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Il dollaro australiano forte potrebbe essere un problema per la RBA

Pubblicato 02.03.2021, 09:39
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
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Rassegna giornaliera sul mercato forex,1 marzo 2021

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

  • USD/JPY al massimo di sei mesi
  • EUR/USD colpito dal calo dei rendimenti dei Bund tedeschi
  • AUD forte problema per la RBA
  • CAD riprende il rally in vista del PIL 4° trim.

Il mese di marzo è partito con un forte rally azionario che ha visto il Dow Jones Industrial Average cancellare tutte le perdite di venerdì. Il rendimento dei Titoli del Tesoro a 10 anni ha ripreso a salire ed il dollaro USA è salito al massimo contro lo yen giapponese. Tuttavia i rialzi del dollaro USA non sono stati universali, in quanto il miglioramento della propensione al rischio ha fatto salire dollaro australiano, neozelandese e canadese contro il biglietto verde.

Ci sono molti motivi per essere ottimisti questo mese. La primavera è alle porte, ed il clima più mite farà uscire i ristoranti dall’ibernazione e permetterà delle condizioni più incoraggianti per consumare all’aperto. Il Congresso dovrebbe approvare il pacchetto di stimolo da 1,9 mila miliardi di dollari questo mese. La proposta è passata alla Camera e ora verrà discussa al Senato. I democratici dovrebbero cedere sul salario minimo di 15 dollari l’ora nella speranza che venga trovato l’accordo. Il tempo corre e per milioni di Americani il 14 marzo scadranno i sussidi extra alla disoccupazione, dunque il Congresso deve approvare il pacchetto velocemente.

I report economici più recenti ci indicano che molti paesi in tutto il mondo hanno superato la seconda ondata meglio della prima. Nonostante i rigidi lockdown, gli indici PMI della zona euro e PMI manifatturiero britannico sono stati rivisti al rialzo per il mese di febbraio.  Entrambi gli indici sono ben al di sopra del livello di 50 che separa la contrazione dall’espansione. Anche l’indice ISM manifatturiero USA ha toccato il massimo di tre anni grazie all’impennata dei nuovi ordini. La domanda è stata particolarmente forte per elettronica e mobili. Con la campagna vaccinale che prosegue spedita ed il tempo che si fa più mite, gli spostamenti e la spesa dovrebbero migliorare.

Il dollaro australiano è stato la valuta migliore della giornata, e questa forza potrebbe rivelarsi un problema per la Reserve Bank. Ieri sera la RBA ha sorpreso i mercati quando ha annunciato 4 miliardi di dollari australiani di acquisti di bond. Questo fa seguito all’acquisto a sopresa di altri  3 miliardi di dollari australiani di acquisti in bond dello scorso venerdì. La banca centrale sta prendendo delle misure aggressive per stemperare l’aumento dei rendimenti dei bond. Mentre tutti si concentravano su Titoli del Tesoro USA e Bund tedeschi, anche i rendimenti australiano hanno registrato un’impennata simile. All’inizio di febbraio il rendimento dei Titoli del Tesoro australiani decennali ha superato l’1,12%. Venerdì scorso ha toccato un massimo di 1,19%. Sicuramente la RBA nell’incontro di stasera darà voce ai timori sull’aumento dei tassi. Perché la ripresa sia durevole, i tassi di interesse dovranno restare bassi, e per raggiungere questo obiettivo la RBA deve essere cauta. L’aumento dei rendimenti minaccia la ripresa e lo stesso vale per una valuta troppo forte. Il cambio AUD/USD ha toccato il massimo di 3 anni la scorsa settimana ed un intervento verbale potrebbe facilmente fermare il rialzo.

 

Australian 10-Year Bond Yield.

Sebbene gli indici PMI di zona euro e Regno Unito siano stati rivisti al rialzo nel mese di febbraio, euro e sterlina non sono riusciti a partecipare nel rally del rischio. I rendimenti sono ancora il primo motore delle valute e con Bund tedeschi e Titoli del Tesoro USA in salita per il secondo giorno consecutive, non ci sorprende vedere EUR/USD in underperform. Per domani sono attesi i dati sul mercato del lavoro tedesco e sull’IPC della zona euro. Si prevedono miglioramenti.

Lo stesso non si può dire per i dati sul PIL del Canada. Per domani sono attesi i dati sul PIL trimestrale e mensile. Il dollaro canadese è in un continuo uptrend e dati deboli sul PIL potrebbero fermare il rally, preparando la strada ad un rialzo della coppia USD/CAD.

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