Possono esserci delle opportunità nello spazio che si trova tra realtà ed aspettative? È questa la domanda che chi ancora intende scommettere sul settore della cannabis si pone, sulla scia del report sugli utili della scorsa settimana di Aphria (NASDAQ:APHA), (TSX:APHA).
Il coltivatore di cannabis con sede in Ontario ha visto il suo titolo crollare dopo aver pubblicato gli utili del primo trimestre giovedì scorso. Ed ecco il problema: il calo del titolo arriva nonostante i risultati fiscali abbiano rivelato il suo sesto trimestre consecutivo di crescita. In effetti, Aphria ha registrato un record di ricavi lordi, con 69,6 milioni di dollari canadesi (52,74 milioni di dollari USA), un’impennata del 23% rispetto al trimestre precedente.
“I nostri risultati finanziari continuano ad essere l’invidia del settore”, avrebbe affermato il direttore finanziario di Aphria Carl Merton.
Ma questi risultati non sono stati sufficienti a soddisfare le previsioni degli analisti.
Aphria ha riportato 145,7 milioni di dollari (110,41 milioni di dollari USA) di vendite nette nell’ultimo trimestre, terminato il 31 agosto, il 4% in meno rispetto al trimestre precedente. La compagnia ha attribuito il calo alla riduzione delle vendite nel suo prospero mercato della cannabis terapeutica in Germania.
Il coltivatore di marijuana ha registrato EBITDA di 10 milioni di dollari canadesi (7,58 milioni di dollari USA), ma gli analisti se ne aspettavano 11,9 milioni di dollari canadesi (9,02 milioni di dollari USA).
“I nostri solidi risultati del primo trimestre rispecchiano la continua crescita robusta e lo sviluppo dei marchi di cannabis per uso adulto di Aphria in Canada”, ha dichiarato l’amministratore delegato Irwin Simon in un comunicato stampa di giovedì.
Il titolo di Aphria è crollato di oltre il 15% giovedì, scorso, seguito da un altro -2% di venerdì, per chiudere a 4,65 dollari USA (6,13 dollari canadesi). Il titolo ha leggermente invertito il trend ieri, salendo dello 0,65% negli Stati Uniti e chiudendo a 4,68 dollari USA, e salendo dello 0,82% in Canada per chiudere a 6,18 dollari canadesi. Sull’ultimo anno, il titolo registra -2%.
Grafico giornaliero Aphria
Il titolo di Aphria è andato meglio di quelli di altri produttori di cannabis canadesi nell’ultimo trimestre, con un balzo di circa il 20%, superando la performance di compagnie come Canopy Growth (NYSE:CGC), che ha segnato rialzi di meno del 2%, Aurora Cannabis (NYSE:ACB), che ha registrato un tonfo di oltre il 60%, e Tilray (NASDAQ:TLRY), crollato del 21%.
MedMen prosegue il trend in discesa
MedMen Enterprises (OTC:MMNFF), (CSE:MMEN) ha segnato un nuovo minimo storico venerdì scorso, dopo aver riportato i risultati del quarto trimestre. La piccola compagnia di marijuana USA ha visto i suoi ricavi crollare di circa il 40% nell’ultimo trimestre a 27,4 milioni di dollari USA.
Le ragioni del calo sono state molteplici, comprese le serrate in alcuni stati, i cali legati al COVID-19 e le tensioni in alcuni mercati statunitensi.
E, per aggiungere il danno alla beffa, gli analisti di Canaccord Genuity hanno abbassato il prezzo obiettivo della compagnia a zero dopo la pubblicazione dell’ultimo report sugli utili.
Il titolo di MedMen è stato scambiato di nuovo in leggero ribasso ieri, chiudendo a 0,1213 dollari USA. È crollato di oltre l’88,5% nell’ultimo anno.
Grafico prezzo settimanale MedMen
Il 2° anniversario della legalizzazione in Canada
Mentre gli osservatori dei mercati continuano a chiedersi quando gli Stati Uniti legalizzeranno la marijuana, la legalizzazione festeggia il suo secondo anniversario in Canada questo mese.
Oggi, sono presenti 507 produttori di cannabis autorizzati in Canada e circa 60 di essi vendono sul mercato dell’uso a scopo ricreativo.
Uno dei maggiori problemi che devono affrontare i coltivatori nel mercato canadese è l’eccesso di scorte, il che significa che molte compagnie potrebbero dover prendere decisioni dure: quanto saranno pesanti le svalutazioni?
Quest’autunno, inoltre, sarà la prima volta che la cannabis coltivata all’aperto arriverà sul mercato, andandosi ad aggiungere alle forniture.