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Il ruolo del nostro Paese come hub del gas europeo si inserisce nel primo piano di investimento della regione Corridoio Sud-Nord. È stato presentato oggi dagli 8 operatori delle reti di trasporto di Italia, Germania, Francia e Svizzera nell’ambito del programma decennale di sviluppo delle reti dell’associazione dei Tso (transmission system operator) europei EntsoG (European Network of Transmission System Operators for Gas). Il piano, che sarà messo in atto nel periodo 2012-2021, premette che la regione svolge già oggi una funzione fondamentale nel mercato del gas europeo.
A livello europeo il gas naturale rappresenta il 24% del mix energetico e partecipa a un quinto della produzione elettrica. La domanda di gas è cresciuta negli ultimi 10 anni del 35%. In questo contesto si inserisce Snam Rete Gas che è il primo operatore nel trasporto e nel dispacciamento del gas naturale in Italia. Snam è inoltre l’unico operatore che svolge il servizio di rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL). Il sistema di trasporto del gas ha un’estensione complessiva di oltre 33.000 chilometri, il 94% è di proprietà di Snam e utilizza dieci centrali per regolare la pressione nella rete.
Dopo aver recepito la direttiva dell’europarlamento sull’unboundling (disaggregazione della proprietà per produzione e trasmissione) tramite Decreto Ministeriale del 25 maggio 2012, il parlamento italiano ha fatto si che avvenisse lo scorporo da Eni di Snam Rete Gas a beneficio di Cdp (Cassa Depositi e Prestiti).
Il gestore della rete di distribuzione, come preannunciato, sta avviando le attività per gestire il business in completa autonomia dalla ormai ex controllante Eni. In questa direzione il Consiglio di Amministrazione di Snam ha approvato ieri l’emissione di un bond (obbligazioni). L’emissione di 8 miliardi di euro, ha come target gli investitori istituzionali europei e verrà suddivisa in una o più tranches entro il 4 giungo 2013.
Questa notizia è positiva per l’azienda perché dimostra con quanta celerità il management si stia muovendo per ripagare il debito nei confronti di Eni. Gli analisti attendevano questo tipo di informazioni perciò il titolo non dovrebbe subire particolari scossoni nel breve termine. Per il medio e lungo termine confermiamo il giudizio positivo con target 4 e consiglio ADD.
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