Allarme utili Q3: ecco i titoli più sopravvalutati in questo momentoVedi i sopravvalutati

I principali mercati europei hanno chiuso in rosso

Pubblicato 22.10.2024, 09:05
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“L’economia è come un arazzo: tirando troppo un filo, si rischia di farlo cadere a pezzi.” (Paul Samuelson)

I principali mercati europei hanno chiuso in rosso, con l’energia, il retail e il settore sanitario tra i migliori performer, mentre tecnologia, immobiliare e beni per la casa hanno registrato le maggiori perdite. Anche gli indici americani, dopo sei settimane di rialzi consecutivi, hanno iniziato la settimana in calo, con il Dow Jones, l’S&P 500 in rosso con l’eccezione del Nasdaq in leggero territorio positivo. Sul fronte obbligazionario, i rendimenti dei Treasury americani sono saliti, con i titoli di stato europei che hanno seguito lo stesso andamento: il decennale francese è vicino al 3% così come il BTP, mentre lo spread è ai minimi da un anno. Da sottolineare il petrolio WTI che ha recuperato l’1,3% dopo una perdita del 9% nella settimana precedente portandosi nuovamente sopra la soglia di $70. Il dollaro si è rafforzato infine dello 0,3%, sostenendo l’incertezza sui mercati globali. Il clima di incertezza è alimentato dall’avvicinarsi delle elezioni americane e dalle previsioni economiche più deboli in Europa. Secondo dati recenti di Bloomberg, circa il 50% delle società del MSCI Europe che hanno riportato risultati trimestrali ha mancato le stime sugli utili, mentre solo il 27% le ha superate. Questo ha portato Goldman Sachs (NYSE:GS) a rivedere al ribasso le previsioni di crescita degli utili del Stoxx600 per il 2024 dal 6% al 2%, con attese di crescita al 3% per il 2025. Le prospettive sono aggravate dalle preoccupazioni per il calo dei margini e il declino dei prezzi del petrolio. Goldman ha anche sottolineato che un’eventuale nuova presidenza Trump potrebbe innescare una guerra commerciale che ridurrebbe del 9% la crescita degli utili annuali dello Stoxx600. Anche JPMorgan ha espresso cautela, citando l’inefficacia degli stimoli in Cina e un crescente divario di crescita tra USA e Eurozona.

Buoni flussi

L’aggiornamento periodico sui flussi di capitale indica una propensione verso azioni e obbligazioni. Secondo l’ultimo rapporto di Goldman Sachs, i flussi netti in equities globali hanno registrato il più alto livello degli ultimi cinque mesi. Il Nord America ha visto il maggior numero di acquisti netti dalla fine del 2023, con i settori finanziari, tecnologici e industriali tra i più preferiti, mentre Communication Services, materiali ed energia sono stati i più venduti. EPFR Global ha riportato che, nella settimana terminata il 16 ottobre, le azioni globali hanno attratto $21,4 miliardi, con gli Stati Uniti che hanno visto afflussi per quasi $24 miliardi, il livello più alto delle ultime quattro settimane. Gli afflussi nei fondi obbligazionari hanno toccato $23,2 miliardi, il valore più alto in quattro anni. Tuttavia, il rialzo azionario potrebbe trovare supporto dal ciclo di allentamento della Fed, nonostante Goldman Sachs noti che i flussi verso i fondi monetari rimangono elevati. Goldman prevede che i buyback aziendali saranno la principale fonte di domanda di azioni nel 2025, seguiti dalle famiglie.

A volte ritornano

In Italia, Tod’s ha lasciato aperta la possibilità di un ritorno in Borsa, come dichiarato dal presidente Diego Della Valle. Delistata lo scorso giugno dopo l’OPA con L Catterton, la società potrebbe tornare sul mercato quando ritenuta pronta, un’opzione che garantirebbe accesso a nuovi capitali per sostenere l’espansione. Questo si collega al contesto positivo dell’Euronext (EPA:ENX) Growth Milan, il listino dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita, dove da inizio anno si sono quotate 17 società, di cui 5 accompagnate da Integrae SIM in qualità di EGA e Global Coordinator. Per le PMI, quotarsi in Borsa continua ad offrire vantaggi chiave come maggior visibilità, accesso a nuovi investitori e opportunità di crescita. Benefici a cui si aggiungono i bonus fiscali dello Stato e della Regione Lombardia, che coprono sino al 50% dei costi di quotazione e di permanenza in Borsa. In un momento in cui l’accesso al credito bancario è sempre più selettivo, e i tassi elevati, la quotazione rappresenta una strategia fondamentale per finanziare l’innovazione e l’espansione delle aziende.
 

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