Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

I listini europei chiudono l’ottava con guadagni superiori ai due punti

Pubblicato 10.05.2015, 15:34
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
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Quadro macro economico

Il risultato delle elezioni britanniche e le indicazioni macro in arrivo dagli Stati Uniti spingono i listini europei nell’ultima seduta dell’ottava. Smentendo i sondaggi, le elezioni politiche che si sono svolte ieri oltremanica, hanno visto l’affermazione dei conservatori di David Cameron che, grazie a 331 seggi su 650, potranno governare senza l'appoggio dei Liberaldemocratici. Per quanto riguarda i dati statunitensi, saldo delle buste paga che ad aprile si è riportato sopra quota 200 mila attestandosi a 223 mila unità e tasso di disoccupazione che è sceso dal 5,5 al 5,4 per cento, il livello minore dal maggio del 2008. Londra ha così chiuso in rialzo del 2,32%, il Dax è salito del 2,65%, il Cac40 si è fermato a +2,48%, e l’Ibex a +2,19%. Resta caldo il fronte Grecia con l'Eurogruppo in programma lunedì che non dovrebbe portare ancora a un accordo. Il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha dichiarato che sono stati compiuti progressi nelle trattative con Atene ma la riunione di lunedì non sarà decisiva perchè serve più tempo.

Piazza Affari ha chiuso in deciso rialzo del 2,06% accelerando dopo i dati sul mercato del lavoro statunitense. Pioggia di trimestrali a Piazza Affari come Enel (MILAN:ENEI) (+4,08%) che ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in crescita del 7,3% a 810 milioni di euro. I ricavi sono stati pari a 19,97 miliardi di euro, con un incremento del 9,8% su base annua. Bene anche Telecom Italia (+2,02%) che nel primo trimestre ha realizzato utili per 80 milioni di euro, in forte calo dai 222 milioni di un anno fa. Prysmian (+2,21%) ancora positiva dopo il balzo di ieri in scia ai conti del primo trimesre chiuso con un utile netto di 42 milioni di euro, in decisa crescita dai 5 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Su di giri Mediobanca (+4,18%) che ha chiuso il terzo trimestre dell’esercizio 2014-2015 con il miglior risultato netto degli ultimi cinque anni a 205 milioni di euro, in crescita dai 90,6 milioni dell’analogo periodo di un anno fa. Nel resto del comparto bancario gli acquisti hanno premiato Banco Popolare (+0,69%), Popolare di Milano (+1,53%), Intesa SanPaolo (+2,34%), Unicredit (MILAN:CRDI) (+1,16%). In controtendenza Mps e Ubi Banca che hanno lasciato sul parterre rispettivamente l’1,33% e lo 0,34%.

L’ottava si conclude con diverse news fondamentali che hanno interessato l’Europa e gli Stati Uniti. Per quanto riguarda il vecchio continente, la produzione industriale della Germania, la prima economia della zona euro, ha subito a marzo una flessione dello 0,5%. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,4%. Il dato di gennaio è stato rivisto al ribasso, da +0,2% a +0,0%. Su base annua la produzione industriale tedesca è aumentata a marzo dello 0,1%. Gli esperti avevano previsto un aumento dello 0,5%; mentre per quanto riguarda la bilancia commerciale nel mese di marzo ha segnato un saldo positivo per 23 miliardi di euro. Il dato è migliore rispetto ai 19,2 miliardi di febbraio e ai 20 miliardi stimati dagli analisti. Il dato relativo alla bilancia delle partite correnti segna un saldo di +27,9 miliardi, dai 16,6 miliardi di febbraio e rispetto ai 20 miliardi stimati. Crescono in particolare le esportazioni, +1,2% mentre le importazioni sempre a marzo segnano un inatteso +2,4%. Sul fronte americano, riflettori puntati sui dati relativi al mercato del lavoro (Non Farm Pay Rolls), che continua a guadagnare terreno rispetto all’ultima rilevazione dello scorso mese, registrando un saldo positivo di 223 mila nuovi impieghi, con un tasso di disoccupazione in flessione del 5,4%. Il dato è sostanzialmente in linea con le stime pari a 228 mila unità, ma non abbastanza da indurre la Fed ad alzare i tassi nel breve termine. Per concludere, analizziamo cosa è successo in Gran Bretagna in merito all’ultima tornata elettorale. I sondaggi pre – elettorali davano per scontato un esito molto incerto, ma alle fine i risultati ufficiali hanno spiazzato un po’ tutti. Alla fine, i risultati hanno premiato la compagine dei Conservatori guidata da David Cameron che con i suoi 331 seggi su 650 potrà governare per la prossima legislatura senza usufruire dell’appoggio dei Liberaldemocratici.

