Nonostante la ripresa della propensione al rischio sui mercati azionari, sul forex gli acquisti di USD hanno prevalso nella seduta asiatica.
Il Petrolio Greggio è salito ai massimi da 15 mesi dopo che il presidente russo Putin ha sostenuto l’ipotesi di un taglio della produzione da parte dei paesi produttori, OPEC e non, aggiungendo di essere disposto a cooperare con un consistente taglio della produzione.
Dal canto suo, il ministro dell’Energia saudita ha indicato che fra qualche mese i prezzi del petrolio potrebbero aggirarsi intorno ai 60 USD.
Il NZD e l’AUD hanno ceduto rispettivamente lo 0,97% e lo 0,66% contro l’USD.
In Nuova Zelanda, il vice governatore Mc Dermott ha ripetuto l’impostazione della RBNZ, affermando che sarà necessario un altro allentamento monetario per ravvivare le aspettative d’inflazione.
I commenti hanno fatto salire le probabilità implicite, ricavate dallo swap sull’indice overnight (IOS), di un taglio del tasso d’interesse da parte della banca centrale a novembre dal 66% al 76%.
La coppia NZD/USD è scesa a 0,7060 da 0,7142 e si prevede un’estensione ribassista a 0,6952.
In Australia, i prestiti per l’acquisto di abitazioni sono diminuiti del 3,0% m/m rispetto al -1,5% delle attese.
In Giappone, la bilancia dei pagamenti è salita a 1.975 mld di yen, superando i 1.570 mld previsti. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,98%, l’indice composito di Shanghai lo 0,39%, invece l’Hang Seng ha perso l’1,62%.
Negli USA, i sondaggi sulle elezioni presidenziali continuano a mostrare che il cedimento di Trump non è ancora finito.
Dagli ultimi sondaggi emerge che il vantaggio di Hillary Clinton è di nuovo a due cifre.
Dopo la pubblicazione di un video volgare di Trump nel fine-settimana, anche il membro del congresso Paul Ryan, il più alto dirigente del partito repubblicano al governo, ha ritirato il suo supporto per Trump. Warren Buffet ha respinto le spiegazioni di Trump, che ha detto di aver utilizzato una lacuna nel sistema tributario per evitare di pagare le imposte sul reddito.
Buffet ha detto di aver pagato tali imposte “ogni anno dal 1944”. Poiché il vantaggio di Clinton aumenta e i sondaggi la danno per favorita, MXN e CAD continueranno a trarne vantaggio.
Un’altra giornata con pochi appuntamenti economici dovrebbe far prevalere la propensione al rischio.
Durante la seduta europea, i mercati si concentreranno sul sondaggio tedesco ZEW, perché gli investitori cercano segnali sulla forza della crescita tedesca e sulle ripercussioni del voto sulla Brexit sull’UE.
Inoltre, le notizie e le voci sul futuro della Deutsche Bank hanno probabilmente pesato sul sentiment tedesco, facendo aumentare la probabilità di un dato deludente.
Il mercato prevede che l’indice ZEW sulla situazione attuale salga da 55 a 55,55 punti a ottobre, quello sulle attese dovrebbe salire a 4 da 0,5 punti.
Oggi i ministri delle Finanze dell’UE s’incontreranno per la seconda e ultima giornata di lavori in Lussemburgo.