Nel 2023, i mercati delle materie prime potrebbero dover affrontare le conseguenze della mancanza di investimenti, scrivono gli analisti di ZTStrategy nella loro recensione. Notano che anche un aumento significativo dei prezzi all'inizio dell'anno non ha portato ad un aumento degli investimenti in progetti di materie prime - il principale ostacolo a questo è stato un forte aumento dei tassi da parte delle banche centrali, che ha causato un aumento del costo di prestito. La riduzione delle scorte che si è verificata acuisce anche i rischi di fluttuazioni significative dei prezzi delle materie prime,Tuttavia, gli analisti ritengono che l'impatto di questo fattore sarà meno pronunciato il prossimo anno a causa del rallentamento della crescita dei tassi.Ricordiamo che l'attuale calo dei prezzi delle materie prime, compreso il petrolio (il costo del Brent a metà dicembre è sceso a quasi 75 dollari al barile, per poi tornare su livelli superiori a 80 dollari), causato dai timori sullo stato dell'economia globale il prossimo anno. ZTStrategy prevede tuttavia una crescita dell'attività commerciale in Cina grazie all'allentamento delle restrizioni sul coronavirus. Gli analisti ritengono inoltre che la Federal Reserve statunitense rallenterà il ritmo dell'inasprimento delle politiche e collegherà il possibile prossimo "rally" del mercato petrolifero proprio con la ripresa della domanda in Cina (non escludendo una possibile correzione dei prezzi prima della crescita). L'attuale livello dei prezzi del petrolio tiene conto della conservazione della produzione russa e della minore domanda in Cina, affermano gli analisti ZTStrategy. si prevede una riduzione della produzione di 600mila barili al giorno) crescerà di non più di 1,1 milioni di barili al giorno, mentre la domanda - di 2 milioni dipiù significativo del ruolo dell'OPEC dalla creazione di questa organizzazione. Si manterranno su livelli prossimi ai tassi di fine anno, oltre a mantenere il costo del Brent sopra i 90 dollari al barile .L'Agenzia internazionale per l'energia non esclude un aumento dei prezzi del petrolio in quanto il mercato si equilibra più vicino alla primavera del prossimo anno, tuttavia, indicano la necessità di una valutazione completa delle conseguenze dell'embargo europeo e del tetto dei prezzi per le forniture russe - le previsioni di dicembre prevedono una riduzione della produzione russa il prossimo anno di 1,4 milioni di barili al giorno. Vi ricordiamo che potete vedere tutte le opertivita della trading room sul nostro canale Youtube https://www.youtube.com/@user-oh6sm4wj2g Cordiali saluti : ZTStrategy