Dall’inizio di settembre, stiamo seguendo una correzione del Principio dell’Onda di Elliott (EWP) in una sequenza di cinque onde al ribasso.
“...per arrivare idealmente a 4.270+/-10 dollari, rispettivamente. Quest’ultima zona target è anche quella in cui la W-c verde equivale alla lunghezza della W-a verde, misurata dal massimo della W-b verde (4 settembre). Una tipica relazione c=a. Inoltre, è anche il punto in cui risiede l’estensione (rossa) del 76,40% della W-i rossa (si veda la Figura 1 qui sotto)”.
Abbiamo seguito questa previsione ogni due settimane, e due settimane fa abbiamo scoperto che le nostre aspettative primarie di prezzi più bassi in una sequenza di cinque onde si sono realizzate, anche se con le solite aberrazioni che non possono essere previste.
In quella occasione avevamo rilevato che:
“...l’SPX deve muoversi almeno sopra ... il massimo di 4.324 dollari per suggerire con forza che il minimo rosso di W-iv è in atto e che il rally verso 4.800 dollari è iniziato. Tuttavia, se l’indice scende sotto il minimo della scorsa settimana, dobbiamo spostare la nostra attenzione. Vale a dire che al di sotto del minimo della settimana precedente, in particolare di 4165 dollari, tornerà in primo piano l’attuale conteggio alternativo dell’EWP, W-4 verde, 5 W-iii rosso di W-1 nero di W-C blu”.
In breve tempo, l’indice è salito fino a 4.393 dollari, per poi rompere ieri sotto il “minimo della scorsa settimana” a 4.216 dollari. Quindi, la nostra aspettativa primaria era sbagliata e dobbiamo rivalutare il perché, perché tutto ciò che possiamo fare è “anticipare, monitorare e aggiustare”.
Inoltre, l’EWP è interpretativo e, sebbene si basi su un insieme limitato di regole e modelli basati sui prezzi, nessun essere umano è infallibile, quindi a volte tutti commettiamo degli errori. Permettetemi di spiegarvi.
Figura 1. Grafico SPX giornaliero con conteggio dettagliato dell’EWP e indicatori tecnici
Dal minimo W-iii grigio del 27 settembre, l’indice ha completato quella che ora si può definire una W-iv grigia irregolare ed espansa, una correzione 3-3-5. Si veda la Figura 2 qui sotto. La parte critica è il rally dal minimo del 27 settembre al massimo del 29 settembre e poi il declino fino al minimo del 3 ottobre: si veda il riquadro arancione. Il rally di due giorni è stato chiaramente solo di tre onde (blu), correttivo, e quindi assegnato all’etichetta W-iv (iv).
Inoltre, il successivo declino ha fatto un minimo inferiore, suggerendo fortemente che si trattava di una W-v grigia (v). Tuttavia, tale declino è stato alquanto ambiguo, sebbene sia stato assegnato come una diagonale finale, che si sovrappone (maggiori informazioni in merito di seguito). Il successivo rally dal 3 ottobre al 17 ottobre si è svolto in cinque onde, dando maggior peso all’idea che la correzione W-iv più significativa (rossa) sia stata completata all’inizio di ottobre.
Tuttavia, il minimo di ieri rende questa valutazione errata e invece, a partire dal minimo del 27 settembre, il mercato ha probabilmente attraversato una W-iv grigia più ampia come un pattern piatto irregolare (W-b > W-a) allargato (W-c > Wb): 3-3-5. Si è trattato di un pattern complicato che certamente è stato completato in cinque onde. Si è trattato di un pattern complicato che ci ha certamente ingannato, ma che abbiamo capito, rendendoci migliori in futuro.
Figura 2. Grafico orario dell’SPX con conteggio dettagliato dell’EWP e degli indicatori tecnici
Siamo quindi riusciti a valutare dove abbiamo sbagliato e, sulla base di questa analisi, riteniamo che i tori abbiano un’ultima possibilità di raggiungere i 4.800 dollari, a patto che non vengano violati i 4.100 dollari. Prima di arrivare a questo punto, ricordiamo che uno degli aspetti più significativi e potenti dell’EWP è che fornisce un contesto di mercato e parametri oggettivi a tale contesto, cosa che poche, se non nessuna, altre metodologie possono fare.
Un pullback correttivo nell’analisi EWP si configura sempre come una struttura a-b-c, dove la W-a comprende tre o cinque onde, mentre l’onda c comprende principalmente cinque onde. Pertanto, poiché il declino iniziale dal massimo di luglio di 4.607 dollari al minimo di agosto di 4.335 dollari è caratterizzato da tre onde, ciò suggerisce che si tratta di un pullback correttivo a-b-c. Pertanto, abbiamo etichettato quel minimo come W-a verde. Inoltre, l’indice è pronto per un rally verso i 4.800 dollari, quando il pullback sarà completato.
Poiché un movimento iniziale a tre onde spesso significa una correzione, la probabilità suggerisce fortemente che l’attuale pullback sia “solo” una correzione. Pertanto, dobbiamo favorire questo scenario. Tuttavia, solo un tipo di pattern può iniziare come un movimento a tre onde e completare comunque cinque onde complete: la “temuta” diagonale. Sono molto meno comuni e quindi non sono favoriti. Ma è necessario tenerne conto; lo abbiamo condiviso con voi l’ultima volta. Vedi Figura 3 qui sotto.
Figura 3. Grafico giornaliero dell’SPX con conteggio dettagliato dell’EWP e indicatori tecnici
Pertanto, sebbene l’indice non si sia ancora mosso al di sotto del livello più critico di 4.165, si è mosso al di sotto del minimo di inizio ottobre, aumentando le probabilità che questo schema sia in gioco, e finché l’indice non sarà in grado di muoversi almeno al di sopra di 4.303 e soprattutto di 4.335 (il minimo di inizio agosto: linea orizzontale tratteggiata in rosso) dovremo tenerlo nel nostro radar. Anche più di prima.
Sfortunatamente, la maggior parte delle persone si avvicina all’analisi di mercato dal punto di vista di “dimmi con certezza cosa farà il mercato in questo momento”, ovvero la folla del “quindi mi stai dicendo che può salire o scendere”. Ma questa è una mentalità semplicistica, ingenua e spesso dilettantesca, poiché chiunque abbia esperienza nei mercati azionari sa che è impossibile perché i mercati finanziari sono ambienti complessi e non lineari.
Inoltre, se tutti lo sapessimo, i mercati non funzionerebbero e Wall Street non dovrebbe assumere eserciti di analisti e programmatori IA altamente istruiti per cercare di avere successo sui mercati azionari.
Pertanto, i Tori del mercato azionario vivono attualmente sul filo del rasoio e non ci vorrà molto per ribaltare la situazione a favore degli Orsi.