Abbiamo assistito al top relativo di periodo realizzato il 29 gennaio a quota 3,65 da parte dei prezzi del Future Gas Naturale ( CFD ).
Ora i valori sono nuovamente tornati nell’area di supporto a 2,50, la violenta pressione ribassista ha innescato forti realizzi da parte degli operatori.
La retromarcia del future, ha sollevato delle riflessioni sulla brusca discesa dei prezzi. I pensieri, sono stati rivolti alle solite cause e a qualche notizia.
Il pensiero maggiore è stato che con l’avviarsi verso la primavera e l’attenuarsi del freddo sia normale da parte degli operatori prendere profitto, oppure, che il ribasso possa essere stato provocato da alcune delle seguenti notizie recenti :
1)Gazprom che ha messo in guardia l'Europa dalla carenza di gas senza aumentare le importazioni russe o la Germania che sta raccogliendo offerte da compagnie di gasdotti su come spendere investimenti allocati per circa 7 miliardi di euro ($ 8,6 miliardi) tra il 2018 e il 2028 sull'infrastruttura di rete.
2)In Gran Bretagna, la settimana scorsa si è assistito ad un rialzo dei prezzi del gas all'ingrosso a causa dell'aumento della domanda per via delle basse temperature e della minore produzione di energia eolica.
L'insieme di queste notizie ha contribuito a fornire un aiuto alla spinta ribassista oltre ai fattori di tipo tecnico.
Analizzando l’andamento dei prezzi su scala settimanale si evince che l’area di supporto posta a quota 2,50 ha retto in maniera egregia ai diversi attacchi ribassisti nel tempo; attualmente si trova a “sopportare” per l’ennesima volta le pressioni di vendite da parte degli operatori.
La rottura decisa, a ribasso, del supporto di 2,50, innescherà una ulteriore accelerazione verso l’area 1,60.
Importante sarà un eventuale riassorbimento delle vendite, con un recupero dei prezzi in area 2,70/2,80.
L’attenzione sarà elevata, nel prendere nuove posizioni.
L’attuale ottava sarà fondamentale per comprendere la direzione.