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FTSE-MIB: possibile disfatta “alle porte” con target 16.000

Pubblicato 08.03.2022, 08:17
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Innanzitutto, oggi 8 marzo e festa della Donna, vorrei inviare un mazzo di fiori virtuale e un grande abbraccio a tutte loro.

Tornando a noi, vorrei iniziare questo lungo articolo con delle considerazioni, non tanto riguardanti direttamente i mercati, ma relative a noi stessi, a quell’ “Ognuno di Noi” assetato di potere e successo, anche se spesso ridotto ad essere considerato solo e semplicemente un numero (che abbia successo o meno).

Avrei potuto, o potrei, avviare il discorso parlando di cosa sta succedendo in Ucraina (ma quando si parla di una guerra (sempre orribile) ergersi a giudice della verità e della ragione è impossibile, e sarebbe assolutamente inappropriato. Tutti vogliono un colpevole, ma il colpevole chi è? La Russia che invade o gli USA che minacciano? Quanto può essere devastante la risposta di chi si sente minacciato o quanto pazzo potrebbe essere chi invade senza esserlo?

Io, come sempre, non ho le risposte a questi quesiti ma, quale amante della “filosofia” penso che la storia ci abbia insegnato, grazie alle testimonianze dei nostri nonni e/o genitori, quanto mostruosa e atroce una guerra possa essere. Il problema è che quei racconti sono stati tramandati invano (e non c’era bisogno di una guerra per accorgersene). E allora non è che magari i colpevoli siamo proprio tutti noi, “quell’Ognuno di Noi”?

Ovviamente la sete di potere è insita nel genere umano e risale alle nostre origini; ma poi gli antichi Greci “coniarono” una parola che avrebbe dovuto mettere, se non fine, almeno un grande freno a questo: la democrazia.

Ma da 45 anni a questa parte, purtroppo, invece di godere del periodo di pace e di benessere più duraturo dalla storia dei tempi (quasi un secolo), abbiamo stravolto tutto ciò che c’era da stravolgere insegnando tutto quello che forse da insegnare non era (ma recuperare è sfortunatamente inimmaginabile). E quindi quale democrazia? Abbiamo concesso sempre più potere nelle mani di pochi (dai centri commerciali alle multinazionali che interagiscono con Comuni e Governi) ed abbiamo privatizzato, colonizzando, in nome della riduzione dei costi dello Stato e di una maggiore efficienza di gestione!! Abbiamo privatizzato tutto (compreso sanità, aeroporti ed autostrade) mettendo il Profitto ad illuminare il nostro cammino!! E quell’Ognuno di Noi, chi assorto nella propria quotidianità e chi dai propri sogni di potere, è stato al gioco (o il gioco non l’ha ben compreso). E allora di cosa ci scandalizziamo?

Ma quel che davvero ancora mancava, sembrava ormai defunto dall’Aprile 2021, è il ritorno in auge del trio Agnelli, Pérez, Laporta che in attesa del verdetto della Corte di Giustizia UE hanno rilanciato il progetto Superlega. Ma perché avremmo bisogno di questa brillante innovazione? Qui non ho dubbi e la mia risposta è secca e decisa: per la sete di potere e di profitto desiderosa di conquistare più Numeri-Adepti possibili nel futuro gioco del calcio e nella sua Popolazione!!

Secondo le loro tesi l’UEFA (in questo caso potremmo paragonarla ad un ipotetico Governo EU qualora, per esempio, detenesse il 100% della rete autostradale) è in una situazione di monopolio. Io credo invece si possa definire, con tutti i suoi difetti, un’ Istituzione che garantisce che il Lecco, il Gubbio o il Potenza (anche se magari fra 100 anni) un giorno possano accedere alla Champions League secondo meriti sportivi e non di presunto potere-prestigio sportivo (al di là delle capacità economiche della proprietà). Come il Governo EU, con plurarità di partiti, potrebbe garantire, volendo, una perfetta manutenzione e pedaggi equi o gratuiti non dovendo sottomettersi a leggi di bilancio (al contrario dei privati).

