GameStop Corp (NYSE:GME), il distributore di videogiochi preferito dal popolo di Reddit, sta dimostrando agli investitori che la sua attività ha slancio, mentre implementa il piano per un'inversione di rotta del gruppo.
Nel report sugli utili pubblicato mercoledì, il distributore fisico di elettronica ha riportato risultati migliori del previsto ed ha registrato la sua prima crescita delle vendite trimestrali in tre anni. Per il trimestre terminato il 1° maggio, ha riportato ricavi di 1,28 miliardi di dollari, con un balzo del 25% dall’anno precedente. Sebbene la società non abbia fornito previsioni future, ha dichiarato che le vendite a maggio sono aumentate di circa il 27% dall’anno prima.
GameStop inoltre è riuscita ad incrementare le riserve di liquidità e a ridurre i debiti, grazie alla vendita di quasi 552 milioni di dollari di azioni nel trimestre. Intende vendere fino a 5 milioni di azioni, dopo i 3,5 milioni di aprile.
Con la ripresa delle vendite di console di videogiochi, la società con sede in Texas sta inoltre procedendo rapidamente col piano per trasformarsi da distributore in potenza dell’e-commerce. Ryan Cohen, investitore attivista diventato presidente di GameStop dopo aver acquisito una partecipazione del 13%, ha promesso agli investitori mercoledì che non li deluderà.
“Stiamo cercando di fare qualcosa che nessuno ha mai fatto nel mondo della distribuzione”, ha detto Cohen, che è anche cofondatore di Chewy (NYSE:CHWY), in occasione del vertice annuale della società. “Ma crediamo di stare mettendo a posto i pezzi giusti e abbiamo obiettivi chiari: soddisfare i clienti e aumentare il valore degli azionisti sul lungo termine”.
Sebbene gli investitori sappiano ben poco di questa strategia per l’inversione di rotta delle attività di GameStop, le recenti assunzioni dimostrano che si sta allontanando dal modello di negozio fisico.
Il nuovo amministratore delegato Matt Furlong era a capo della divisione australiana di Amazon.com (NASDAQ:AMZN), mentre il direttore finanziario Mike Recupero ha svolto un ruolo simile nella divisione consumatori nordamericana di Amazon. Questi cambiamenti ai vertici seguono la ristrutturazione della gestione di GameStop ad opera di Cohen, con l’aggiunta di circa una decina di dirigenti senior con una simile esperienza nel digitale.
Rally del 1.500%
Queste mosse sono sicuramente straordinarie ma non giustificano il rally del 1.500% del titolo di GameStop quest’anno. GameStop è stato uno dei principali titoli meme di quest’anno, cavalcando l’onda dell’entusiasmo sui social piuttosto che i fondamentali. Ieri ha chiuso a 220,39 dollari, con un crollo del 27,6% sulla giornata.
Grafico settimanale GameStop.
L’analista di Baird Colin Sebastian ha ribadito il rating neutral sul titolo dopo il report sugli utili, spiegando che mancano i dettagli del piano di inversione di rotta.
“Con la gestione di GameStop che continua a cambiare i dirigenti, l’obiettivo di trasformarla in una compagnia “tech” che piaccia ai videogiocatori resta perlopiù un mistero, soprattutto con il settore dei videogiochi che accelera il passaggio ai download, allo streaming ed ai servizi cloud”, si legge nella nota.
Baird, che ha un prezzo obiettivo di 25 dollari ad azione per GameStop, ha aggiunto:
“Non c’è dubbio che il periodo di transizione delle console stia offrendo un’ancora di salvezza, ma i videogiochi non bastano ad indicare il successo e gli investitori meritano di più che dei meme per valutare le prospettive fondamentali a lungo termine di una società”.
Un’altra prova che dimostra che gli investitori istituzionali pensano che le azioni di GameStop siano troppo lontane dai fondamentali arriva da una notizia di Bloomberg secondo cui meno analisti di Wall Street coprono il titolo ora rispetto all’anno scorso.
Il distributore di videogiochi al momento è seguito da quattro analisti, rispetto ai nove dell’inizio dell’anno. Mercoledì, GameStop aveva due rating hold e due sell, secondo i dati di Bloomberg.
Morale della favola
L’attività di GameStop e la sua inversione di rotta mostrano dei progressi dopo la febbre degli acquisti da parte degli investitori ispirati dai social. Ma questi progressi non bastano ad attirare seri gestori di fondi che ancora non considerano l’impennata di quest’anno supportata dai fondamentali.