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Gli eventi caldi della settimana: trimestrali e tassi. Cosa aspettarsi?

Pubblicato 24.07.2023, 12:30
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Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi di mercato. In questo appuntamento di apertura di settimana vorrei discutere gli eventi macro che ruberanno la scena sui mercati nelle seguenti sedute di borsa, dalle trimestrali delle grandi aziende USA fino alle decisioni di politica economica delle banche centrali. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo). Inoltre di recente ho aperto un blog, i cui dettagli a riguardo sono presenti nel mio profilo Investing.

Come detto nell’introduzione, questa settimana sarà probabilmente la più importante, non solo del mese ma dell’intero periodo estivo oserei dire, con un mix di eventi di carattere macro-economico in grado di mettere in discussione il mercato. Sarà l’ultimo sprint prima di un agosto in genere più tranquillo.
In materia di trimestrali, questa settimana usciranno i dati di moltissime aziende, ed in particolare delle big tech che nella scorsa stagione degli utili hanno mostrato i muscoli, a partire da NVIDIA con quel mostruoso after-hours da oltre +20%, ma anche gli altri titoli che sono coinvolti nella corsa pioneristica dell’AI come Microsoft (NASDAQ:MSFT) o Google (NASDAQ:GOOGL). Un dettaglio che secondo me non in molti hanno colto invece delle trimestrali già pubblicate nelle scorse sedute di borsa sono le stime degli analisti, in particolare come queste si muovono e come sono cambiate rispetto al passato. Di ciò ne ho parlato nel mio blog, per quanto concerneva le trimestrali dei principali istituti bancari americani, dove si poteva osservare come per certe banche le stime fossero in comunque più basse dei trimestri precedenti o addirittura rispetto al periodo pre-pandemico, ed invece altre (come JP Morgan (NYSE:JPM) Chase) mostrava numeri in netta crescita. Quindi quando vediamo che le società battono le stime, occorre anche notare dove sono collocate queste aspettative, quanto in alto, altrimenti si banalizza il risultato a superato/non superato, decontestualizzando quindi la prestazione aziendale dal suo percorso di crescita. Personalmente io ritengo che sia un aspetto da monitorare, in quanto le aspettative sono un market-mover molto importante, ma se queste aspettative vengono piazzate troppo in basso, non si riesce a misurare il reale valore dell’operato aziendale, e affidarsi solo a quei numeri è sbagliato. Negli scorsi periodi di rilascio degli utili abbiamo assistito molte volte a tagli di stime da parte degli analisti per moltissime società, il che ha condotto ad un quasi totale superamento delle aspettative; vedere ancora dei superamenti di aspettative facili dovrebbe quindi essere non demonizzato (non è ciò che intendo) ma semplicemente contestualizzato al processo di sviluppo dell’azienda: se 5 anni fa la società X faceva gli stessi utili di quelli che registra oggi, ed oggi quota ad un -20%/-30% rispetto a 5 anni fa non dovrebbe stupire un superamento delle attese, in 5 anni la società non è cresciuta! Di esempi reali come la fittizia società X ce ne sono più di quanto si possa pensare (io ne ho analizzati alcuni sul mio blog). Un esempio su tutti, Apple Inc (NASDAQ:AAPL): nella trimestrale di luglio 2021 registra ricavi per 81.43 miliardi di dollari ed un EPS di 1,31; nello stesso periodo del 2022 registra ricavi per 82,96 miliardi ed un EPS di 1,2; le stime per quest’anno sono invece di 81.67 miliardi e 1,19 di EPS. Una stima così bassa per i ricavi non si vedeva dal luglio 2021 e gli EPS non sono mai stati minori di 1,19 dal 2020 (non parlo di stime in questo caso). A pensar male si fa peccato, però non mi viene difficile immaginare una Apple che batte delle stime simili, alla luce dei risultati passati (che certo non sono indicatori dei risultati futuri, ma la società non è certo stata stravolta per aspettarsi qualcosa di diverso).

Passiamo al secondo tema caldo: i tassi di interesse.
Sempre molto speculato come tema, e a mio avviso a volte controverso, si tratta di un argomento che sta diventando via via sempre più marginale nonostante stia crescendo l’impatto che avrà sull’economia reale. In merito a ciò, avevo elaborato un breve studio, ancora ad aprile 2023, e mi aspettavo dei tassi FED al 5,75% e tassi BCE al 5%. Quando ad inizio aprile sembrava impensabile uno scenario del genere, è invece probabile vedere una banca centrale americana avvicinarsi pericolosamente al 5,75%, mentre per la BCE il percorso è ancora incerto. Un ulteriore aumento dei tassi in America nel breve non causerà nulla, tuttavia gli effetti sull’economia reale li percepiremo tra molti mesi, qualcosa potrà già arrivare quest’inverno, ma il vero impatto dei tassi potrebbe anche essere posticipato a oltre un anno da ora. Il motivo di quanto appena detto risiede nel fatto che gli effetti della politica monetaria vengono assorbiti dal mercato solo dopo diverso tempo, e questo di fatto rende ardua la missione delle banche centrali nel capire “quando è abbastanza”, provocando puntualmente una recessione. I mercati scontano ampiamente un aumento di 25 punti base di entrambe le banche citate, ma le dichiarazioni in merito alla futura politica monetaria guideranno i mercati e sarà quindi fondamentale capire come decideranno di operare con un’inflazione che rallenta e dei tassi che sono alti da molto tempo, e lo saranno per molto ancora. Per come la vedo io, questo potrebbe concretamente rappresentare un rischio recessivo, ancora velato, però questa condizione economica potrebbe spingere ad un rallentamento anche brusco.
Se volete leggere il documento che ho prodotto ad inizio aprile su questo tema, lo trovate pubblico sul mio blog.

Questa analisi di mercato si conclude qui, spero di avervi dato degli spunti di riflessione interessanti. Vi auguro un buon proseguimento e buon trading!


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Gradirei unTuo parere su Airfrance, un titolo che ho in portafoglio e che mi sta dando molte dulusioni, grazie.
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