Market Brief Come previsto, la riunione della BoE è stata un non-evento. La banca centrale ha mantenuto invariato il tasso d’interesse di riferimento allo 0,5%, come pure l’entità del programma di acquisto di asset, a 375 miliardi di sterline. Come già i membri della Fed, anche i regolatori britannici hanno espresso preoccupazioni sulla situazione greca, preferendo posticipare l’inizio del ciclo restrittivo. I cross con la GBP non hanno reagito alla notizia, perché i partecipanti al mercato avevano già messo in conto la decisione. Negli ultimi due giorni la coppia GBP/USD si è mossa lateralmente, perché i negoziati greci non consentono agli operatori di esporsi in modo netto sui mercati dei cambi. La coppia EUR/GBP è riuscita a rimanere sopra la soglia psicologica a 0,72 e probabilmente troverà resistenza intorno a 0,7250 (massimi precedenti), mentre al ribasso un forte supporto giace a 0,7055. Prevediamo che oggi i mercati dei cambi rimarranno tranquilli perché gli operatori sono restii a esporsi in modo massiccio, visto l’esito altamente incerto dei negoziati greci. Tuttavia, se si arriverà a un accordo fra la Grecia e i creditori prima del fine settimana, sono prevedibili forti oscillazioni sia sul forex, sia sui mercati azionari. Ieri negli USA, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione hanno sorpreso al rialzo, attestandosi a 297 unità a fronte delle 275 mila previste. La fiducia dei consumatori misurata dall’indice di Bloomberg è scesa a 43,5 punti dai 44 della settimana precedente. Durante la seduta asiatica c’è stata un’inversione del momentum dell’EUR/USD, che ha cancellato le perdite subite durante la seduta europea e americana. In Asia, stamattina i rendimenti azionari sono eterogenei, fatta eccezione per i titoli cinesi. Il Kospi sudcoreano è in lieve rialzo, pari allo 0,17%, mentre le azioni tailandesi hanno guadagnato lo 0,42%. I mercati azionari australiani sono in rialzo, con l’S&P/ASX a +0,38%, sebbene a maggio le approvazioni di mutui siano calate del 6,1% m/m a fronte del -3% previsto. L’AUD/USD sta invertendo rotta e si dirige verso la prossima resistenza a quota 0,7533, mentre al ribasso si osserva un supporto a 0,7372 (minimo 8 luglio). In Giappone, il Nikkei è retrocesso dello 0,38% dopo che l’IPP di giugno è sceso del 2,4%, rispetto al -2,2% previsto dagli analisti. Su base mensile, i prezzi alla produzione sono calati dello 0,2% rispetto allo 0,1% previsto. Nelle ultime 24 ore, l’USD/JPY ha ceduto lo 0,50% contro l’USD e ora testa il livello di resistenza a 122, dopo essere rimbalzato con forza dal livello di supporto a 120,50. In Cina, i mercati azionari sono di nuovo in territorio positivo, dopo che Pechino ha permesso che i fondi della PBoC fossero utilizzati per sostenere i prezzi delle azioni e ha vietato agli azionisti principali di vendere azioni. Il Composite di Shanghai guadagna il 5,62%, quello di Shenzhen il 4,14%, mentre più di 1.400 titoli sono stati sospesi dalle contrattazioni. L’Hang Seng di Hong Kong è salito del 2,36%. I futures sui listini azionari europei stamattina sono molto ottimisti perché un accordo con la Grecia sembra più vicino che mai. L’indice Xetra Dax guadagna il 2,03%, il Cac 40 il 2,47%, l’Euro Stoxx 50 il 2,63%, il Footsie l’1,46% e l’indice delle blue chip svizzere l’1,52%.
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd