Mercoledì abbiamo avuto il tanto atteso breakout del Russell 2000 (IWM) e, anche se non c’è stato un seguito più alto, abbiamo visto i compratori mantenere il supporto del breakout.
Il volume delle vendite di venerdì si classifica come distribuzione, ma nel complesso non è stato un volume particolarmente pesante. I tecnici non hanno perso molto terreno nei due giorni di vendite e sono rimasti net bullish.
L’S&P 500 sembra un po’ vulnerabile, con la doji di venerdì che forma un “harami cross” bearish contro l’ampia candela di giovedì, un pattern a candela di inversione affidabile.
A ciò si aggiunge una condizione di mercato overbought insieme a una nuova inversione relativa rispetto al Nasdaq. Guardiamo ai premarket per indicazioni: un gap down in apertura preparerebbe il terreno a uno short.
Anche il Nasdaq ha chiuso con un harami cross bearish proprio sotto la resistenza. Come l’S&P, sarà vulnerabile a un gap down. Inutile dire che controlleremo i premarket per indicazioni.
Un altro grafico da seguire è l’S&P settimanale. Non ne avremo conferma fino alla chiusura di venerdì ma, se iniziamo la settimana in modo debole, c’è il rischio di una “bull trap” che potrebbe causare settimane di performance debole.
Mentre il Nasdaq settimanale ha superato la resistenza del canale e si trova in una posizione in cui i venditori trovano naturalmente un punto di attacco.
Pertanto, mi aspetterei un gap down del Nasdaq e dell’S&P ma, se non dovesse succedere, allora ci saranno le condizioni per un forte rialzo che porterà a un breakout nel Nasdaq, a una conferma del breakout del Russell 2000 ($IWM) e a una continuazione del rally dell’S&P.