Il Presidente madridista ha definito la Superlega un progetto di libertà. Una libertà tale che come Socio Fondatore gli darebbe il diritto di ricevere vantaggi economici anche se il Real Madrid non la giocasse!! Con questo criterio però, applicato alla vita di tutti i giorni, non torniamo forse ed invece al concetto di totalitarismo; nazista, fascista o sovietico che sia? Un partito unico (newco) ad indottrinare e gestire la popolazione calcistica, un leader (Presidente), una ristretta oligarchia di vertice (soci fondatori) con l’inesistenza di limiti al potere centrale e, chissà, con “repressione” per eventuali futuri dissidenti. Ciò detto, non mi spaventa certo un calcio diverso, ma sono le idee ed i pensieri degli uomini che vogliono guidarci a farlo.

E se l’UEFA uscirà “perdente” dal processo, allora questo potrà valere per tutte: la AFC (Asia), la CAF (Africa), la CONCACAF (Nord e Centro America), la CONMEBOL (Sud America), la OFC (Oceania), e perché no, anche la FIFA. E che faremo? Perché non giocare un Mondiale all’anno con 8 squadre? Con questo criterio, a che serve guardare un Togo-Francia, Sud Africa-Slovenia o Iran-Angola? Non basterebbero forse solo le prestigiose Italia, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Argentina, Brasile e Uruguay per vedere partite appassionanti e per accaparrarsi la maggior parte degli introiti? Ma questo presumo non possa mai accadere. Per quale motivo? Perché nessuno (o casi rarissimi) tiferebbe mai per un’altra Nazione, mentre un Iraniano potrebbe tifare Manchester United o un Italiano per il Paris Saint Germain.

Tornando invece a quanto sta accadendo in Ucraina i veri drammatici pericoli potrebbero essere due:
1) Putin, molto probabilmente, non si dichiarerà mai perdente. Di conseguenza, perdurando la situazione di guerra e messo alle strette, potrebbe davvero contro-reagire in modo totalmente insensato provocando quello che nessuno di noi auspicherebbe
2) Accadesse il punto A (seppur sarebbe pura follia), in situazioni di difficoltà possono accadere due cose: o un gruppo si consolida o si sfascia. Pensando all’Unione Europea, non avendo mai lavorato per creare uno spirito comune (non solo nel senso dei popoli), mi auguro si riesca a rimanere davvero uniti nell’affrontare la situazione

Prima di passare ai mercati, un’ ultima annotazione: l’Italia è il maggior Paese in Europa dipendente dal Gas Naturale con una quota del 42,5%; ovvero quanto Germania (26%) e Francia (17%) messe assieme.

La rottura al ribasso dei 25000 punti ha dato una spinta notevole che ha proiettato i corsi ben al di sotto dell’importantissimo supporto statico situato a 23800 facendoli precipitare fino ai 21060 punti, minimo di ieri (-18% in 5 sedute). Quindi, il ritorno al “sereno” si concretizzerà quantomeno ad un ritorno sopra i 23800. Per ora rimane valido il target in area 16000 ma, seppur oggi è ancora troppo presto per dirlo, non sono da escludere debacle notevoli del nostro indice principale che lo possano riportare in area 12500 (triplo minimo). Ora attenzione ad eventuale pull-back in area 23800

OPERATIVITA’

FTSE-MIB - La rottura al ribasso di area 25000 ci ha fatto triplicare la posizione portando il pmc a 22500 (+ 1,5% circa) – ETCx3 pmc 1.95 (meno 33% circa, per “effetto temporale”)

PRYSMIAN (MI:PRY) - Short con 3 posizioni e pmc a 23.50 (meno 23% circa)

NASDAQ - Short con 2 posizioni e pmc a 12400 (ora -9% circa) – ETCx3 pmc 71.00 (meno 40% circa, per “effetto temporale”)

GOLD - Long con 1 posizione al prezzo di 1740 (ora +15% circa) – ETCx3 prezzo di 27.90 (+49% circa)