Quadro tecnico mercato valutario

L’ultima ottava era iniziata con una pericolosa oscillazione dello spread di quasi tutti i paesi dell’eurozona, poi è terminata con un aumento della volatilità, che ha caratterizzato le principali valute del mercato forex, dovuta principalmente alle elezioni in Gran Bretagna ed agli ultimi dati macro americani dei Non Farm Pay Rolls. Nelle prossime sedute, potremmo assistere a repentini sbalzi di volatilità causati molto probabilmente dal piano di salvataggio greco. Nel fine settimana, scadeva il termine per la presentazione del nuovo piano di riforme per poi ottenere l’ultima tranche di aiuti internazionali. Ma, secondo le ultime dichiarazioni rilasciate dal Wall Street Journal ad una fonte europea, i contenuti dell’ultimo piano di salvataggio presentato dal ministro Varoufakis all’Eurogruppo sono molto divergenti da quanto era stato discusso nei giorni scorsi tra le parti, in quanto non solo presenta riforme diverse da quelle richieste dai funzionari dell’Eurogruppo, ma sarebbe anche totalmente incongruente con i negoziati politici in corso. Quindi molto probabilmente la prossima riunione in programma tra le parti lunedì 11 maggio, sarà un ulteriore buca nell’acqua.

EUR/USD

Trend weekly ribassista dal 04.05.2014
Trend daily ribassista dal 08.05.2014

Iniziamo la nostra consueta analisi di fine settimana partendo dallo studio del grafico settimanale. La prima cosa che balza agli occhi di un attento analista, è che la coppia in oggetto nelle ultime quattro settimane ha lasciato il suo trend principale ribassista, iniziato esattamente un anno fa nella prima settimana del mese di maggio, ed ha incominciato a muoversi al rialzo fino a raggiungere proprio nell’ultima settimana la resistenza dinamica rappresentata dalla Ema 21, dopo aver superato le resistenze statiche 1,0694; 1,0967 ed 1,1188, con l’ultimo prezzo battuto della settimana di poco al di sopra del livello a 1,1188, ed esattamente a 1,1202. All’interno di questo movimento rialzista, sia la prima e la terza settimana hanno dato una forte spinte verso l’alto, ciò si evince soprattutto dal corpo molto esteso delle due candele, mentre invece, per quanto riguarda l’ultima settimana, seppure è stato di stampo rialzista, i movimenti non sono stati univoci, ciò si nota dalla forma della candela di tipo “doji”, la quale come ben sappiamo rappresenta il massimo grado di indecisione che possiamo trovare nei grafici a candele giapponesi. L’indecisione dell’ultima settimana è stata motivata soprattutto da una prima parte con un dollaro sottotono, a causa di diverse news inferiori alle attese, ed una moneta unica che prendeva più vigore; poi la situazione si è ribaltata nelle ultima seduta quando il dollaro americano ha iniziato la sua rimonta contro le altre valute ed anche contro l’euro, sostenuto da un aumento dei posti di lavoro e da una flessione del tasso di disoccupazione. Dal punto di vista tecnico, la vision resta incerta, in quanto analizzando ancora il grafico settimanale, il cambio si trova all’interno della fascia di prezzo rappresentata dal supporto in area 1,1188 e dalle due resistenze sia statica a 1,1409 e sia dinamica rappresentata dalla Ema 21. Tale situazione di incertezza si nota meglio se ci spostiamo sul grafico giornaliero, dove notiamo che nelle ultime sessioni daily le quotazioni si sono mantenute all’interno dei due livelli 1,1188 ed 1,1409; mentre se allarghiamo la nostra visione a più giorni notiamo che la tendenza di breve periodo resta sempre con un inclinazione rialzista, movimento confermato sia da massimi e minimi relativi crescenti (punti si swing high e low segnati in verde) e sia dall’incrocio rialzista delle due medie con la 21 che continua a mantenersi al di sopra la media a 34 periodi. Dal punto di vista operativo, per la prossima settimana, l’area da tenere sotto controllo è il livello a 1,1188, dove potremmo assistere, in modo indifferente, o ad affondi verso il basso nel caso in cui venga superato e confermato il livello in oggetto da parte dell’azione del prezzo, oppure alla continuazione del movimento rialzista di breve in caso di superamento dell’ultimo massimo relativo e della resistenza posizionata a 1,1409; ovviamente è molto probabile, soprattutto per le prime sessioni della nuova ottava, che le quotazioni possono rimanere tra i due livelli statici 1,1188 ed 1,1409 senza una direzione ben precisa, in quanto l’euro potrebbe essere condizionato dall’incertezza che ancora avvolge i negoziati tra l’Eurogruppo e la Grecia.

