entro la fine dell’anno, invece che essere introdotti direttamente al 25%.
NZD/USD
NZD/USD procede al rialzo come da previsioni, quasi raggiunto il target 1 a 0.6675. Il target successivo a 0.6692 – target 4 annuale del Target Geometry – potrebbe essere realizzato a breve per il completamento del pull-back dei minimi di luglio con un RSI confluente al di sopra dei 50 fino al time frame giornaliero ed un rapporto di forza tra le valute nettamente in favore del dollaro neozelandese.
Il comportamento degli investitori in area 0.6700 sarà fondamentale per aggiornare l’analisi sugli sviluppi successivi. Il break-out aprirebbe la strada per ulteriori guadagni mentre un rifiuto di livelli superiori potrebbe determinare la ripresa del trend primario.
GBP/USD
Il Cable riparte immediatamente dopo aver disegnato una base nella sessione di ieri. Il prezzo sta attaccando di nuovo la soglia psicologica 1.3200 con l’RSI confluente al di sopra dei 50 fino al timeframe giornaliero, il prezzo al di sopra dei massimi settimanali e mensili precedenti e del livello short annuale. Con le statistiche relative ai medesimi periodi in favore della continuazione, la confluenza percentuale bullish fino al livello mensile e l’indice del dollaro USA ancora in flessione, l’area di target rimane confermata tra 1.3275 e 1.3300.
Indice del Dollaro
L’Indice del dollaro ha disegnato un pattern testa e spalle con la relativa neck line in confluenza con il livello long annuale del Target Geometry a 94.08: la flessione di oggi aumenta le probabilità di vedere il mercato registrare la prima chiusura al di sotto della soglia di supporto con la possibilità di un’accelerazione in direzione dei minimi di luglio in area 93.40.
EUR/USD
…di conseguenza l’EUR/USD registra un nuovo tentativo di invalidazione del livello short annuale del Target Geometry. Con un EUR al 71% long contro un USD al 100% long, se non assisteremo rapidamente ad un rimbalzo del biglietto verde, la coppia potrebbe proseguire al rialzo in direzione di area 1.1740 – solida resistenza dal mese di luglio – e poi del livello tondo 1.1800 nel brevissimo periodo.
Per il momento tuttavia un deciso break-out di area 1.1800 seguito da una continuazione non sembra altamente probabile in ragione della dinamica dello spread tra i titoli governativi USA/Germania.