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Ultimi commenti

Salve, Venegoni che succede? Non riesco proprio a capire. Ci dice qualcosa??
È credibile questa sua valutazione sull'indice di borsa...??? È vero che c'è bisogno di uno storno però.... Grazie
Onestamente se la valutazione, o se vogliamo il target dei 16000 punti del MIB, sia credibile o meno non posso essere io a dirlo. Ce lo dira' il mercato. Personalmente penso che la stragrande maggioranaza dei titoli sia ancora abbastanza sovravvalutata (parlando di fondamentali). Poi, ovviamemente, rimane una valutazione personalissima e opinabilissima, quindi anche non condivisibile, Saluto
AGGIORNAMENTO OPERATIVITA': Il ritorno del MIB sopra i 23800 ed il "pesante" storno dell'ORO partito dai max storici (2072) dell' 8 Marzo fanno propendere per il "non correre rischi". Pertanto si e' provveduto a chiudere l'intera posizione al prezzo di 1940 (+11,5% circa) -  ETCx3 a 38.30 (+37% circa). Per l'indice principale meneghino non sono da escludere allunghi in area 25000, se non addirittura 27000. Pertanto anche in questo caso si e' provveduto a chiudere lo short MIB (SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per l'ammontare della terza entrata che era maggiorata del 30%). Rimangono in eesere le altre 2.
Grazie. Personalmente non ci capisco più nulla, questi fattori avrebbero dovuto affossare le borse invece potremmo tornare sui massimi. Le interpretazioni hanno varie sfaccettature ma questa non è più finanza è pura speculazione.
Salve, sempre grazie. Certo a vedere gli ultimi due giorni stento a credere ancora nella discesa.
È un piacere leggerla, grazie.
Grazie. Un salutone e abbraccio
L'unica cosa sensata sono gli auguri alle donne
la russia con un pil inferiore a quello della spagna è alle strette economicamente e sarà costretta alla pace. con tali premesse non credo che cio possa influire alla economia mondiale,  in quanto l'occidende ed usa sono i più grandi consumatori del pianeta e questo la  cina lo sa
La Russia non è alle strette come vogliono far credere i mainstreem, perché sono i maggiori detentori di oro del mondo. in questi ultimi anni hanno fatto incetta in modo quasi convulsivo.
Ha ragione, è il mercato la causa di tutto. A parte il fatto che non capisco perchè lei ci lavori, dentro il mercato, è evidente che la salvezza sarebbe il ritorno al collettivismo, che tanto bene ha fatto all'umanità.
Iginio buonasera. Colgo l'ironia relativa al collettivismo che lascerei certamente ai tempi che furono. Preciso solo che io non sono contro il mercato, di cui ne faccio parte da circa 30 anni, ma sono contro ad un certo tipo di mercato. Megastore e Multinazionali non mi sembra abbiano portato qualcosa di buono negli ultimi 30 anni. Prima non esistevano ma il mercato funzionava comunque ed il tasso di benessere era certamente piu’ alto. Ma ormai il loro potere e' talmente ampio che e' inimmaginabile poterlo cambiare. Ma la domanda da farsi sarebbe: perche’ si e’ voluti arrivare alla globalizzazione?
Concludo con un’idea: considerando che l’attuale rete autostradale italiana e’ gia’ stata ampiamente pagata dai contribuenti, se quella stessa rete tornasse pubblica con pedaggi gratuiti, dimezzati o ad abbonamento e per le nuove infrastrutture importanti (vedi ponti, gallerie etc…) ci si affidasse ai privati o 50-50%? Infine. Le sembra normale che il nostro Sistema Sanitario Nazionale abbia dei tempi di attesa abissali e i costi per delle operazioni chirurgiche private siano inaccessibili ai piu’? In questo caso la mia domanda e’: non e’ che l’inadempienza pubblica “fa da serva” a quella privata? Saluto
Cambia spacciatore
Grande, come sempre!
Grazie Salvatore. Un grande saluto ed abbraccio
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