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I titoli di Piazza Affari ancora in difficoltà

Pubblicato 07.11.2019, 10:10
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Nonostante l'indice del principale listino di Milano stia sui massimi di oltre 12 mesi, ci sono titoli che non sono riusciti a seguire (o solo in parte) il rally di Piazza Affari e che continuano a dimostrare tutte le loro difficoltà nel mettere in piedi un convincente rialzo.

Alcuni di questi sono:

Telecom Italia : dopo l'ennesimo dietrofront il titolo Telecom Italia (MI:TLIT) dovrà cercare di stabilizzarsi al di sopra di quota 0.5250, solo così ci sarà qualche speranza di riprendere il cammino verso l'alto e raggiungere il primo target a 0.5520 euro non lontano dalla prima, reale e fondamentale resistenza strategica a 0.600 euro. Come già accennato in precedenza le quotazioni devono guardarsi dal rischio di scendere al di sotto di 0.5250 euro, evento che le spingerebbe verso area 0.5010 euro, supporto decisivo per scongiurare approfondimenti in direzione di 0.4850 euro in prima battuta.

Mediaset : continua ad essere snobbato dal Mercato il titolo Mediaset (MI:MS) che al momento continua ad oscillare tra i 2.71 e 2.75 euro. La diatriba con Vivendi (PA:VIV) continua a penalizzare il titolo che dovrà cercare di mantenersi al di sopra di quota 2.69 euro per evitare ulteriori scivoloni.

Primo e reale segnale di risveglio SOLO oltre 3.05 euro livello sopra il quale (in chiusura e con tenuta di almeno 3,4 settimane e con volumi decisamente superiori a quelli attuali) verranno gettate le basi per un probbile allungo a 3.30 euro in prima battuta e con un massimo di 3.50 euro. Le prossime settimane saranno fondamentali per il titolo Mediaset.

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Exprivia : in tre mesi il titolo Exprivia (MI:XPR) ha ceduto circa 20 punti percentuali (-29% in 6 mesi / -50% in due anni) ed i corsi dovranno affidarsi al sostegno posizionato in area 0.8210 euro. Sotto tale livello in chiusura di seduta probabili ulteriori affondi anche fino in area 0.80 euro in prima battuta (2° target 0.7865 euro, non lontano dal supporto decisivo di lungo periodo a 0.7610 euro).

Primi segnali positivi oltre 0.9850 euro in chiusura; per il medio oltre i 1.19 euro in chiusura e con tenuta settimanale per il primo test in area 1.305 euro.

De Longhi: brusco scivolone per De Longhi (MI:DLG) nel corso degli ultimi 6 mesi dove il titolo ha ceduto oltre il 35%. Recuperi fino a quota 20.0 euro manterranno inalterate le prospettive negative, solo oltre tale livello verranno generati i primi segnali per una ripresa più credibile con target successivo in area 21.85 euro in prima battuta. Sul fronte opposto, invece, monitorare il supporto a 16.85 euro, la cui violazione (in particolar modo in chiusura di seduta) creerebbe i presupposti per un ulteriore affondo nei dintorni di 16.35 e successivamente 15.70 euro. Occhio alle prossime due sedute.

Tod's: la situazione tecnica di Tod’s (MI:TOD) è profondamente ribassista e per uscire da questa fase ci vorrà probabilmente del tempo: in primis deve essere riconquistato il primo livello di 57.0 euro per il test a 62.15 euro. Sul fronte opposto invece, monitorare il sostegno di 39.46 euro la cui rottura (in chiusura) potrebbe aggravare ulteriormente lo scenario di medio periodo e spingere le quotazioni fino a 38.50 euro in prima battuta.

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Ultimi commenti

Ciao ti dispiace un analisi di stm... Ho una put 19 dic 2019... Grazie
carta straccia, su stm il miglior titolo del nostro listino
Uscirà in giornata l'articolo su Stm. Buona giornata.
Speriamo prosegua il suo galoppo , se lo dobbiamo considerare indice di riferimento del Nasdaq , dovrebbe essere molto piu apprezzata
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