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Eur/Usd

USD/JPY

Trend weekly rialzista dal 31.08.2014
Trend daily rialzista dal 21.05.2014

La Borsa di Tokyo ha chiuso l’ultima seduta della settimana in rialzo. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,5% a 19.379,19 punti e il Topix lo 0,8% a 1.587,76 punti. La situazione sui mercati obbligazionari mondiali si è stabilizzata. La Borsa di Tokyo ha beneficiato inoltre dell'indebolimento dello yen. Tra gli esportatori Honda ha guadagnato il 2,3%, Sharp, TDK lo 0,9% e Toyota lo 0,8%. Nintendo ha guadagnato il 7,2%. Il produttore di console da gioco è tornato lo scorso trimestre all'utile e ha aumentato il suo dividendo. Yamada Denki ha guadagnato l'1,4%. Softbank ha annunciato che acquisterà circa il 5% della più grande catena giapponese di negozi di elettronica di consumo. Lo scenario che vede contrapposti il cross tra il green back ed il dollaro americano, resta lo stesso delle scorse settimane; le quotazioni, sia nel weekly che nel daily, restano sempre all’interno di una fase di congestione, tra i livelli 121,84 e 116,86, la quale al momento, non fornisce nessuna informazione certa circa un preciso movimento direzionale sia nelle prossime giornate che nelle prossime settimane. Dal punto di vista operativo, è consigliabile, soprattutto per coloro che vogliono operare nell’intraday, avere molta cautela delle operazioni aperte proteggendosi portando i punti di stop subito a break even non appena se ne ha la possibilità.
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GBP/USD

