Le azioni globali hanno ricevuto un colpo l'ultimo giorno di trading della settimana, poiché gli investitori riallocano i loro portafogli verso attività meno rischiose.
La mossa è stata simile nel mercato dei cambi, poiché il dollaro americano ha esteso i guadagni contro la maggior parte dei suoi pari, con l'eccezione dello yen giapponese (+0,25%) e del franco svizzero (quotazione dentro dell’intervallo).
L'indice STOXX Europe 600 EUR NR ha ceduto uno 0,65%, il DAX è scivolato dell'1,40%, mentre l'indice SMI è sceso dello 0,85%.
La coppia EUR/USD non è stata in grado di rompere la resistenza a 1.1854 al rialzo ed è scesa sotto 1.1770.
Dopo essere caduta sulla sua media mobile a 200 giorni, la coppia USD/JPY è scesa a 109.35.
La coppia di valute si sta dirigendo verso la sua media mobile a 50 giorni, che attualmente si trova a 108.84.
Una rottura di quest’ultima resistenza aprirebbe la porta a 108.11 (minimo del 19 aprile).
In tale contesto, i mercati emergenti stanno sopportando il peso della svendita.
Il Rand sudafricano ha perso un altro 2% questa mattina e ha raggiunto il livello più debole contro il biglietto verde dal dicembre dello scorso anno a causa dei dati economici deludenti.
Il real brasiliano ha ceduto l'1,44% ieri dato che l’USD/BRL ha toccato i 3.9657 tra le crescenti preoccupazioni per le prossime elezioni.
INR, KRW, PHP e IDR non hanno fatto eccezione, cadendo rispettivamente dello 0,70%, dello 0,65%, dello 0,58% e dello 0,45% rispetto al biglietto verde.
Le discussioni sui dazi commerciali saranno al centro dell'attenzione al meeting G-7 che si terrà oggi in Canada.
Gli Stati Uniti si troveranno isolati dato che Donald Trump è riuscito a creare nemici nella maggior parte dei suoi alleati.