Oggi, l'azionario dell'area Asia/Pacifico fatica a mantenersi tonico dopo che il presidente USA Donald Trump ha gelato le attese di un allentamento delle tensioni commerciali con la Cina, attese che avevano consentito un brillante avvio di settimana. In una intervista al Wall Street Journal, Trump ha detto che probabilmente andrà avanti con il piano di aumento dei dazi su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi al 25% dall'attuale 10%.
In Cina, Shanghai è poco sotto la parità dopo un avvio di seduta col segno più dopo tre giorni di perdite, mentre Hong Kong perde lo 0,3% con Prada in controtendenza che sale di circa il 2%. Tokyo chiude in rialzo dello 0,64% con il più ampio indice Topix a +0,73%, bene anche Seul che guadagna lo 0,79% grazie soprattutto ai titoli del comparto auto. Sidney ha chiuso in rialzo di un punto guidata da bancari e commodity.
I toni rialzisti scelti da Donald Trump circa la sfida commerciale nei confronti di Pechino permettono al dollaro di cementare ed estendere la risalita sulle principali controparti valutarie. Reduce da due sedute di apprezzamento, l'indice del biglietto verde si porta al massimo delle ultime due settimane.
Le Borse europee riprendono fiato, dopo il rally innescato ieri con i rimbalzi successivi ai cali di venerdì scorso e il via libera dei leader europei all'accordo di Brexit con la Gran Bretagna. La borsa di Francoforte naviga sulla parità, Londra segna meno 0,16 per cento e Parigi un più 0,05 per cento. Piazza Affari è in lieve calo, intorno alle 11,00 il FTSE Mib cede lo 0,3%, come lo Star, invece l'indice europeo FTSEurofirst 300 ha aperto poco mosso. Le banche perdono lo 0,6%, con Bper (MI:EMII) in calo di 2,6% e Banco Bpm (MI:BAMI) di 1,8%. Tonica Banca Generali (MI:GASI) (+0,8%), in altalena Carige (MI:CRGI).
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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