La compagnia madre di Google, Alphabet (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOGL) sta avendo una performance incredibile quest’anno.
La mossa di questo colosso delle inserzioni digitali, membro del gruppo FAANG che comprende nomi del calibro di Apple (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) ed Amazon.com (NASDAQ:AMZN) (NASDAQ:AMZN), è stata così forte quest’anno da sorprendere molti investitori, soprattutto dal momento che il boom innescato dalla pandemia nel rally del tech comincia a mostrare segni di picco.
Il titolo della società californiana con sede a Mountain View ha registrato un’impennata di circa il 40% quest’anno, mentre gli investitori si prendono una pausa da altri rivali ad alta crescita. Chiudendo a 2.402,30 dollari ieri, Google resta il nome con la performance migliore tra i cinque mega titoli tech.
Grafico settimanale Alphabet
Ciò che sta spingendo gli investitori a comprare le azioni di Google è il chiaro segnale che la società sta emergendo molto più forte dal downturn innescato dalla pandemia, con le vendite in ripresa più rapidamente del previsto.
Nel trimestre terminato il 31 marzo, Alphabet ha riportato un balzo del 35% delle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel complesso, Alphabet ha generato 17,9 miliardi di dollari di entrate nette, quasi il doppio dello stesso trimestre dell’anno prima.
Questo slancio di crescita, secondo molti analisti, continuerà, man mano che i consumatori ricominceranno ad andare nei ristoranti, nei negozi e persino nei luoghi di vacanza, tutte attività che alimentano il traffico internet e generano entrate pubblicitarie per Google.
Altri rialzi
Gli analisti di Barclays (LON:BARC) in una recente nota hanno ribadito che Alphabet resta tra i loro nomi favoriti nel mondo dei tech a mega-capitalizzazione, sottolineando che le prospettive per il titolo rimangono “rosee”. L’agenzia ha confermato il rating “overweight”, pur avendo alzato il prezzo obiettivo da 2.500 a 3.000 dollari.
Gli analisti di Wedbush, che hanno un prezzo obiettivo di 2.953 dollari sul titolo, spiegano che Google offre “una grossa opportunità di mercato che ci aspettiamo sia accelerata uscendo dalla pandemia”.
Secondo gli analisti di Wedbush:
“Alphabet è ben posizionato su numerose aree chiave nella sua attività che pensiamo possano sostenere una crescita complessiva della sua divisione inserzionistica core [e] trainare una crescita sostenibile a lungo termine dei risultati della sua fiorente divisione cloud”.
Nonostante alcune previsioni secondo cui il titolo di Google starebbe diventando costoso dopo il rally di quest’anno, 42 agenzie hanno ancora una stima rialzista e qualcuno si aspetta guadagni di oltre il 20%.
Oltre all’attività inserzionistica, la divisione di punta della compagnia, la pandemia ha aiutato anche altre divisioni che dovrebbero mantenere la partecipazione di mercato ottenuta. I ricavi da inserzioni di YouTube hanno segnato un’impennata durante la pandemia, con la piattaforma di condivisione video che ha raggiunto più utenti tra i 25 ed i 49 anni di tutte le reti via cavo messe insieme.
I ricavi inserzionistici di YouTube sono schizzati del 49% nello scorso trimestre, mentre YouTube Shorts, la sua risposta a TikTok, ha registrato 6,5 miliardi di visualizzazioni giornaliere a marzo, in salita dai 3,5 miliardi della fine del 2020. Anche la divisione cloud-computing di Google ha visto una rapida crescita sull’impennata della domanda di servizi internet da parte dei lavoratori da remoto.
Morale della favola
Con i suoi fattori di crescita tradizionali che restano incontrastati e la compagnia pronta a crescere più rapidamente nel mondo post-pandemia, il titolo di Google continuerà ad avere una performance superiore agli altri colossi del tech. Il titolo potrebbe vedere altri rialzi sulla scia della riapertura dell’economia, col ritorno delle vendite di inserzioni digitali nel settore ricettività e viaggi.