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Il dollaro salirà o scenderà dopo il FOMC?

Pubblicato 27.01.2021, 08:23
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Rassegna giornaliera sul mercato forex, 26 gennaio 2021

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

La Federal Reserve terrà il primo vertice FOMC del 2021 questo mercoledì, e in base alla performance degli asset USA, gli investitori non si aspettano sorprese dalla banca centrale. Il rally dell’azionario e il calo del dollaro USA sono dei segnali che ci dicono che gli investitori si aspettano una politica stabile. Ciò vuol dire un impegno verso politiche accomodanti accompagnate da previsioni positive per la ripresa del secondo semestre. È palese che dicembre è stato un mese duro, gli USA hanno riportato i primi cali di posti di lavoro da aprile, la spesa dei consumatori è scesa per uk terzo mese consecutivo e le richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate. I contagi sono saliti in tutto il paese e molti stati hanno rimesso in vigore le restrizioni, ma l’ottimismo verso la campagna di vaccinazione ha reso tutti più fiduciosi verso una ripresa nel secondo semestre.

Mentre il vertice di gennaio si avvicina, il fatto che il dollaro sia un buy o un sell dipenderà da due cose: le previsioni del presidente della Fed Powell sulla ripresa e i commenti sull’eventuale riduzione degli acquisti. Nell’ultimo mese diversi presidenti delle Fed hanno indicato che la riduzione degli acquisti potrebbe iniziare già verso fine 2021 se la ripresa dovesse essere abbastanza forte. Se Powell dovesse condividere questa visione, il cambio USD/JPY potrebbe superare  104,00 e la coppia EUR/USD potrebbe superare 1,21.

A dicembre Powell ha offerto dei suggerimenti importanti sulla sua posizione. In quell’occasione sono state esternate le aspettative sulla crescita e non è stata estesa la scadenza degli acquisti di asset, e questo è stato visto come un segnale meno cauto. Il Presidente della Fed Powell ha dichiarato che l’economia dovrebbe riprendersi nella seconda metà del 2021 grazie al vaccino, ma si dovrebbe comunque continuare a fare acquisti finché non verranno fatti dei progressi sul raggiungimento degli obiettivi. Per quanto riguarda la riduzione degli acquisti, ha dichiarato che verrà dato un “ampio preavviso” quando si opterà per questa scelta.

Con un numero sempre maggiore di cittadini americani vaccinati, con le borse vicine ai massimi storici e Biden che promette un maggiore stimolo, una riduzione degli acquisti prematura potrebbe far deragliare la ripresa. Ovviamente se ne parlerà ancora, ma l’anno è appena iniziato e Powell potrebbe aspettare un altro mese o due prima di preparare la strada ad una riduzione dello stimolo. Per tutti questi motivi, crediamo che anche se il dollaro dovesse salire dopo le dichiarazioni positive di Powell, se non verrà data enfasi alla questione degli acquisti, il rally potrebbe essere visto come un’opportunità per vendere ad un prezzo più alto, ed il dollaro riprenderà a scendere inevitabilmente.

Per il secondo giorno consecutivo, il dollaro neozelandese è stata la migliore valuta. A differenza del settore manifatturiero, che a dicembre ha visto una contrazione significativa, la contrazione del settore terziario si è ridotta e l’indice PSI è salito a 49,2 da 46,7. I servizi hanno segnato un calo a novembre e adesso potrebbe essere arrivata la ripresa. Non lo sapremo fino al mese prossimo, ma i contagi contenuti, la debolezza del dollaro USA e i dati positivi contribuiscono al rally. Il dollaro australiano e quello canadese sono saliti anch’essi, con il cambio AUD/USD che probabilmente continuerà a salire se il report di stanotte sull’IPC mostrerà una crescita più veloce nel quarto trimestre.

Il cambio GBP/USD ha chiuso al massimo di 2 anni e mezzo dopo i dati migliori del previsto sul lavoro, che hanno evidenziato una minore perdita di posti di lavoro ed un aumento degli stipendi. I contagi stanno iniziando a scendere e questo è molto positivo per le prospettive del paese. Senza il rilascio di dati, l’euro è rimasto indietro rispetto alle principali controparti.

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