FX REPORT: inversione di tendenza sulle majors

Venerdì 27 Luglio 2012 08:38
Serviva una scossa ai mercati, e chi meglio di Mario Draghi, l'unico ad avere "qualche cartuccia da sparare" poteva frenare (ma per quanto?) l'onadata speculativa abbattutasi su Spagna e Italia? Una bella boccata di ossigeno, quindi, anche se la sensazione è che se alle parole non seguiranno i fatti avremo fatto solo l'ennesimo favore a chi approfitterà di prezzi più elevati per ricominciare a vendere allo scoperto con maggiori margini di profitto.

Detto questo non si può negare il forte movimento direzionale che da ieri ha interessato un pò tutti i mercati finanziari, con le principali valute, in particolare, oggetto di una frenetica attività di "CLOSE SHORT & REVERSE LONG" con conseguente strappo dei prezzi data la poca liquidità notoriamente esistente sul mercato nei periodi estivi. Si spiegano così le oltre due figure di accelerazione sul cambio EURUSD, seguito a ruota dalla spledida performance messa a segno dal dollaro australiano giunto in poche ore nuovamente in prossimità di una importamte resistenza tecnica. Passiamo quindi ad analizzare i principali cross valutari valutandone un potenziale posizionamento conseguente alle vicende di cui sopra.
EUR/USD - posizione LONG da tenuta area 1.20 o da breakout resistenza dinamica > 1.2190

Commento tecnico: i due grafici dell'euro, su dinamica daily e 4 ore, sintetizzano al meglio la configurazione tecnica della valuta nostrana contro dollaro; dopo il test di area 1.20 (primo potenziale punto di ingresso long...), nonchè base inferiore del canale laterale ribassista in essere da inizio anno e supporto psicologico/storico di grande valenza, l'euro ha intrapreso un deciso recupero che lo ha portato a superare senza grandi problemi la prima resistenza dinamica in area 1.2190 (secondo potenziale punto di ingresso long...).
Premesso che, dato il notevole ipercomprato non escluderemmo nelle prossime ore un leggero arretramento che magari potrebbe fermarsi in area 1.2150 (pullback rialzista...), appare comunque evidente che il prossimo target rialzista sarà in area 1.2350 (resistenza dinamica di medio termine) e successivamente 1.2900 (base superiore del citato canale laterale/ribassista di lungo termine).
Da notare anche la divergenza rialzista su dinamica daily che, come spesso accade, ha "anticipato" questa accelerazione rialzista...
AUD/USD - posizione LONG da breakout resistenza dinamica > 1.0250 o da pullback rialzista a 1.0175

Commento tecnico: l'aussie sarebbe a livello didattico il cosiddetto "grafico da manuale"! C'è un pò di tutto, a partire da un divergenza rialzista quasi perfetta, per proseguire con un breakout rialzista seguito a sua volta da quello che per molti è il vero punto di ingresso dopo un breakout, ossia il successivo "pullback". Operativamente i punti di ingresso long sarebbero stati due anche in questo caso, ossia la rottura della prima resistenza ribassista in area 1.0250 o, ancora meglio, sul pullback a 1.0175 punti.
Al momento, come evidenziato, si sta formando un doppio massimo di breve che, unito alla logica fase di ipercomprato di breve, potrebbe portare ad una fase correttiva magari utile per rientrare a chi è rimasto fuori da questa tendenza rialzista.
GBP/USD - tradare il trading range - intervenire in posizione di lungo solo su breakout area 1.5725 (LONG) o 1.5425 (SHORT)

Commento tecnico: il cable vive di riflesso l'andamento dell'eurozona e, coerentemente, si muove in un trading range ben definito dal wedge rappresentato sul grafico. Anche in questo caso una divergenza rialzista aveva anticipato lo spunto direzionale di ieri, che si è fermato "perfettamente" in prossimità della resistenza dinamica (nonchè limite superiore del wedge...) in area 1.5720. A questo punto, sino a quando questo livello non verrà violato (e siamo al terzo tentativo fallito...) la migliore operatività continuerà ad essere quella di vendere sulla resistenza e comprare sul supporto, l'ideale per il trading.
Interrompere questa strategia con immediato stop & reverse in caso di chiusura oraria superiore a 1.5750 punti (resistenza) o inferiore ad area 1.5420 (supporto).
Un rapido sguardo, infine al cambio NZDJPY, sintesi perfetta dell'umore degli operatori in quanto lo YEN è notoriamente una valuta rifugio (si apprezza quando i mercati azionari scendono), mentre il dollaro neozelandese è una "commodity currencies" decisamente sensibile all'andamento della produttività industriale e al consumo di materie prime (si apprezza quando i mercati azionari salgono).
NZD/JPY


Commento tecnico: il cambio NZDJPY sembra aver ripreso tono, e questa sarebbe una ulteriore buona notizia per i mercati azioanri, ma appare opportuno evidenziare che fino a quando i recenti massimi in area 64.50 non saranno violati il movimento attuale andrà classificato come un semplice rimbalzo. Operativamente un BUY LONG ci starebbe tutto, con primo target in area 64.50 (dimezzare la posizioone...) ed eventuale stop loss sotto area 62.50. Ancora una volta un ottimo rapporto rischio/rendimento.
In conclusione, il mercato valutario sconta positivamente l'intervento di Draghi, ma siamo solo all'inizio di una potenziale inversione di medio-lungo termine che dovrà fare i conti con l'esiguità di operatori in questa calda estate. Il trading mordi e fuggi appare - per ora - sempre la migliore strategia e, come avrete potuto notare seguendo le nostre ultime segnalazioni su GOLD, SILVER, DAX FUTURE, le opportunità per portare a casa buoni profitti con rischio limitato - soprattutto sulle valute - non mancano...
Se poi consideriamo che il Forex lavora H24 ed è pienamente LONG/SHORT, viene da domandarsi perchè continuamo ad operare anche su altri mercati...
Pietro Paciello
Ufficio Studi Uptrend Advisory
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