Trend weekly rialzista dal 30.01.2015
Trend daily rialzista dal 13.02.2015

Per il cable l’ultima settimana è stata contraddistinta da un ritorno agli acquisti, grazie soprattutto alla schiacciante vittoria dei conservatori guidata da David Cameron, i quali sono riusciti a ribaltare i sondaggi della vigilia. La valuta di Sua Maestà britannica ha iniziato ad apprezzarsi subito dopo i primi esiti elettorali, ed il forte movimento rialzista è continuato anche durante la notte tra giovedì e venerdì scorso, spingendo la coppia, nell’ultima seduta della settimana, da un minimo a 1,5350 fino ad un massimo ad 1,5530. Dal punto di vista tecnico, notiamo che nel grafico weekly, il movimento rialzista iniziato con la prima candela long del 5 maggio, quindi esattamente due giorni prima delle elezioni, ha spinto le quotazioni da un minimo a 1,5087, sostenuto dal supporto a 1,5071, fino a chiudere la settimana a 1,5451, al di sotto la resistenza a 1,5476, dopo una breve escursione sopra quota 1,5520 massimo raggiunto l’ultima volta il 26 febbraio scorso. Molto probabilmente, anche nella prossima settimana, in caso di rottura confermata del livello statico a 1,5476, potremmo assistere ad altre sedute rialziste in scia del ridimensionamento dell’incertezza che aleggiava nell’aria prima delle elezioni che in molti attendevano, ed alla conferma del governo uscente che garantirebbe un continuità politica al paese. Tale fase di apprezzamento potrebbe riportare gradualmente il cambio verso la prossima resistenza posizionata a 1,5880. Anche il daily chart evidenzia uno scenario tecnico con probabili potenzialità rialziste, le quali sono state disattese durante la scorsa settimana solo dai due movimenti correttivi di giovedì e venerdì scorsi. Il giornaliero ci mostra un perfetto movimento 1-2-3 di swing trading, caratterizzato nel nostro caso da un prima fase rialzista di impulso (movimento 1-2); da una seconda fase di correzione (movimento 2-3) ed infine dalla terza fase di estensione, ancora in corso, partita dall’ultimo minimo relativo (punto 3) il quale si è poggiato perfettamente sul supporto statico 1,5071 dove è transitata anche la Ema a 21 periodi, per poi ripartire al rialzo. Venerdì la fase si estensione, ha risentito della pressione impressa dalla resistenza a 1,5476, livello più volte testato in passato (vedi anche punto due dove è iniziato la fase di correzione), infatti l’azione del prezzo dell’ultima seduta ha formato una falsa rottura dello stesso livello e poi ha chiuso al di sotto lo stesso. Per la prossima settimana si consiglia di tenere sotto stretta osservazione l’area dove passa la resistenza a 1,5476, dove in caso di rottura potremmo assistere ad un maggiore prolungamento della fase di estensione fino a raggiungere la prossima resistenza a 1,5880.
Dal punto di vista operativo, sono entrato a mercato long su indicazione dell’ultimo swing low, che si è formato nei pressi sia del supporto statico a 1,5071 e sia del supporto dinamico della Ema 21. La scorsa settimana è stato già raggiunto il primo target con un guadagno di 210 punti; mentre per quanto riguarda la seconda operazione con target più ambizioso siamo in profitto momentaneo di 221. E’ consigliabile spostare lo stop loss a break even . Di seguito i set up di ingresso a mercato. Buy Stop, Entry point 1,5220; Stop Loss 1,5060; Tp1 1,5430; Tp2 1,5860
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USD/CAD

Trend weekly ribassista dal 13.04.2015
Trend daily ribassista dal 13.04.2015

Lasciamo in macchina l’ordine pendente di acquisto suggerito dal doppio minimo in prossimità del supporto a 1,1928, seppure nell’ultime sedute l’azione del prezzo sia in congestione muovendosi a cavallo tra il livello statico a 1,2087. Inoltre, dalla direzione ancora ribassista delle due medie mobili esponenziali a 21 e 34 periodi, la coppia potrebbe subire un escursione verso il basso andando ad invalidare il doppio minimo senza che venga triggerata l’operazione long. Di seguito i set up di ingresso a mercato: Buy Stop, Entry point 1,2230; Stop loss 1,1910; Tp1 1,2480; Tp2 1,2740.

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AUD/USD

Trend weekly rialzista dal 09.04.2015
Trend daily rialzista dal 09.04.2015

Sul daily chart della coppia aud/usd, lunedì scorso 4 maggio l’azione del prezzo ha formato a fine seduta un classico pattern di stampo rialzista hammer, sostenuto dalle due medie mobili esponenziali a 21 e 34 periodi che fungono da supporti dinamici. Abbiamo sfruttato tali indicazioni tecniche di un possibile movimento rialzista inserendo in macchina un classico pendente, il quale è stato triggerato ed al momento è in profitto di 20 punti. Di seguito i set up di ingresso a mercato. Buy Stop. Entry point: 0,7910; Stop loss 0,7790; Tp 0,8070.

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GBP/JPY

Trend weekly rialzista dal 14.04.2015
Trend daily rialzista dal 14.04.2015

Sul daily chart della coppia in esame, abbiamo un interessante situazione da utilizzare per poter entrare in acquisto. In pratica, dopo il primo impulso rialzista seguito da una classica fase di correzione del trend rialzista, si è formata una hammer che sancisce la fine della fase di storno; l’azione del prezzo ci indica con la candela di ieri, che molto probabilmente la coppia è pronta ad intraprendere nuovamente la strada dei rialzi. Ed infatti, è stato proprio cosi, come preventivato la coppia ha subito una forte spinta rialzista che ha triggerato il pendente di acquisto. Al momento siamo in guadagno momentaneo di 110 punti. Di seguito i set up di ingresso a mercato. Buy Stop, Entry point 183,90; Stop Loss 180,60; Take profit 189,00

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