Sul mercato forex la settimana è iniziata al rallentatore: gran parte delle coppie di valute si è mossa poco durante la seduta asiatica, ad eccezione del dollaro neozelandese, che è salito dello 0,70% contro il dollaro. La coppia NZD/USD è rimbalzata a 0,6550, in rialzo dell’1,30% dal minimo di ieri. Altrove, la moneta unica si è mossa lateralmente, intorno a $1,1390; la sterlina è scesa dello 0,09%, a $1.2815; lo yen giapponese è oscillato intorno alla parità e la coppia USD/JPY si è stabilizzata intorno a 111,95.
Oggi gran parte dell’attenzione sarà puntata sul Brasile. Come previsto, infatti, domenica Jair Bolsonaro ha battuto Fernando Haddad (sinistra), vincendo le elezioni presidenziali in Brasile. I mercati finanziari non hanno atteso i risultati di domenica per iniziare a scontare l’elezione di un presidente vicino ai mercati – o per lo meno più vicino del suo sfidante. Venerdì il real brasiliano ha guadagnato l’1,70% contro il biglietto verde; l’USD/BRL ha toccato quota 3,6416, livello minimo dal 24 maggio. Da metà settembre, la valuta brasiliana ha guadagnato più del 15% contro il biglietto verde, l’USD/BRL è sceso da 4,2133 a 3,6421, man mano che gli investitori escludevano la possibilità dell’elezione di Haddad. È difficile dire quanto forza abbia ancora questo rally. A nostro avviso, gran parte del recupero è già avvenuta, perché il fattore politico che pesava sul BRL è stato rimosso. Il contesto globale rimarrà difficile per i mercati emergenti perché la guerra commerciale fra Cina e Stati Uniti continuerà a far sentire il suo peso. L’aumento dei rendimenti negli USA aumenterà poi le pressioni su quei paesi.