L'indice S&P 500 ha appena concluso la settimana in rialzo per la quarta volta consecutiva. E negli ultimi 2 mesi, sette delle ultime otto settimane sono state positive.
È stato il miglior settembre per l'S&P 500 dal 2019 e il migliore per il Nasdaq dal 2013. L'indice ha chiuso per il quinto mese consecutivo con una performance positiva, con aprile che resta l'unico mese con una chiusura in calo.
E visionando le performance dal 1997, possiamo attestare che per l'S&P 500 si tratta del suo secondo miglior inizio anno negli ultimi vent'anni
Non sei stato/a abbastanza ottimista? Ammettilo.
Seguendo i dati solidi sul mercato del lavoro, che continua a mostrare resilienza, il mercato azionario USA non ha arrestato la sua corsa al rialzo. Infatti, per la terza settimana consecutiva, l'S&P 500 ha raggiunto la sua chiusura settimanale più alta di sempre (massimo storico).
Il Citigroup Economic Surprise Index, indicatore che fornisce un'istantanea rapida di come sta andando l'economia rispetto alle aspettative (numeri positivi indicano che i dati sono stati migliori del previsto; numeri negativi, peggiori), ha superato la linea dello zero ed è tornato in territorio positivo mostrando che l'economia USA è più forte di quanto ci si potesse aspettare.
Una domanda che sento spesso è: il mercato per quanto ancora può continuare a salire?
Abbiamo appena concluso il terzo trimestre, il migliore per l'S&P 500 dal 2020 con ben 337 delle 500 azioni che hanno sovraperformato lo stesso indice. Ma se non volessimo fermarci a ciò, dobbiamo ricordarci che negli ambienti sani e nei mercati rialzisti, storicamente i titoli del settore dei beni di consumo di base registrano sottoperformance.
Quindi, tenendo presente questo, non ci resta che visionare i beni di consumo di base (su base equamente ponderata)
Possiamo notare come il rapporto abbia registrato nuovi minimi storici, rispetto all'indice S&P500 equamente ponderato. Gli investitori continuano a restare su aree più rischiose.
Nel frattempo, anche il settore delle comunicazioni (ponderato in base alla capitalizzazione di mercato), ha raggiunto nuovi massimi triennali.
In base alla capitalizzazione di mercato, l'indice è molto più orientato alla "tecnologia", e sono presenti:
Meta +96% YTD
Google (NASDAQ:GOOGL) +27% YTD
Netflix (NASDAQ:NFLX) +90% YTD
Disney +18% YTD
T-Mobile +49% YTD
Inseriamoli nelle watchlist Pro ordinandoli in base al presunto rialzo degli analisti
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Mentre, andando nella sezione "analisi" la performance dei 5 titoli messi insieme, degli ultimi 5 anni come nell'ultimo anno, è stata molto positiva.
Classificando i titoli in base ai maggiori rialzi nell'ultimo mese e poi in base al tasso di crescita annuo ritroviamo Meta Platform nelle prime posizioni
A confermare il trend rialzista di Meta c'è l’Health Score (salute finanziaria), un indicatore che riassume migliaia di dati di bilancio in una semplice valutazione, e applicato al titolo ci dice che presenta una performance finanziaria “buona” con un punteggio di 4 su 5.
Con il nuovo massimo storico del titolo segnato la scorsa settimana, Zuckerberg diventa il secondo uomo più ricco al mondo (nel Bloomberg Billionaires Index). Ora il cofondatore di Facebook (NASDAQ:META) si trova dietro solo al patron di Tesla (NASDAQ:TSLA), Elon Musk, che lo stacca di circa 50 miliardi di dollari.
Come al solito la domanda vera è sulle prospettive di ulteriore crescita del titolo. Meta gode da mesi di un consenso estremamente favorevole da parte degli analisti, con l’80% degli esperti che dà raccomandazioni Buy con target oltre gli 800 dollari, ma allo stesso tempo, fa riflettere il target price medio sostanzialmente allineato al prezzo attuale.
Un punto importante è che ha un PEG Ratio di 0,23 cioè un basso rapporto prezzo/utili (P/E) rispetto alla crescita degli utili a breve termine. Quando questo rapporto è basso rispetto alla crescita degli utili della società, sta essenzialmente evidenziando che il titolo è sottovalutato.
Inoltre gli analisti prevedono che l'azienda sarà redditizia nell'anno in corso, significa guadagnerà più entrate di quante spese sostenga in quel periodo. Questo è generalmente considerato un segnale positivo perché la redditività è un fattore cruciale nella capacità di un'azienda di crescere o reinvestire nella propria attività.
A fine mese Meta diffonderà i dati del terzo trimestre e il consensus prevede una crescita del 17% sia per i ricavi (40,1 miliardi di dollari) che per i profitti (13,5 miliardi). Per l’intero anno 2024 la stima media è di un fatturato di 162 miliardi di dollari (+20%) e un utile di 55,3 miliardi (41%).
Meta Platforms ha dimostrato di poter continuare a innovare attraverso l'intelligenza artificiale che ha dato una forte spinta alla parte pubblicità e alla redditività, la fonte principale dei suoi ricavi. Ma proprio questo potrebbe essere il suo punto debole? l'azienda non ha una diversificazione rispetto alla pubblicità, rendendolo fortemente ciclico e quindi molto esposto negativamente in caso di recessione.
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".